Visto che tutto tace ho deciso di scrivere una lettera aperta, anzi due.
Mi spiego, le Associazioni culturali, ambientali, sportive, sociali o di categoria, e le altre ancora, sono certamente molto attive nella realtà padernese, e se ne contano un centinaio.
Si tratta di un mondo parallelo fatto di gente comune che pensa al suo ruolo nella società ed in modo attivo, prestando il proprio tempo per le cose in cui crede o che piace fare assieme agli altri, e spesso con una propensione verso l'altro.
Sono anche molte quelle che nascono così, dall'oggi al domani.
E' l'esempio della Associazione Cultura e Territorio, della Associazione Paderno7, della Associazione Padernoinbici, o ancora del progetto Padernoviva, della Compagnia degli Amici del Pilastrello, o dell'Associazione per il Bene Comune, e del primo evento "diverso" per il nostro territorio che è stato promosso per una libera iniziativa di giovani padernesi under30, il Think Thank, e che sono tutte sinonimo di un fermento che si percepisce nella realtà sonnecchiosa del nord Milano.
Paderno Dugnano è stata citata nell'ultimo anno, ed a livello nazionale, principalmente per i tristi eventi che hanno interessato la crisi del lavoro e delle aziende padernesi, o per la cronaca, ma anche per il rischio di veder realizzato un inceneritore di Rifiuti Speciali in un territorio densamente urbanizzato, e poi per la contrapposizione tra movimenti, enti locali e istituzioni provinciali.
Mi riferisco al rischio tangibile di un danno irreparabile che Anas, Ministero delle Infrastrutture, Provveditorato, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Soc. Serravalle, stanno per provocare ai cittadini padernesi con il progetto della "autostrada in città", la Rho Monza.
Ma parlo anche del summit al centro Falcone Borsellino, della strage disumana dell'Eureco, dei progetti avventati della Provincia di Milano, e tutto mi riporta ad un film documento del cinema italiano, le mani sulla città.
Paderno Dugnano sarà per sempre la "città del summit", la "cttà della strage", la "città della crisi occupazionale", e sarà anche la "città dell'autostrada in città".
Ho tentato, in questi due anni, in modo del tutto autonomo rispetto alla amministrazione locale, di avviare alcuni percorsi qualificanti per la città ed in collaborazione con alcune Associazioni e movimenti spontanei di cittadini, ed in un'altro post farò un riepilogo di quello che si è fatto, quello che si poteva fare e quello che si potrà ancora proporre per tirare su le sorti di Paderno Dugnano.
Oggi credo sia giunto il momento di aprire un dibattito sul territorio e direttamente con la realtà delle Associazioni locali, fin troppo concentrate, ognuna nel proprio ambito.
Mi muoverò quindi in questa direzione con una lettera aperta che invierò nei prossimi giorni, in modo da concordare, con chi si renderà disponibile, alcuni incontri e dibattiti volti a sensibilizzare gli amministratori locali e formulando anche altre proposte al PGT.
Una lettera aperta, anzi due, perchè la seconda che ho in mente sarà chiaramente rivolta alla amministrazione locale.
Credo che sia necessaria una fase di incontro perchè con il confronto reciproco si potranno conoscere molte idee e proposte per la "città dei cittadini".
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