venerdì 14 dicembre 2012

PGT "verde" a oltranza.... e in tutta fretta!

Stasera prosegue il lavoro del Consiglio Comunale che in tutta fretta ed in sfregio a quanto previsto dalla LR12/05 deve approvare il PGT per renderlo pubblicabile nei 15 giorni successivi sul portale della Regione Lombardia, ovvero entro la scadenza di fine anno.
 
Bel regalo di natale, insomma ma così frettoloso che ...gatta ci cova!
 
Ho assistito -oltre che alla seduta di ieri sera- anche ai vari commenti e pensieri che in questo ultimo mese sono stati riportati sia sui blog locali, che sui quotidinia e sui forum ed anche con i vari comunicati stampa dei gruppi più o meno organizzati sul territorio.
Non ho chiesto ad alcun commissario di maggioranza ed opposizione pertanto il mio è un parere del tutto autonomo..
Quello che in questo periodo brevissimo non ho visto è la indizione delle conferenze di VAS (obbligatorie secondo la procedura di redazione del PGT) che devono ascoltare gli stackholders, come le associazioni di categoria, ecc ecc e raccogliere e discutere nelle varie conferenze le eventuali questioni. E' stato enunciato da qualche consigliere di maggioaranza che questo lavoro si è fatto... non credo parlasse di Paderno Dugnano.
 
La VAS pondera il piano e il piano deve essere collegato a questo strumento.
 
In aggiunta lo strumento che dovrà valutare gli interventi edificatori è in sostanza il Piano dei Servizi che oltre alla ricognizione dei servizi esistenti deve indicare quali quelli che, quartiere per quartiere, non sono presenti e/o sono da potenziare.
 
Basta parlare di manutenzione, cordoli e piste in profido... il Piano di Governo è uno strumento di Programma mica il prgetto di dettaglio delle opere di urbanizzazione.
 
C'è molta, troppa confusione e credo ci sia troppa poca competenza per poter fare di più.
 
Non me ne voglia l'assessore Bogani, ma i consiglieri non si sono certo distinti per una difesa tecnico-politica del PGT in discussione, anche in risposta alle pesanti critiche del consigliere Rimoldi.
Dei ringraziamenti tra i consiglieri ...sia ai tecnici, che ai cittadini interessa pressocchè nulla.
Questo piano è frettoloso!
Senza tornare a discutere con i soggetti interessati quello che si intende modificare con un emendamento omnicomprensivo è aritficio al limite della procedura.
E di questo ha espresso chiara denuncia l'arch. Rimoldi.
 
Consideravo che se rappresentanze autorevoli, come il capogruppo del PDL Arch. Rimoldi, criticano dall'interno ed in modo così forte l'azione di governo, in contrasto espresso con la LEGA Nord, rumoreggiando dal fondo della sala - oltre la querelle politica tutta interna alla maggioranza - qualcosa di fondato io credo ci sarà.
 
Appena potrò verificare il "maxiemendamento" che permette due interventi pesanti sul territorio, ne scriverò. Nel mentre i conenuti in breve (diversamente da quello che ha tentato di occulatare l'assessore Tonello ad una mia richiesta in merito, poco prima dell'intervento cardine della serata) è di sostanza:
1. si potrà costruire nelle aree del Parco Grugnotorto (?)
2. si potrà insediare la Residenza nei lotti a destinazione/vocazione Produttiva... ma con quali criteri?
 
Sembra veramente che le decisioni siano un pastrocchio politcal-scorrect azionato in dirittura d'arrivo e senza diritto di replica.
 
Quindi il Consiglio Comunale è nuovamente convocato presso la sala consiliare in seduta pubblica -  con la prevista prosecuzione, questa sera venerdì 14 dicembre 2012 alle ore 20.00
 

giovedì 25 ottobre 2012

PRIMA SCADENZA IL 17 novembre 2012 - Esprimete i vostri pareri al PGT

CE LA FAREMO PER TEMPO!
Queste le parole carpite per caso dal Dirigente in occasione di un casuale incontro.
Vedremo, come.

ATTENZIONE PERO' C'E' GIA UNA PRIMA SCADENZA: IL 17 NOVEMBRE 2012.
LE PARTI ECONOMICHE E SOCIALI DOVRANNO FAR PERVENIRE IN FORMA SCRITTA I PARERI AI VARI ELABORATI DEL PIANO.

