Per me, nulla di strano!
E' prassi...giocherellare sul territorio.
E la maggioranza a Paderno Dugnano lo sta facendo in modo molto banale.
Nel banco della maggioranza dopo un'ora dalla convocazione ufficiale, era presente un solo consigliere, l'ex capogruppo del PdL, Maurizio Rimoldi.
Chi ricorda la arringa dell'architetto Rimoldi, dovrebbe stranirsi di fronte a questa immagine, ma infine era li disponibile a svolgere il suo ruolo, un professionista.
Sono gli assenti che dovrebbero giustificare la assenza in aula.
Aggiungo anche che la commissione deputata all'esame delle osservazioni depositate, nell'ambito della procedura, deve aver "stralciato" tutte le innumerevoli richieste (di partecipazione) di cittadini, associazioni e altri.
Ecco forse nel calderone c'era qualcosa di interesse per alcuni interi gruppi di consiglieri comunali?
Sicuramente la Delibera di approvazione del PGT è pronta, ma si assiste ad un braccio di ferro che dubito andrà a mettere in crisi la attuale maggioranza padernese, infatti l'unico presente era l'unico a discutere il PGT in fase di affrettata adozione.
Rilevano gli Ecocivici, di cui leggo un comunicato, che trattasi di manovra ai limiti del regolamento.
Io riscontro invece una novità recente, ossia la entrata in vigore della Legge Regionale n.1 del 4 giugno 2013.
E' stata pubblicata sul supplemento n. 23 al B.U.R.L. del 5 giugno 2013 - L.R. 4 giugno 2013 n. 1 contenente “Disposizioni transitorie per la pianificazione comunale. Modifiche alla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio)”.
Limitandosi alle previsioni di maggiore rilevanza, la L.R. 4 giugno 2013 n. 1 ha disposto:
a) la proroga del termine di efficacia dei PRG vigenti fino al 30 giugno 2014, prevedendo altresì che nel caso di decorso infruttuoso di tale termine, la Giunta regionale, previa diffida ad adempiere entro sessanta giorni, nomini un commissario ad acta il quale dispone degli uffici tecnici comunali e regionali di supporto, nonché dei poteri idonei a completare la procedura di approvazione del piano
b) che i Comuni in cui il PGT non venga adottato entro il 31 dicembre 2013 siano esclusi dall’accesso al patto di stabilità per l’anno 2014
c) che i Comuni che alla data odierna non hanno approvato il PGT “non possono in ogni caso dar corso o seguito a procedure di variante al vigente PRG comunque denominate. È sempre ammessa l’approvazione di accordi di programma ai sensi dell’articolo 6 della l.r. 2/2003 e dei programmi integrati di intervento di cui all’articolo 92, comma 4, nonché dei progetti di variante di cui allo sportello unico per le attività produttive e delle varianti finalizzate alla realizzazione di opere pubbliche”.
La LR 1/13, che modifica la LR 12/05, decreta quindi che i Comuni che non redigeranno e approveranno i PGT entro la data del 31 dicembre 2013, non accederanno al Patto di Stabilità.
Questo risvolto, che assumerebbe dei toni grotteschi se fosse pianificato, porterebbe a lasciare una amministrazione (quella che verrà) in forte disagio (economico) o meglio, con totale impossibilità a svolgere le attività del piano triennale.
Una rinuncia a combattere per le prossime amministrative?
In definitiva non credo che ci sia un tentativo (autodistruttivo) di resa, tantomeno quello di mandare sotto la propria maggioranza, tant'è che i consiglieri erano assenti in blocco.
Nella assenza, riscontro la presenza di tutti gli assenti (è una contraddizione in termini, ma rende bene il senso di questa manovra).
Pensare allo scenario più "apocalittico" è davvero impensabile, poi il regolamento prevede che si debba ora deliberare con una maggioranza pure diversa.
Questo vuol dire che o la maggioranza trova un accordo unanime o si dovranno contare i favorevoli al PGT Versione Alparon2.0, impossibile.
Escludendo l'impossibile scenario immaginato più sopra, sono certo che sono altre le ragioni di questa "prova di forza", più legate agli interessi locali, e non generali, altrimenti si sarebbe aperta la discussione sulle osservazioni al PGT.
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