Leggo la notizia dal sito di Repubblica e non mi sorpendo del fatto che la nuova guida della città di Milano inizia a stralciare con la mannaia le previsioni edificatorie che il piano di Masseroli attribuiva ad aree comunque inedificabili site all'interno del Parco Agricolo Sud Milano (che per intenderci cerchia ad anello, il sud della città di Milano da Forlanini sino a Trezzano sul Naviglio).
Sono ben 840.000 mc in meno, che erano volumetrie trasferibili secondo l'impianto della nuova legge 12/05 per i PGT, collocati dalla Moratti nel solo ambito "porto di mare".
Nel nuovo documento, il Parco non genererà più indici edificatori.
Un punto su cui anche Claudio De Albertis, il presidente dell’associazione dei costruttori, non solleva obiezioni: «Con il piano-Masseroli, le volumetrie generate dal Parco Sud erano addirittura in esubero».
Traduzione: in tempi di crisi sarebbero state troppe per un mercato che già oggi fatica a realizzare tutto quello che potrebbe.
Sono altre le richieste che, alla vigilia della discussione del Piano in giunta lunedì, arrivano dagli imprenditori: «Oltre alle regole — aggiunge De Albertis — , per noi rimane fondamentale la gestione della macchina amministrativa e la possibilità di ottenere i piani e i titoli necessari per costruire in tempi decenti. Ci auguriamo, poi, che il Comune delinei delle politiche urbane chiare facendo delle scelte e indicando delle priorità».
Interessante il punto di vista dell'ANCE, insomma.
E l'altra grande novità è che rispetto al vecchio Piano, non si parte più da un indice generale per Milano di 0,50 metri su un metro quadrato, ma da 0,35.
Sarà indicato anche un tetto massimo (indice 1) che si potrà raggiungere costruendo soprattutto case a basso costo o grazie a dei premi per il risparmio energetico.
Con il piano della Moratti si poteva arrivare, grazie ai trasferimeni volumetrici ed agli incentivi, sino ad un indice di 2,4 mq/mq.
Come si sarebbe potuto costruire altrimenti il modello di città "verticale" come la immaginava Masseroli?
Nessun commento:
Posta un commento