 Oltre al Documento di Piano, gli ulteriori elaborati del Piano di Governo del Territorio composti da:
  • Piano delle Regole
  • Piano Dei Servizi
  • Norme tecniche
  • Studio Idrogeologico
  • Reticolo Idrografico
sono depositati ed a disposizione per la libera visione dal 18.10.2012 presso:

- Ufficio Supporto PGT
- Ufficio Relazioni con il Pubblico
- Tilane Biblioteca
negli orari di apertura al pubblico.

Il parere dovrà essere in forma scritta ed in carta semplice, intestato a:
  • Comune di Paderno Dugnano
    Settore Pianificazione del Territorio
    Arch. Michele Giovanni Battel
    via Grandi 15 20037 Paderno Dugnano
e potrà pervenire con le suguenti modalità:

lunedì 24 settembre 2012

PIANO CASA 2012 - LR N° 4/12 - VERSIONE PADERNO 3.0

Non è abitudine per questo Blog, il "rilanciare la notizia".
Il blog la scommessa pubblica l'ODG del prossimo Consiglio Comunale.
 
Mi incuriosisce il fatto che si discuterà - al punto 10 - il tema "PIANO CASA 2012".
 
Ho già avuto modo di parlare con alcuni tecnici comunali, che non erano nemmeno a conoscenza della esistenza del testo nazionale, vigente in assenza della succitata legge regionale di Marzo, sentendomi rispondere che "a Paderno Dugnano non si applicava" .... una legge dello stato (?)
 
Motivo?
Determinazioni del dirigente... sinceramente una posizione particolare, tanto quanto singolare è il fatto che la stessa AC avendo un contenzioso con un privato cittadino (di cui ignoro il nome) disapplicasse tale normativa.
 
Sono curioso di sentire quali siano, nella "Regione Autonoma di Paderna", le determinazioni in merito.
Seguirò il dibattito online per pregressi impegni, ma per chi volesse partecipare, interessato al tema, segnalo che Martedì 25 settembre alle ore 19.30 è convocato il Consiglio Comunale in aula consiliare (prima convocazione) con il seguente Ordine del giorno:

  1. Comunicazioni
  2. Approvazione verbale della seduta del 12 luglio 2012;
  3. Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi amministrativi e verifica degli equilibri generali del Bilancio di Previsione 2012;
  4. Variazioni al Bilancio di Previsione anno 2012, alla Relazione Previsionale e Programmatica, al Bilancio Pluriennale 2012/2014, al Programma Triennale dei Lavori Pubblici e applicazione quota parte dell'avanzo di amministrazione esercizio 2011;
  5. Permuta aree tra il Comune di Paderno Dugnano e la società Beyfin spa;
  6. Autorizzazione all’acquisto di beni immobili - aree contraddistinte al foglio 51 mappale 162 ed al foglio 51 mappale 118 del catasto terreni - proprietà Fondi Rustici;
  7. Approvazione schema di convenzione tra il Comune di Paderno Dugnano ed il Sig. Cenci Simone per edificare in via Reali n. 113 in deroga alle distanze minime da osservare tra proprietà confinanti;
  8. Approvazione Piano per il Diritto allo Studio a.s. 2012/2013;
  9. Mozione presentata dai Capigruppo Mauro Anelli (R-CI) e Maurizio Cerioni (IdV);
  10. Piano Casa 2012: determinazioni comunali con riferimento alla L.R. 13.03.2012 n. 4.
Interessante anche il punto 6) circa l'acquisizione da parte della Amministrazione di Paderno D.no di aree di proprietà Fondi Rustici.

martedì 18 settembre 2012

PGT - Rho Monza, Omero e i giovani allo sbaraglio!

Una breve riflessione.



Ha ragione Emiliano Abbati!
"Ci aspettavamo che parlassero di più della questione della superstrada. Faremo un'analisi più approfondita" recita il commento sul giorno di domenica 16/9.

Una delle maggiori problematiche ambientali di Paderno D.no - imposta dall'alto ovviamente - è la introduzione nel tratto cittadino della Rho Monza, nuova autostrada in città.
La città della scuola, la città della scienza, la città dello sport e Paderno sarà pure la città delle autostrade lo possiamo dire con certezza.

