lunedì 17 giugno 2013

RHO MONZA - Il Governo del fare... emana il Decreto "del fare" la RhoMonza

14 giugno 2013 - Assemblea della Rho Monza, organizzata dal comitato dell'interramento Padernese, con la presenza di Politici, rappresentanti delle istituzioni di ogni livello (comunale, provinciale, regionale e statale), rappresentanti delle associazioni e cittadini

15 giugno 2013 - Varato dal Consiglio dei Ministri, il cosiddetto “Decreto Fare“, che dispone il finanziamento delle infrastrutture ritenute strategiche su tutto il territorio italiano, tra cui la Rho Monza, garante del collegamento da est verso il sito di EXPO.

Sembra si tratti di un vero e proprio caso di "causa/effetto".
Invece è questo il vero dato preoccupante!
Il Ministero dei Trasporti istituisce un fondo di 2.030 milioni di euro per il completamento delle opere già in corso (come Pedemontana e TEM) e per le nuove opere come la Rho Monza.

Sono 50 milioni di euro stanziati per la copertura finanziaria del lotto 3 - di competenza ASPI.

"Commenta Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture: «Diamo un segnale molto importante per accelerare le opere di Expo sulla base dell'impegno che il presidente Letta e tutto il governo avevano preso con Milano. Abbiamo fatto uno sforzo eccezionale, ora i fondi ci sono. Dobbiamo misurarci sui tempi, che abbiamo chiesto siano molto serrati». La Rho-Monza è un'opera fondamentale per la viabilità intorno a Milano. Se il traffico da Ovest avrà collegamenti agevoli con il sito Expo, il flusso di auto da Est (in arrivo da Venezia) secondo le analisi sarà molto più massiccio e complicato da gestire: per questo sarà necessario il tratto Rho-Monza. Il progetto è diviso in tre lotti, due dei quali in gestione alla Serravalle e già a posto con le risorse. Il terzo è quello finanziato sabato da Roma con 55 milioni".

Si rassegni ora chi immaginava che il lotto di Paderno Dugnano sarebbe stato stralciato.
Ogni guerra è fatta di strategia e il Ministero delle infrastrutture (che sembra sempre più un ufficio delegato del Ministero della Difesa - di EXPO), di strategia ne mette in campo a iosa.

Le dichiarazioni del Ministro Lupi sono chiarissime:

-          Tratto Serravalle è a posto, già coperto/finanziato
-          Tratto ASPI è a posto, finanziato con il Decreto "del fare"

Questo comunicato dichiara la fase finale della guerra contro Paderno Dugnano.
 
Atti di impegno davanti al popolo -per tenere buone le assemblee e i cittadini- e il giorno dopo la nefasta notizia.

Insomma non c'è EXPO senza collegamento viario da est a ovest.

Credo anche che alla apertura dei cantieri, che saranno presidiati da camionette, carri armati e altro, metteranno nel campo di battaglia tutte le... "forze armate" a disposizione e sono quasi certo che troveranno le risorse per pagare, chissà quanto in più, per avere cantieri aperti 24h su 24h, stringendo il programma lavori, nel rispetto della data di apertura di Expo.

Alla luce di questa novità sono ancor più colto da rabbia e delusione per come nel nostro paese si pensi di "fare" qualsiasi cosa.
Questa è sempre stata la "risposta" alle istanze del territorio.
Non importa più a nessuno se l'opera si farà male, l'importante è farla comunque.
Altro che bel paese.

Nota a margine: il PGT Padernese, appena divenuto realtà, è già da cambiare.
Sarà da adottare una variante che contempli il progetto Rho Monza.


mercoledì 12 giugno 2013

PGT - Piutost che nient l'è mei piutost?

 
Fumata nera. Anzi grigia. Forse bianca
 
 



Quasi pensavo fosse utile avere un PGT piuttosto che non averlo, poi leggendo la chiusura del comunicato di Oscar Figus, capogruppo del PD in consiglio comunale, mi rendo conto che, come sempre, il pasticcio si sta per compiere.
 
Comunque senza PGT staremmo male, come ho descritto nel mio post ieri, ma con questo PGT non sapremo proprio come staremo, probabilmente peggio visto che sono diverse le questioni che la comunità e le associazioni hanno contestato alla amministrazione padernese.
 
Dipende anche dal dibattito sulle proposte e osservazioni della comunità.
 
Rispondere alle osservazioni è un dovere nella procedura prevista dalla LR12/05, ma questo non vuol dire che il Piano sarà un "Piano partecipato".
Nel caso in specie la partecipazione si intende come parte di un processo che delinea un progetto, un piano, e partecipa alle scelte programmatiche.
 
Rispondere negativamente alle proposizioni venuta dal territorio è altro.
 
