Hanno partecipato e sono intervenuti sia i professionisti che gli operatori ed alcuni politici del territorio. Le prime osservazioni provenienti dalla platea padernese presentano immediate richieste di semplificazione. Ma i Piani di Governo del Territorio sono per loro natura degli strumenti complessi, e soprattutto diversi dai Piani Regolatori, sono dei Piani "non regolatori".
Tra gli ospiti, l'arch. Rimoldi che ha dato un taglio più tecnico ai contenuti del nuovo Piano di Governo, spiegando bene come esso sarà materialmente strutturato, e illustrando i nuovi criteri di pianificazione rispetto ai PRG vigenti.
Riepilogo cercando di esemplificare i termini più ostici.
1. Il Documento di Piano, è il documento che presentazione il quadro conoscitivo e quali saranno le strategie (politiche) che le amministrazioni adotteranno per la città,
2. Il Piano dei Servizi (standard), documento che elenca quali i servizi presenti e quali quelli da integrare nel territorio e nelle sue specificità,
3. Il Piano delle Regole, che è la chiave di lettura del piano, strumento per la applicazione del PGT (molto simile alle attuali Norme Tecniche di Attuazione), e con esplicitate le modalità di Perequazione e Compensazione.
La Perequazione e la Compensazione sono i due grandi temi che vengono introdotti:
a. la Perequazione è un concetto di uniformità, legata al tema della rendita (non più di posizione, ma con carattere di equivalenza per ogni area del territorio)
b. la Compensazione, è un concetto legato all'equilibrio (economico) tra aree che devono venire cedute (perchè le amministrazioni le ritengono strategiche), compensandole appunto.
Sembra una semplificazione, ma non è così.
Il nuovo piano assegna (o assegnerà) un indice minimo di sfruttamento delle pertinenze dirette (come avviene oggi), ma ad esso si potrà associare un indice proveniente da pertinenze indirette (spostando le volumetrie da un lotto ad un altro lotto), e senza alcun vincolo sulle destinazioni d'uso, salvo la intraduzione di criteri ben precisi.
A Milano ad esempio è stato introdotta anche la possibilità di inserire la Residenza nelle aree a destinazione Industriale, e sia perchè la novità legislativa introdotta è stata utilizzata al limite (permettendo una trasformazione sempre vietata per ovvie questioni di salubrità e incompatibilità), sia perchè da queste operazioni proverranno una mole di oneri molto superiore.
Ecco perchè credo che i PGT siano strumenti di politica economica che ritengo non nascano dal basso, ma siano di estremo interesse in primis per gli enti locali.
Verrà introdotta la "borsa dei diritti volumetrici" che non rappresenterà una banca dati nel senso più generale del termine, ma una specie di attività economica legata ai trasferimenti dei diritti edificatori, accessibile a tutti (o quasi).
L'esempio, sicuramente "edificante", del PGT di Milano è calzante.
Ho avuto modo di studiare il nuovo PGT Milanese, piano che introduce la possibilità di trasferire diritti volumetrici in maniera pesante, ovvero sino ai 2,4 mq/mq di area (che rappresenta un indice di fabbricabilità pari a quasi 8 mc/mq).
Oggi il limite di densità edilizia, normato dal DM 1444 del 1968, stabilisce il limite in 5 mc/mq.
Questo notevole incremento dai 5 agli 8 mc/mq di area denuncia la chiara volontà di trasformare la città in una città verticale, ed in effetti l'assessore Masseroli non lo ha mai nascosto.
Cosa ne sarà invece di Paderno D.no ?
Mi aspettavo qualche novità dall'incontro, ma oltre alle proposte dell'ex-sindaco Massetti, ed alcune riflessioni dell'architetto Lorenzelli sulle quali tornerò a scrivere, durante il dibattito l'Assessore all'Urbanistica G. Bogani non ha detto praticamente nulla, se non che il piano sarà pronto per il 2012 in quanto l'anno in corso sarà dedicato alla stesura dei documenti.
L'assessore si è dimostrato interessato a partecipare alle iniziative di ascolto della cittadinanza, ed in effetti la "stagione ufficiale" si è aperta, oltre che con i questionari (fine 2009) ed alcuni incontri nei quartieri, con la prima grande assemblea a tema, svoltasi ad ottobre 2010: Stop al Consumo del Territorio cui ha partecipato cogliendo alcuni temi proposti, ma ad oggi nessuna concretizzazione.
Operatori, professionisti, associazioni, e cittadini aspettano di conoscere quali saranno le politiche di crescita (sociale) della città, ma ad oggi non è stata ancora affidata la VAS.
La VAS è la Valutazione Ambientale Strategica, strumento che anticipa e pesa preliminarmente gli impatti del nuovo piano, è una sorta di controllo preventivo.
Il procedimento è lungo e complesso e prevede la partecipazione degli Stackholders, ovvero i rappresentanti del Terzo Settore, delle Associazioni, dei cittadini insomma, e non solo degli operatori economici, ma anche dei portatori di un interesse collettivo.
L'osservatorio PGT nasce sia in funzione di questo ruolo che ad esempio sul territorio è ben rappresentato dalle associazioni (culturali, sportive, ambientali, ecc) e per avviare sia un confronto con la Amministrazione sia per arrivare a determinare il PGT che vorremmo.
Oggi Paderno Dugnano è ancora ...all'Anno Zero.
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