Ma non se ne è parlato durante la presentazione del PGT.
Strategico anche questo, ma confuso.
Il tema dei trasporti non è la riqualificazione della piazza della stazione, o la previsione di una metropolitana il cui prolingamento non è previsto da nessuna parte, ma uno studio della mobilità che verifichi anche le criticità sul territorio e dia indirizzi (di tutela, di sviluppo degli interscambi e di altro ancora). Non è stato detto nulla durante la presentazione ma ovviamente il piano ne terrà conto.

Studieremo tutti i documenti, ovviamente per capire, nel mentre vi consiglio un breve passo dell'Odissea.

“Un'altra volta io gli stendea la coppa.
Tre volte io la gli stesi; ed ei ne vide
nella stoltezza sua tre volte il fondo.
Quando m'accorsi che saliti al capo
del possente licor gli erano i fumi,
voci blande io drizzavagli: "Il mio nome
Ciclope, vuoi? L'avrai: ma non frodarmi
tu del promesso a me dono ospitale.
Nessuno è il nome; me la madre e il padre
chiaman Nessuno, e tutti gli altri amici".
Ed ei con fiero cor: "L'ultimo ch'io
divorerò, sarà Nessuno. Questo
riceverai da me dono ospitale"


(Omero – L'Odissea – libro 9, vv. 468-480)





 

PGT - Sul sito del comune il Documento di Piano alla "Milano di Morattiana memoria"

Ho partecipato lo scorso sabato 15 settembre alla presentazione pubblica del primo documento del PGT della Giunta Padernese: il Documento di Piano.

Presentazione formale in cui si sono presentati i principi di governo del territorio tutti da capire.

Perequazione con indice (teorico) di 1 mq/mq per aree da perequare, ovvero con la possibilità di trasferire dette volumetrie da pertinenze indirette verso altre aree.
Volumetrie che avranno diverse destinazioni (secondo quello che ha detto l'assessore Bogani in risposta ad una pertinente domanda diretta, dell'ex-assessore Crapuzzo).
Un'altro cittadino ha presentato un'altra perplessità, quella dei tempi, ancor più pertinente in quanto decreta il fare o meno il PGT.

Entro il 31 dicembre si dovrrà adottare il Piano, non il solo Documento di indirizzo politico.
Serve il Piano .... ma che piano ha la amministrazione?
Siamo a fine settembre e mancano 90 giorni circa alla scadenza prevista dalla LR12/05, e se anche si facesse una votazione la notte di San Silvestro, con i tempi utili per la indizione della conferenza di VAS e la procedura "aperta" che prevede la LR 12/05, calcolando i tempi a ritroso ...non si arriverà mai al compimento del Piano.
Il Piano deve essere pronto nei prossimi 15 giorni al massimo per essere sottoposto alle associazioni del territorio e per valutare la ponderazione degli impatti (Obiettivo della VAS, che si affianca al Piano).
La vedo dura, se non impossibile, e condivido la seconda preoccupazione.
Vedo molto più proabile la solita deroga alla LR12/05 per i comuni ritardatari.

La prima è più legata alla "tecnica" ed alla visione politica del Piano.
Mi riservo di verificare i contenuti prima di parlarne, ma l'impianto che vede il "consumo di suolo zero" è tutto da verificare.
Di proclami se ne sentono a josa (milioni di posti di lavoro, diminuzione delle tasse, ecc ecc) per essere poi tutti smentiti dai fatti.
Se fosse impostato secondo questi criteri non mancherò di darne evidenza.

Certo la verifica del Piano può prevedere uno Stop alla costruzione delle aree libere, ma se parimenti si assegna un indice unico indifferenziato (0,35 mq/mq - mi è sembrato di capire), cui si potrà aggiungere la volumetria che "decolla" da altre aree, che resteranno libere, quale sarà l'indice massimo reale sulle aree che saranno edificabili?
Consumo suolo zero non significa zero cemento e zero edificazione.
Si potrebbero mettere in campo piani che prevedono minori occupazioni del territorio con maggiore sviluppo in altezza come ha fatto la Giunta Moratti a Milano.
L'indice massimo previsto a Milano, con i benefit del mix funzionale per housing sociale, e per bio-edilizia e per trasferimenti volumetrici porta a un indice di 2,4 mq/mq.

