Colgo il nuovo numero de la Calderina (4 giugno 2011) dalla mia casella della posta, questa sera, dopo cena.
Un articolo in particolare è di interesse per questo blog, e di alcuni contenuti dell'articolo Oneri di urbanizzazione, già deciso come indirizzarli, vorrei parlare.
E' il tema dello Standard Qualitativo, ma non si capisce bene come si mette in atto.
Apro così, con una nota di demerito nei confronti della redazione, e devo evidenzarla in quanto, nonostante le procedure del PII di via Garibaldi siano comunque pubblicizzate ed affisse all'albo pretorio, a pagina 4 del la Calderina si nota una forte contraddizione.
Si parla di un Programma Integrato di Intervento che garantirà un incasso per l'amministrazione comunale per 1,5 milioni di euro.
Cifra che l'operatore immobiliare si è impegnato a versare nelle casse comunali per ottenere l'approvazione del Piano Urbanistico.
E mentre l'avviso pubblico (riportato anche nel box informativo in basso a destra nella pagina) cita una scadenza (21/05), il giornale locale che ne tratta, e la rende pubblica a tutti i cittadini padernesi, esce in ritardo (7/06) rispetto alla data utile (già trascorsa) per poter prendere visione, da parte del pubblico, degli elaborati del PII.
La questione però è diversa e l'ammissione di colpa dell'assessore è piena.
Si presuppone di aver fatto una scelta diversa nell'impiego di questi oneri (di urbanizzazione - ndr) poichè rispetto alla possibilità di realizzare un centro civico (per attività ricreative o culturali?) con questi soldi si pensa di coprire voci di spesa corrente.
Una debacle da parte dell'assessore che si merita una "tirata di orecchi", in quanto se solo fosse a conoscenza di cosa sia lo Standard Qualitativo (e delle norme che lo regolano) potrebbe almeno evitare di autodenunciarsi pubblicamente.
Le priorità sono priorità e non si coprono con entrate non ordinarie, ma soprattutto se il capitolo di entrata è legato allo standard qualitativo, questo onere vi deve essere destinato.
Ben venga l'elenco delle opere da fare per una città più vivibile, sicura, ecc, ma se non ci fossero le iniziative dei privati la Amministrazione cosa farebbe per gestire il proprio patrimonio?
Perchè dalle risorse del PII di via Garibaldi, che destìna "maggiore qualità" per la città, il governatore locale decide di non dare questo servizio ai cittadini, ma intende coprire le spese di manutenzione delle strade di Paderno D.no.
Non sono daccordo.
Lo Standard Qualitativo è un concetto nuovo, definito dalla LR 12/05, e che cambia in sostanza quello che gli operatori devono garantire a fronte di edificazione e volumetria.
Una volta (con il PRG) c'era lo standard (e basta), ed era misurato in mq/abitante, oggi entra in campo quello qualitativo.
Con i PGT lo Standard Qualitativo c'è e serve per realizzare un determinato intervento, nella sua complessità e articolazione (anche di elementi della città), mentre con il PRG si doveva cedere una quota percentuale della superficie equivalente per attrezzature che erano da insediare (come parcheggi, verde, ecc), adesso posso realizzare, congiuntamente al mio intervento, i Servizi stessi (parchi, scuole, asili, ecc).
Lo Standard Qualitativo rappresenta l'offerta dei Servizi della città, e non si può farli mancare, altrimenti la città non cresce di conseguenza al nuovo peso insediativo.
Si prevede anche una tranche da indirizzare alle zone pedonali ed alle piste ciclabili, al verde urbano di Palazzolo, e questo è corretto, ma non è una priorità per "scelta politica", ma una relazione di "causa/effetto".
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