Il PGT approvato a febbraio 2010 dalla Giunta Moratti sarà revocato e riscritto. La Revoca riguarda la Delibera delle osservazioni avanzate da cittadini, associazioni e comitati. Quali?
Ne parlerò prossimamente in quanto sono in possesso di un documento emendato e praticamente respinto in toto dalla precedente Giunta, in cui alcuni contenuti sono interessanti, ma alcune di queste osservazioni sono anche forzatamente ideologiche, prive di quella visione generale ed incentrate sulle indicazioni di nuclei di interesse che si manifestano come "diffusi" ma in realtà così non sono.
Vero è che l'attuale PGT non esprime le linee strategiche della nuova maggioranza e al tempo stesso possiamo mettere da parte i risvolti legali perchè i diritti edificatori si costituiscono dal momento della pubblicazione del PGT.
Ed era il contrario con i PRG, perchè in quel caso era già l'Adozione a rendere concorrenti da subito la doppia normativa (prg vigente e prg adottato), e imponendo conseguentemente la doppia "verifica" dei parametri e degli indici urbanistici.
Con i PGT la Regione Lombardia ha previsto un iter differente, quindi condivido la lettura dell'assessore all'Urbanistica in tal senso, e assicura l'assessore De Cesaris: "Non è un passo indietro ma un passo avanti sia urbanistico sia giuridico: sul PGT pendono infatti due ricorsi al Tar (uno del suo studio - ndr) del tutto fondati, la revoca, quindi, accellera l'iter" e "(...) pubblicare il PGT e subito dopo avviare il procedimento della variante avrebbe significato consentire al piano di esplicare tutti i suoi effetti, dando a terzi il diritto di operare già durante la discussione della variante. In questo modo la città si sarebbe davvero paralizzata". Vero.
E comunque arriveranno ricorsi a pioggia ma, politcal scorrect, credo più promossi dalla minoranza per dare battaglia oltre i confini dell'aula di Palazzo Marino che per centrare l'obiettivo, quello di dare un nuovo Piano alla città di Milano.
A questo punto chiediamoci perchè l'ex-assessore Masseroli non portò in Adozione definitiva il PGT tanto adorato: solo perchè mancavano alcune correzioni grafiche sulle quali l'ufficio di Piano stava lavorando da mesi?
Come sempre accade sotto elezioni a Milano sono state fatte correre tutte le imprese che avevano cantieri aperti per la città in modo da presentare agli elettori una città rinnovata, ma perchè proprio sul PGT l'empasse?
Forse una mezza verità è che Masseroli non voleva portarlo a compimento perchè se si portava il PGT alla pubblicazione le DIA (e SuperDIA) in itere (quelle depositate da meno di 30 giorni e non ancora giuridicamente valide, se non alla scadenza dei 30 giorni) andavano in contrasto con le nuove norme del PGT.
Quanti sarebbero stati allora i contenziosi (sotto elezioni)?
Questo è un problema che ricorre e ricorrerà in tutte le Amministrazioni quando giungeranno alla pubblicazione definitiva del Piano.
La cosa assurda è che ogni volta che cambia la guida di una città con i PGT è tutto da rifare, nonostante i buoni propositi.
L'assessore De Cesaris precisa: "entro il 2012 presenteremo un piano rivisto e corretto, poi il piano che questa giunta sogna", ma il termine ultimo per l'approvazione del PGT è il 31 dicembre 2012, sempre che la Regione Lombardia non legiferi l'ennesima proroga per dare il solito aiuto ai Comuni che ad oggi non hanno ancora un PGT, diversamente si prospetta il commissariamento, altro fronte di scontro politico a questo punto. Sono curioso di sapere cosa intenderà fare il prossimo governatore della Regione Lombardia, che non sarà più Formigoni, per evitare di commissariare circa la metà dei comuni lombardi.
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