Se il DM 1444/68 indica in 5mc/mq l'indice massimo di edificabilità, il dato Milanese pari a 2,4 mq/mq x 3 mt di altezza, corrisponde a 7,2 mc/mq!
Aumentano i residenti aumentano le entrate per coprire il bilancio del comune.

Quanti gli abitanti teorici quindi che incrementeranno Paderno D.no?
Altra domanda pertinente dell'ex-assessore all'urbanistica?
Risposta: N.P.

Per ora il Piano Padernese somiglia molto a quello di Milano, ed è per questo che salutando il vicesindaco gli ho detto: "Bogani come Masseroli".
La replica: "Bogani come Bogani" ... in un impeto di vanagloria o di modestia?

Lo valuteremo per i contenuti del piano, ma che Paderno diventi con il PGT la città delle città (slogan ormai più che stucchevole che rappresenta solo sperpero diffuso di risorse pubbliche per cattedrali nel deserto o progetti impossibili: la città dello sport, la citta della salute, la città della scuola, la città della mobilità, la città della città...)

Sul sito del comune al presente link:
trovate la seguente documentazione composta da:
  • Quadro conoscitivo, ricognitivo e orientativo del percorso di formulazione del PGT
  • Quadro progettuale del PGT
  • DP1. Carta delle previsioni di piano
  • DP2. Scenari
  • DP3. Scenari e temi di progetto
  • DP4. Scenari e modalità attuative

lunedì 10 settembre 2012

PGT....arriva il DdP....ma che fatica!



Il Blog Paderno7 pubblica una notiziona!

"Inizia questa settimana il percorso di confronto e condivisione per la definizione del nuovo Piano del Governo del Territorio di Paderno Dugnano".

Quale sia il percorso di "confronto" e "condivisione" però lo scopriremo.
Per ora è talmente sorprendente la notizia che lascia perplessi dopo tutto questo silenzio.

Son trascorsi ben 3 anni in cui si è ascoltata la cittadinanza, con improbabili assemblee svoltesi nei consigli di quartiere, tristi sedi svuotate negli ultimi tempi da... epidemie di cervelli oltre che degli stessi rappresentanti istituzionali.
Confronto non è ascolto e partecipazione non è l'invio o la ricezione di un solo invito.

La procedura per la redazione del PGT prevede che venga indetta la prima conferenza di VAS.
Ma come....quando?
Ma ...c'è già stata?
Oppure l'Amministrazione di Paderno Dugnano si perde i pezzi, quelli della partecipazione appunto?

Sono le associazioni di categoria o le associazioni del territorio insomma i soggetti denominati stackholder -che rappresentano gli interessi diffusi- a dover concorrere/partecipare alla redazione del piano.
La VAS è stata presentata qualche mese fa, il Documento di Piano verrà presentato a breve, e capiremo quali saranno gli indirizzi strategici del Piano della Amministrazione Alparone, il prossimo sabato 15 settembre.
Passi lenti, troppo. La scadenza di dicembre 2012 incombe, salvo proroghe o commissariamenti.

L’assemblea pubblica sarà ospitata dalla Sala Consiliare presso il Municipio a partire dalle 10.

venerdì 25 maggio 2012

EXPO 2015? Che Vergogna....

E' veramente incredibile, leggete qui:

"Aperta un'inchiesta per turbativa d'asta in relazione al primo appalto dell'Expo. Emerge da una visita fatta questa mattina dalla guardia di finanza presso la sede di Metropolitana Milanese spa. I pubblici ministeri Paolo Filippini e Antonio D'Alessio, del dipartimento che si occupa di reati contro la pubblica amministrazione e coordinati dall'aggiunto Alfredo Robledo, hanno inviato i finanzieri del nucleo di polizia tributaria in via Vecchio Politecnico".

Una "garetta" d'appalto da 90 milioni di euro, ndr.

Leggevo su Repubblica questa mattina dell'esito del bando appena concluso dalla prima nazione aderente al grande evento internazionale che si svolgerà a Milano, il padiglione rappresentativo della Confederazione Elvetica.
Gli altri paesi fanno seriamente, mentre da noi il dibattito, in certi ambienti, verte ancora sul fare o non fare expo2015, ma sappiamo bene che il programma di opere serve e gli stanziamenti sono già previsti, nonostante il tempo sia trascorso tutto per la querelle sul nodo delle aree ormai sciolto, che vedeva i rapporti di forza tra Provincia e Regione.
L'Expo 2015 si farà.

