martedì 12 luglio 2011

IL PGT DI PADERNO: BATTEL RIMANDA(TO) A SETTEMBRE

L'elenco dei desiderata per il PGT, seppure scarno, come ha evidenziato il blogger padernese Carlo Arcari (qui), è appunto un mero elenco, senza cifre, senza indirizzi di politica urbanistica, che non trasmette quale il modello della Paderno che verrà, insomma senza onori e senza gloria.
Lapidario Arcari che scrive: "un politico che si improvvisa urbanista e sociologo scrivendo cose come: “governare lo sviluppo della città per dare ai cittadini la possibilità di lavorare, consumare, vivere il quotidiano nei confini comunali” vuol dire essere convinti che Paderno sia una città medioevale circondata da mura turrite, dentro la quale i cittadini possono trovare tutto, a cominciare dal lavoro, senza dover necessariamente dover andare a Milano o altrove".
In effetti traspare un senso di chiusura, di cesura con il confine, con il limite della città e delle relazioni con il resto del mondo e con il mondo del lavoro.
Non può essere questa la centralià del PGT.
E l'uscita infelice dalla "presa d'atto della necessità dell'auto" è argomento talmente fallace, e contraddittorio con la dimensione della società padernese che dovrebbe rimanere nei confini (allora quanto è indispensabile l'auto, viene da chiedersi, per i trasferimenti brevi in città) come peraltro riconosciuto dal dirigente dell'urbanistica nel colloquio che ho avuto lo scorso venerdì, tema, quello dell'auto, volto più a contrapporsi alla questione della mobilità ciclabile.
E qui si consume l'ennesima discussione tra: "piste si, piste no", come se la mobilità ciclabile fosse una scelta ideologica di destra o meno, ma quante baggianate!
Chi va in stazione, o in posta e in comune, e comunque deve fare brevi spostamenti in città, si dimentica proprio dell'auto e sceglie altri mezzi, tra cui il motorino, l'autobus la bicicletta oltre che il muoversi a piedi.
Seppure il campione fosse quello rappresentato dal sondaggio, quindi da pochi cittadini, con il questionario (inviato a tutti i padernesi con la Calderina nello scorso fine 2009) si è colta una necessità, sentita dai cittadini: quella di potenziare proprio la rete ciclabile.
Ma il sondaggio presenta una cittadinanza che avverte il tema della mobilità come un forte disagio, e peseranno molto le vicende legate al potenziamento autostradale della Rho-Monza e della Milano-Meda, ma siccome il questionario è parte del procedimento per la realizzazione del Piano non è trascurabile nè nel campione che ha risposto ai quesiti tantomeno per l'esito giunto dalla rilevazione.
Per ora quindi si attende il conferimento dell'incarico per il professionista che dovrà redigere il PGT (entro il 20 luglio sapremo qualcosa?), in quanto si demanda tutto alla interlocuzione con questo soggetto. Delle Osservazioni dei cittadini, delle Associazioni, dell'Osservatorio PGT non c'è ancora nulla di evaso.
Rimandato a Settembre quindi, al prossimo colloquio.

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