Un pachiderma e pure in letargo, in mano a gente immorale, che quando giura davanti al Presidente della Repubblica, probabilmente incrocia le dita, ecco l'Italia, un paese in grave declino.
Forse è solo confusione e non c'entra nulla il passaggio repentino tra schieramenti, oppure lo sdoppiamento di personalità e di appartenenza a gruppi e governi di ogni genere, fa si che si muova prima il braccio destro, poi il sinistro, poi quello di centro, poi ancora quello di sinistra, e poi ancora il destro, e così via, ma intenzionalmente, che sarebbe peggio.
Non che auspichi al velocizzare la procedura attinente la Rho-Monza, anzi, ma ne scrivo perché infastidito da come sia puntualmente dimostrato che il sistema Italia sia in grado di complicare l'esistenza in primo luogo ai cittadini e come ci stia portando rapidamente al Default.
Tornando al tema, mancare questo finanziamento vuol dire che il progetto del lotto ASPI arriverà sottoterra, in corrispondenza del tracciato Ferroviario, ma "congiungendosi" -non si sa come- con quello che proseguirà fuori terra, come previsto dal progetto di Serravalle.
Che pasticcio!
Eppure il "nostro" Renzie ha pensato bene di inserire nel decreto "Sblocca Italia" il rifinanziamento di cui sopra, e così si prosegue, con altri ritardi però.
Ecco lo stralcio del provvedimento della Corte dei Conti, Delibera nr. SCCLEG/4/2014/PREV:
"Incombe al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti l’obbligo di provvedere alla revoca del finanziamento di 55 milioni di euro, ai sensi del comma 11 dell’art.18 del decreto-legge n.69 del 2013, per mancato conseguimento alla data del 31 dicembre 2013 delle finalità indicate dal comma 1 dell’articolo medesimo"
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