Insomma ne parlavo con una collega che, passando sempre questa mattina dalle parti del quartiere interessato dall'evento, mi riportava la notizia delle attività in corso per alcune opere provvisionali e recinzioni che si vedono installate da poco ed a delimitazione del sito dove sorgerà l'expo di Milano.

Non ho fatto in tempo a scrivere il post che volevo pubblicare per descrivere il progetto del padiglione della Svizzera che dal sito di Repubblica mi imbatto in questa notizia, e la rabbia monta!

Come è possibile che l'Italia si distingua nel 2012 alla ribalta per l'evento di portata mondiale?

Una volta l'Italia era all'avanguardia per la cucina, lo stile, il design, la moda, l'impresa manufatturiera, tessile e altro ancora, oggi?
Per truffe, malaffare e appalti governati, insomma per i soliti appalti truccati.
Ed è una vera vergogna.

Appena giunti alla linea di partenza siamo già una vergogna di portata internazionale, al primo appalto già indaga la Procura per turbativa d'asta!

Vi rimando al sito per la lettura dell'articolo:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/05/25/news/expo_inchiesta_sul_primo_appalto_i_pm_indagano_per_turbativa_d_asta-35899604/

giovedì 24 maggio 2012

PGT MILANO - APPROVATO IL PIANO


Ricevo dallo Studio Belvedere la presente segnalazione:

"Segnaliamo che, nella seduta del Consiglio comunale del 22 maggio 2012, è stato definitivamente approvato il Piano di Governo del Territorio del Comune di Milano.

Ricordiamo che, ai sensi dell’articolo 13, comma 11, della L.R. 11 marzo 2005 n. 12, “gli atti di PGT acquistano efficacia con la pubblicazione dell'avviso della loro approvazione definitiva sul Bollettino Ufficiale della Regione”.

Non resta quindi che attendere che il Comune provveda a tale adempimento e ciò a seguito dell’aggiornamento di tutti gli atti costituenti il PGT in coerenza con le modifiche apportate dal Consiglio comunale in sede di controdeduzioni alle osservazioni".

Per approfondimenti vi rimando al sito dello Studio Belvedere:




venerdì 18 maggio 2012

CONSUMO DI SUOLO - IN LOMBARDIA PARTE IL PROGETTO SOIL

La Lombardia è la prima regione europea che finanzia, insieme al Centro Ricerche della CE, uno studio sullo stato dei suoli agricoli.

E' stato avviato infatti in Lombardia nel corso del 2011 il Progeto SOIL finanziato dal Joint Research Center e dalla stessa Regione Lombardia.
L'obiettivo prioritario del progetto è il controllo dello stato dei suoli agricoli del territorio lombardo al fine di delinearne lo stato di salute ed il livello di compromissione dovuto all'inquinamento.

La lombardia per prima intraprende questa indagine innovativa basata su un approccio multidisciplinare che tiene conto del concetto di biodiversità.
Le attivià di ricerca procedono attraverso la individuazione e valutazione di un insieme significativo di indicatori ambientali e con analisi specifiche sulla fertilità dei suoli.
Il progetto SOIL è guidato dal Prof. Gian Maria Beone della Facoltà di Agraria della Università Cattolica di Piacenza e vi partecipano esperti ed università e centri di ricerca nazionali ed internazionali.

I risultati di questo studio mirano ad individuare con esattezza le aree contaminate.
Indagine conoscitiva quindi utile per la determinazione di politiche di intervento nel campo della tutela del mondo agricolo della qualità del suolo e della salute dei consumatori.

PGT MILANO - LUNEDI' IL VOTO E SI ANNUNCIANO GIA' I RICORSI

Il PGT mette Pisapia under pressure.

Le opposizioni a Palazzo Marino ieri hanno messo in scena, nell’aula del Consiglio comunale, riunito per il Pgt, una protesta - forse ispirata dagli artisti che occupano da giorni la Torre Galfa - con cartelli e bavagli sulla bocca, indossando mascherine da chirurgo e i soliti fazzoletti verdi demodeè, con botta e risposta tra il capogruppo pidiellino Carlo Masseroli e il presidente del consiglio Basilio Rizzo.

