Accolgo, non in maniera inconsapevole, la notizia della proroga dei termini per la redazione dei PGT e con discreto sconforto, notizia peraltro rilanciata dal blog La Scommessa.
La LR12 prevedeva delle scadenze sempre disattese e ogni volta prorogate.
Questa dev'essere la terza o addirittura la quarta dilazione dei termini entro cui è possibile adottare il Piano di Governo del Territorio.
Non sarà che il "modello" proposto è troppo complesso?
Sono solo 457 i comuni lombardi, su 1.543 complessivi, che hanno completato l'iter per l'approvazione del PGT.
L'amministrazione di Paderno Dugnano deve riavviare il procedimento, e portarlo a termine entro il 31 dicembre 2012; mi lascia molto perplesso però il via libera alla norma che attribuisce ai Comuni la autorità di negare autorizzazioni all'apertura di attività commerciali nei centri storici, se in contrasto con il "decoro pubblico" e le "tradizioni locali", inserita nel "collegato Ordinamentale".
Paderno Dugnano è una città molto estesa e non esageratamente urbanizzata, e le frazioni hanno mantenuto una certa distanza fisica le une dalle altre.
Cresciuta però senza soluzione di continuità.
Ogni quartiere è un paesello a sè stante, o quasi e così ogni villaggio lo potremo definire "centro storico".
Ma è davvero pensabile limitare, e con questi criteri, la già scarna iniziativa commerciale di vicinato?
Vorrei chiederlo a P.Favrin, ma anche agli amministratori locali.
Non solo via il Kebab da Paderna Dugnan, ma l'istituzione regionale consente l'eventuale negazione al diritto di svolgere una attività lavorativa (che è un diritto costituzionale, sancito da diversi articoli come il n°1, il n°3, il n°4, n°41, il n°44) poichè potenzialmente in contrasto con la tradizione locale.
In questo modo si fa morire il tessuto, anche commerciale, della città.
Ma poi, scusate la mia ignoranza, quali sono le tradizioni locali di Paderno D.no?
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