Parleranno per noi/voi quindi le quasi 300 osservazioni, alcune suddivide in sotto-osservazioni "in modo curioso quando non addirittura arbitrario, con pareri discordanti su questioni simili" (dice Figus), mentre i pareri di Giunta danno l’impressione di logiche che compatteranno nuovamente la maggioranza e i consiglieri comunali.
E questa è una critica chiarissima.
 
Non ho capito cosa intedesse il portavoce del PD in merito ad alcune "osservazioni fuori termine". Se ve ne fossero, e qualcuno avesse tempo e denaro da dedicarvi, creandosi un vizio di forma,  sipotrebbe istruire un ricorso alla autorità.
 
 

martedì 11 giugno 2013

IL PATTO DI (IN)STABILITA' - PADERNO DUGNANO E LA GUERRA DEL PGT

 
 


Per me, nulla di strano!
E' prassi...giocherellare sul territorio.
E la maggioranza a Paderno Dugnano lo sta facendo in modo molto banale.

Nel banco della maggioranza dopo un'ora dalla convocazione ufficiale, era presente un solo consigliere, l'ex capogruppo del PdL, Maurizio Rimoldi.
Chi ricorda la arringa dell'architetto Rimoldi, dovrebbe stranirsi di fronte a questa immagine, ma infine era li disponibile a svolgere il suo ruolo, un professionista.

Sono gli assenti che dovrebbero giustificare la assenza in aula.

Aggiungo anche che la commissione deputata all'esame delle osservazioni depositate, nell'ambito della procedura, deve aver "stralciato" tutte le innumerevoli richieste (di partecipazione) di cittadini, associazioni e altri.

Ecco forse nel calderone c'era qualcosa di interesse per alcuni interi gruppi di consiglieri comunali?

Sicuramente la Delibera di approvazione del PGT è pronta, ma si assiste ad un braccio di ferro che dubito andrà a mettere in crisi la attuale maggioranza padernese, infatti l'unico presente era l'unico a discutere il PGT in fase di affrettata adozione.

Rilevano gli Ecocivici, di cui leggo un comunicato, che trattasi di manovra ai limiti del regolamento.

Io riscontro invece una novità recente, ossia la entrata in vigore della Legge Regionale n.1 del 4 giugno 2013.

E' stata pubblicata sul supplemento n. 23 al B.U.R.L. del 5 giugno 2013 - L.R. 4 giugno 2013 n. 1 contenente “Disposizioni transitorie per la pianificazione comunale. Modifiche alla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio)”.

Limitandosi alle previsioni di maggiore rilevanza, la L.R. 4 giugno 2013 n. 1 ha disposto:

a)    la proroga del termine di efficacia dei PRG vigenti fino al 30 giugno 2014, prevedendo altresì che nel caso di decorso infruttuoso di tale termine, la Giunta regionale, previa diffida ad adempiere entro sessanta giorni, nomini un commissario ad acta il quale dispone degli uffici tecnici comunali e regionali di supporto, nonché dei poteri idonei a completare la procedura di approvazione del piano

b)    che i Comuni in cui il PGT non venga adottato entro il 31 dicembre 2013 siano esclusi dall’accesso al patto di stabilità per l’anno 2014

c)     che i Comuni che alla data odierna non hanno approvato il PGT “non possono in ogni caso dar corso o seguito a procedure di variante al vigente PRG comunque denominate. È sempre ammessa l’approvazione di accordi di programma ai sensi dell’articolo 6 della l.r. 2/2003 e dei programmi integrati di intervento di cui all’articolo 92, comma 4, nonché dei progetti di variante di cui allo sportello unico per le attività produttive e delle varianti finalizzate alla realizzazione di opere pubbliche”.

La LR 1/13, che modifica la LR 12/05, decreta quindi che i Comuni che non redigeranno e approveranno i PGT entro la data del 31 dicembre 2013, non accederanno al Patto di Stabilità.

Questo risvolto, che assumerebbe dei toni grotteschi se fosse pianificato, porterebbe a lasciare una amministrazione (quella che verrà) in forte disagio (economico) o meglio, con totale impossibilità a svolgere le attività del piano triennale.
Una rinuncia a combattere per le prossime amministrative?

In definitiva non credo che ci sia un tentativo (autodistruttivo) di resa, tantomeno quello di mandare sotto la propria maggioranza, tant'è che i consiglieri erano assenti in blocco.
Nella assenza, riscontro la presenza di tutti gli assenti (è una contraddizione in termini, ma rende bene il senso di questa manovra).

Pensare allo scenario più "apocalittico" è davvero impensabile, poi il regolamento prevede che si debba ora deliberare con una maggioranza pure diversa.
Questo vuol dire che o la maggioranza trova un accordo unanime o si dovranno contare i favorevoli al PGT Versione Alparon2.0, impossibile.

Escludendo l'impossibile scenario immaginato più sopra, sono certo che sono altre le ragioni di questa "prova di forza", più legate agli interessi locali, e non generali, altrimenti si sarebbe aperta la discussione sulle osservazioni al PGT.