Le opposizioni hanno chiesto che il sindaco relazioni sulla cessione di SEA e sugli eventi di MACAO, movimento del Centro per le Arti e la Cultura, ovvero per la messa in atto di una protesta volta ad occupare la Torre Galfa, di proprietà dell'immobiliarista Ligresti, da parte degli artisti in cerca di più spazi e politiche a favore dell'arte e per la cultura, ma Pisapia ha deciso di non intervenire in aula.
Ha però mandato l'assessore Boeri in via Galvani.

Per questo motivo e in dissenso sulla gestione dei tempi del dibattimento, in serata le oppposizioni hanno deciso la "salita sull’Aventino".
Fino al voto finale sul Piano di governo del territorio, previsto per lunedì 21 maggio 2012, i consiglieri del gruppo PdL non saranno più in aula e annunciano il ricorso ad un’altra aula, quella del tribunale.

Ma del PGT, qualcuno ci dice qualcosa?
Insomma vanno bene le prese di posizione, le linee di pensiero ed anche le posizioni opposte degli oppositori che si chiudono arroccati pronti a sferrare un attacco avanti al tribunale amministrativo, ma qual'è la materia del contendere?

mercoledì 16 maggio 2012

IL SUOLO COME BENE COMUNE...IN LOMBARDIA!

Può sembrare ..strano, ma non è così.

Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato il 21 dicembre 2011 la legge che stabilisce che il suolo è un patrimonio di tutta la comunità.

Si tratta di una modifica alla LR 31/2008, Testo Unico delle leggi regionali in materia di Agricoltura, che sancisce per la prima volta in Italia questo principio fondamentale, e come recita l'articolo 4-quater: "la Regione riconosce il suolo quale bene comune".

E' un primo passo ma significativo nella direzione del riconoscere che il consumo di suolo sta assumendo dei caratteri di estrema gravità nel nostro paese, e non è quindi un caso chela Regione Lombardia sia la prima regione a legiferare in materia.

La Lombardia ha avuto un periodo di grande crescita economica e urbanistica che ha comportato notevoli conseguenze sul piano ambientale.
A tal proposito sarebbe utile leggere l'ultimo Rapporto 2011 di Legambiente e Politecnico, pubblicato a cura di D. Bianchi e E. Zanchini, dal titolo "Ambiente Italia 2011 - il consumo di suolo in italia".
La Lombardia si presenta la Regione con il territorio maggiormente urbanizzato, con un 14% della sua totale estensione.

Esiste un centro di monitoraggio nazionale circa il consumo di suolo e ritengo utile darne i riferimenti, ed è il Centro di Ricerca sul Consumo di Suolo (CRCS) che nasce da un protocollo di intesa siglato tra l'Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) e Legambiente Onlus.

martedì 15 maggio 2012

Recensioni - Cambiamento Spiriturale ed Ecologico



Guido Viale
La Conversione ECO-LOGICA there is no alternative
Ed. NdA Press, Rimini, 2011.

La crisi economica, energetica e ambientale che ha investito la società contemporanea non è di tipo congiunturale ma di sistema.
Le soluzioni richiedono un cambiamento di atteggiamento che impegni non solo i governi ma ciascuno di noi in prima persona.

Guido Viale indica la via della conversione ecologica, su ispirazione del dettato morale ed intellettuale di Alex Langer, e invita ad un "cambiamento spirituale del nostro stile di vita, dei nostri consumi, del modo in cui lavoriamo e del fine per cui lavoriamo o vorremmo lavorare, del nostro rapporto con gli altri e con l'ambiente".

Si tratta di riflettere quindi sulla modalità di uno sviluppo che deve diventare sostenibile, studiato cioè in funzione di garantire alle generazioni future la disponibilità delle risorse naturali e la conservazione dell'ambiente in cui vivere e lavorare.

Viale individua 5 settori cruciali che dovrebbero essere oggeo di una riconversione:

1. energetico,
2. agricolo,
3. gestione rifiuti,
4. consumo del territorio,
5. mobilità

Punti programmatici e di un sapere consapevole che non dovrebbero esser dimenticati da alcuno che abbia intenzione di lavorare per il bene comune.

Diversamente la distruttività insita nell'animo umano non produrrà che distruzione appunto, conflitti, esaurimento, e danni incalcolabili alle generazioni che verranno, ovvero ai nostri figli.
Se volessimo fare un minimo di critica dovremmo anche analizzare il ventennio appena trascorso per capire che l'origine della crisi economica è dovuta ad un modello che "gira" sostanzialmente contro-natura.

