lunedì 6 giugno 2011

PERLE DI SAGGEZZA

Carlo Masseroli, ex-assessore all'urbanistica del Comune di Milano, ci lasciava, con un monito greve, poco prima della tornata del ballottaggio, presso l'incontro svoltosi alla sede dell'Ance.
Nel caso di elezione di Pisapia (ormai avvenuta e certificata da una scoppola storica): "La legge Regionale 12 prevede che ogni modifica al Piano sia considerata una Variante. E ogni volta bisogna ripartire da capo il prcedimento amministrativo".
Ma se il PGT (quello adottato dalla giunta appena uscita dal palazzo) di Milano rappresentasse veramente il non plus ultra della innovazione urbanistica, che necessità ci sarebbe nel modificarlo?
Ma soprattutto viene da chiedersi perchè i cittadini milanesi non abbiano premiato questo splendido lavoro della Giunta uscente?

Sviluppo di una città flessibile, verde e trasporti.
E' veramente questo il PGT che a giugno sarebbe (sarà?) Legge a Milano, grazie a Masseroli&co.

Sono molto critico, e non ho mancato nei post precedenti di notare, come sia questo un mero strumento economico piuttosto che uno strumento di governo.
Di piani Beruto o del Barone Haussmann non ne vedremo e sentiremo parlare più, forse, ma a Barcellona qualcosa di nuovo e significativo negli ultimi 20 anni si è visto, come nel nord Europa.
Possibile che in Italia si sia fermi allo scorso secolo?
Mi domando spesso dove nasce, e perchè, la necessità di governare questo benedetto territorio.
Ripensando un'attimo a questo tema, sono portato a dire che è singolare si espliciti questa necessità, ossia quella del governare qualche cosa di cui... non si dispone, in questo caso il territorio.

Una definizione semplice:
governare il territorio, per i politici contemporanei, è l'esplicitazione di un potere (giurisdizionale) applicato su rendite di cui non si dispone (tassazione).

Il "territorio" non è il centro edificato, non sono aree localizzate, ma aree geografiche (anche vaste), con caratteri e morfologia riconoscibili, nel cui senso è insito anche il senso del limite (amministrativo), quindi di cosa si sta parlando?
La Legge Regionale 12/05 intendeva come territorio, quello deputabile alla espansione, alla crescita, alla densificazione, ad uso e consumo, senza ragionare sui meccanismi inflattivi che tale sistema può ingenerare, e che quasi certamente causerà nel medio periodo, se solo il 50% delle previsioni del piano saranno rispettate.

Credo che questo Piano sia l'esaltazione del libero mercato, applicato all'edilizia e all'urbanistica, mediante la istituzione di un sistema virtuale in cui la Amministrazioni hanno trovato uno strumento per applicare una leva fiscale generalizzata.
Se questo è l'assunto per redigere il PGT, il PGT è un fallimento!
Non disponendo di entrate, e/o di proprietà da mettere a reddito, il Legislatore Regionale cosa inventa? Un sistema fittizio, per dire due cose, sostanziali:
a. che anche le aree pubbliche producono volumetrie (e così ri-entra nel mercato il soggetto pubblico, cosa che peraltro non potrebbe essere, visto che le finalità di un ente pubblico sono altre, non la competitività e il profitto, infatti ogni attività di questo tipo oggi vede nascere le Newco, società partecipate a capitale pubblico/privato), da vendere, e mettere sul mercato
b. che per quasi tutti gli interventi, ti devi sedere al tavolo; ecco il governo del territorio dove finisce, nella maniacale e morbosa necessità della politica di "fare affari".

Credo che i cittadini milanesi abbiano capito e molto bene alcuni di questi risvolti, e si sono manifestati nel bocciare la Giunta Moratti e il suo PGT.
Sono 4700 circa le osservazioni presentate da Associazioni, cittadini, e altri, osservazioni che non sono state osservate, e non è già questo il disconoscimento di un Piano che non viene incontro alle esigenze dei cittadini?

Non si parla mai di costi per l'edilizia, costi cui sono soggetti i costruttori, gli imprenditori e non solo coloro i quali desiderassero ampliare, ristrutturare o modificare il proprio fabbricato.
L'attribuzione dei maggiori oneri (costo di costruzione) che derivano dal PGT finirà per esser pagato dall'utente finale, ovvero da chi è in cerca ed acquisterà casa.

Il PGT di Masseroliana memoria si fondava esclusivamente su questo assunto, per nulla elevato:
LA DENSIFICAZIONE.
E' poco probabile che questo possa esser condiviso da Pisapia e soprattutto dal prossimo neo-Assessore Monguzzi (ndr - una indiscrezione?), per cui qualche cosa accadrà, penso a breve.
Intanto colui il quale era maggiormente quotato come vicesindaco e Assessore all'Urbanistica in verità sarà delegato ad Expo2015, con un assessorato tutto ad hoc; utile davvero?
Speriamo aggreghi anche mobilità e trasporti, in modo da trovare un interlocutore unico per la questione padernese della SP46 Rho-Monza.

Due le perle con le quali ci ha salutato Masseroli presso l'Assimpredil.
La prima citava come massimo esempio di rilancio a nuova vita (grazie al PGT?) delle due torri di stazione Garibali, progetto post-modern degli anni 80, esercizio di stile, avulso dalla storia urbanistica e dalla storicità di Milano (opera degli architetti Perrotta e Licalzi), ma senza citarne la mezza truffa che si è perpetrata nella alienazione di questi immobili, nota agli addetti ai lavori, e che vi risparmio (per ora);
La seconda che toccava il tema Expo, ossia criticandone la visione del centrosinistra di Expo come orto globale, dimentico che aveva davanti l'arch. Boeri che ha partecipato al comitato scientifico di Expo e ne è il progettista, colui il quale ha elaborato il Master Plan di Expo, concepito (senza torre da 200 metri, tanto cara all'americanino Masseroli) come "tavola globale" caratterizzata da una piastra lunga circa 2,5 km.
Secondo Masseroli "l'expo come orto internazionale non ha nessuna sostenibilità economica".

E a Paderno Dugnano che succede?

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