martedì 31 marzo 2015

LA DIMENSIONE SALUBRE ...DELL'ABITARE A MILANO


LA FORTUNA DI
INTERVENIRE SU UN EDIFICIO
DEGLI ARCHITETTI BOTTONI-MORINI-VILLA

L'EDIFICIO "I" DEL PIANO CURATO DA GIO' PONTI PER IL QUARTIERE 
HARAR INA CASA





L'intervento prevede la bonifica delle coperture di Amianto, per circa 1.500 mq e la realizzazione di nuove coperture a falda. L'edificio secondo il progetto di Piero Bottoni avrebbe dovuto avere un tetto piano, con lastrico solare, il "tetto giardino" razionalista, insomma ma l'ina-casa non lo preferì alla attuale versione a due falde.
La composizione architettonica è pregevole ed anche la tipologia, sebbene di edificio in linea, si articola con tre piani con logge, o facciate con un rapporto tra pieni, vuoti e superfici molto bello, e con appartamenti duplex ai piani quarto e quinto.

Riporto qui sia una breve storia dell'intervento dal sito dell'ordine degli Architetti di Milano, sia la bibliografia sull'immobile che il link alla fondazione Bottoni

“I progettisti del quartiere Harar – Luigi Figini, Gino Pollini e Giò Ponti – rifiutano l’impostazione del quartiere satellite, in auge prima e dopo la guerra, per puntare sulla costruzione di una parte di città capace di integrarsi con il tessuto urbano compatto. Affidano la strutturazione dell’intero comparto a case in linea di 5 piani oltre al piano terreno e di lunghezza notevole (100-140 metri), disposti parallelamente alle vie Harar e Dessiè e a 45 gradi rispetto alla via Novara, la direttrice che porta verso il centro urbano. Questi «grattacieli orizzontali»  definiscono un ampio spazio protetto destinato a verde con servizi. La parte residenziale del quartiere (4.800 vani in tutto) è completata da un tessuto di case unifamiliari («insulae») variamente combinate. Il risultato è una giustapposizione irrisolta.

I due grandi complessi in linea progettati da Bottoni, Morini e Villa, per quanto riguarda dimensioni e giacitura, sono il frutto di un confronto fra Ponti e Bottoni. Lungo la via S. Giusto (e perpendicolarmente a via Novara) i progettisti del quartiere avevano previsto un unico grande edificio di circa 200 metri di lunghezza. Bottoni propone di orientarlo secondo l’asse eliotermico; Ponti gli risponde facendo rilevare l’incongruenza con i tracciati stradali. Il risultato è quello più appropriato: la grande lama viene spezzata in due corpi di fabbrica paralleli, sfalsati e distanziati di 33 metri, ma disposti secondo l’orientamento iniziale. I due organismi differiscono per dimensioni  e soprattutto per concezione. L’edificio H è un assemblaggio di due corpi (l’uno di m. 36,90 e l’altro di m. 64,26), ciascuno costituito da alloggi di uguale dimensione (rispettivamente di 3,5 e di 5 vani). L’edificio I presenta invece una differenziazione in altezza: fra un primo piano, costituito da alloggi distribuiti su un unico piano  e i piani superiori composti da alloggi duplex. L’esito architettonico è assai diverso: la differenziazione operata nell’edificio H non è risolta in equilibrio, mentre l’edificio I si fa apprezzare per la sapienza compositiva. Resta solo un rimpianto: l’Ina-casa non accolse la soluzione proposta dai progettisti che prevedeva per entrambi gli edifici una copertura piana a terrazzo praticabile, dove, disimpegnati da una lunga e articolata pensilina, avrebbero trovato posto un solario e altri spazi ricreativi e di servizio"

Giancarlo Consonni

BIBLIOGRAFIA 

AA.VV.

Quartiere Harrar, in «Architettura cantiere», a. I, n. 12, pp. 48-53, novembre 1953


C. Villa Alloggi «duplex» in edificio Ina-casa al quartiere Harrar in Milano
in «Edilizia popolare», a. IV, n. 15, pp. 28-30, marzo-aprile 1957

G. Consonni, L. Meneghetti, L. Patetta

Piero Bottoni: quarant’anni di battaglie per l’architettura

Numero monografico di «Controspazio», a. V, n. 4, p. 51, ottobre 1973

C. Morandi

Il quartiere di via Harrar Dessié

in M. Boriani, C. Morandi, A. Rossari, Milano contemporanea. Itinerari di architettura e urbanistica, Designers Riuniti Editori, pp. 261-262, Torino 1986

L. Meneghetti

Case Ina-casa in via Novara a Milano, quartiere Harrar, 1951-53 [...]

in G. Consonni, L. Meneghetti, G. Tonon (a cura di), Piero Bottoni. Opera completa, Fabbri, pp. 360-362, Milano 1990


FONDAZIONE






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