Non è pensabile consumare all'infinito perchè le risorse esauriscono.

E' un principio semplice, quello che dovrebbe avviare ad una fase di cambiamento (epocale è ridicolo, ma è così).
Al volgere di ogni nuovo secolo, dopo un decennio di generale stordimento, la storia ci racconta di periodi di forte innovazione e cambiamento.
Che sia arrivato il momento di andare oltre anche nel XXI° secolo?

martedì 8 maggio 2012

RHO MONZA - PENULTIMO CAPITOLO ...OLTRE SOLO IL TAR!

Mercoledì 9 Maggio 2012 in via Vivaio,1 si terrà una presentazione in Commissione Trasporti Provinciale. Tale presentazione a cura dei tecnici e/o referenti di Serravalle avrà ad oggetto una contro valutazione del progetto di interramento redatto per i Comuni interessati e di cui sono estensore assieme all'ing. Calcinati. Progetto redatto con le indicazioni del settore tecnico di Serravalle, pertanto ormai conolidate ed incontrovertibili. Se una materia sarà oggetto della discussione sarà meramente quella economica. Abbiamo già avuto modo di denunciare in una Assemblea Pubblica con l'Amministrazione di Paderno Dugnano e le altre amministrazioni presenti che il progetto di interramento, sebbene si possa anche affinare per raccogliere ogni e qualsivoglia soluzione migliorativa, adesso debba prima essere adottata per il suo mero principio e quindi la sua unica valenza, quella del rispetto del territorio e delle popolazioni, è l'unico progetto attuabile con un minimo di criterio. Abbiamo altresì denunciato un tentativo di spostare la valorizzazione di tale Variante, mosso da parte di Serravalle, con sovradimensionamento delle strutture e delle opere complementari. Sono ancora vive le polemiche scaturite a seguito dell'ultima commissione Trasporti che ha trattato l'argomento lo scorso 1 dicembre 2011. Furono vani alcuni tentativi di condizionare i consiglieri provinciali che in quella sede si espressero diversamente dai soliti intendimenti di partito. La mozione sottoscritta da tutte le rappresentanze politiche. E ci tengo a riportare un passaggio della stessa in modo che funga da monito per i referenti di Serravalle, per quanto possa giungere questo messaggio agli interessati. "IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI MILANO INVITA Il Presidente della Provincia ad operarsi affinchè l'ipotesi progettuale predisposta da Comuni e Comitati dei cittadini possa essere accolta nelllo spirito di evitare contrapposizioni tra Enti INVITA INOLTRE Il Governo, la Regione Lombardia, la Provincia stessa e le Società da essa controllate, ANAS a reperire le somme indispensabili per la realizzazione dell'opera, in modo da garantire cosi alle Comunità interessate la soluzione tecnica-economica che possa assicurare una migliore qualità dell'aria e il contenimento dell'inquinamento acustico. RIBADISCE INFINE La volontà del Consiglio provinciale di esercitare anche sulle Società controllate il proprio diritto di indirizzo e controllo, ritenendo prioritario il principio del rispetto dei territori e delle popolazioni che li abitano". In sostanza si chiede che: 1. Serravalle venga posta sotto controllo nel principio del rispetto dei territori e delle popolazioni che li abitano 2. invita Governo, Regione e Provincia stessa (e qui sarebbe interessante sapere che attività ha messo in campo il settore competente), oltre Anas e Serravalle a reperire le somme per la realizzazione dell'opera di minore impatto ambientale 3. Il presidente della Provincia si adoperi affinchè la ipotesi predisposta dai Comuni venga accolta, al fine di evitare contrapposizione tra Enti Ma alla luce della nuova configurazione amministrativa che si sta concretizzando in questi giorni, siamo sicuri che il Presidente della Provincia, la Giunta ed il Consiglio riescano a rendersi subito conto che stanno per decidere in rappresentanza di una modestissima parte di elettori? Questa situazione non può non avere ripercussioni immediate, soprattuto per le decisioni che questi Enti (Provincie) assumono nell'interesse e nel rispetto del territorio e delle popolazioni che vi abiatno e che sono Enti di "raccordo" tra Enti locali (Amministrazioni Comunali) ed Enti sovralocali (Regione, Stato). Personalmente non vedo imminente il solito braccio di ferro contro i cittadini, ma io sono ottimista e mi rendo conto quanto sia difficile proseguire su un binario morto. Il CCIRM sarà presente e credo molti cittadini, come accadde lo scorso dicembre, ma questa credo sia l'ultima fermata per il "treno interramento" poi la locomotiva parte, e dopo l'esito del ricorso al Tar, correrà!

RUBRICA PROGETTI 04 - USO, RIUSO...ABUSO?


Vernacolare? Dimenticatevelo!
Questo è un esempio di recupero e rifunzionalizzazione di un fienile, una costruzione rurale di montagna, oggetto di un recupero intelligente.
Recuperare è operazione concettuale in cui è insita la riconoscibiltà di un valore, o di un carattere e dei significati che essi possono ancora trasmettere.
Il ri-uso è espressione di un modo d'uso delle cose che contrasta il consumo.
Recuperare è attenzione primaria di quel "bisogno di territorio", sempre più forte oggi e soprattutto in quei contesti paesaggistici come questo, o luoghi della comunità locale che hanno valenze storiche consolidate o anche solo simboliche di un passato anche recente.



Il progettista, Enrico Scaramellini, ha intesto donare una nuova vita alla costruzione originaria e dedicandovi grande impegno progettuale.

"La proposta progettuale prevede la ricostruzione del fabbricato sul sedime originario. L’edificio esistente si configura attraverso due piani sovrapposti con diverse funzioni: al piano terra, un ampio locale diviso in tre navate costituisce la stalla; al piano primo, con accesso dal lato sud, il fienile è costituito da un volume di notevole altezza, contraddistinto da un’ampia parte soppalcata. Esternamente, l’edificio esistente si caratterizza attraverso una doppia apertura sovrapposta sul lato est, un ampio ingresso a sud ed un corpo basso con ingresso autonomo sempre a sud. Il progetto del nuovo edificio persegue alcuni obiettivi paesaggistici orientati ad una valorizzazione del manufatto all’interno del costruito ed al riconoscimento di alcuni valori compositivi dell’edificio esistente. La definizione volumetrica, basata su forme e proporzioni tradizionali, non altera gli equilibri presenti nel contesto rurale/urbano del tessuto esistente. Il potenziale volumetrico è utilizzato parzialmente in modo da realizzare un piano sottotetto"

Anche la morfologia lessicale delle aperture è citazione dei un significato antropologico insito nel nuovo progetto.
La finestra è elemento lesicale che rappresenta la comunicazione tra interno ed esterno nella composizione architettonica e in questo lavoro c'è un rimando al significato del "vuoto", della apertura sul muro massivo in pietra locale..



"Elemento qualitativamente significativo del progetto è l’architettura del nuovo edificio residenziale: una struttura fortemente legata al contesto che riutilizza in forma contemporanea alcuni caratteri salienti dell’esistente. L’edificio originario si caratterizzava per la presenza di un doppio portone sovrapposto; questo elemento definisce compositivamente un grande riquadro, una grande apertura. Un’unica grande “finestra” , funzionale alla vita contadina (stalla+fienile), esito di una cultura materiale radicata che da espressione alle esigenze, alle necessità di sopravvivenza: un’architettura dettata dai vincoli e dalle particolarità dei luoghi".


domenica 22 aprile 2012

PGT - PRIMA CONFERNZA DI VAS

Habemus Papam... la fumata è arrivata!
Sul sito istituzionale del Comune di Paderno Dugnano si legge dell'avvio della prcedura per la redazione del PGT.
Riporto il testo che potete trovare anche nella sezione del portale cittadino.

"Il PGT si sviluppa sulla base dei principi di pubblicità e trasparenza delle attività che portano alla sua formazione e sulla partecipazione diffusa dei cittadini e delle loro associazioni.
Momenti di confronto e di partecipazione pubblica sono garantiti dalla Valutazione Ambientale Strategica (VAS), che accompagna la costituzione del Documento di Piano ed assicura, nelle diverse fasi della sua elaborazione, azioni di comunicazione, pubblicizzazione e sollecitazione della partecipazione attiva.
In base alle disposizioni della LR 12/2005 art. 4 (Legge per il governo del territorio) e alla Direttiva 2001/42/CE, la Valutazione Ambientale Strategica precede ed accompagna la definizione del PGT, di cui è parte integrante. Essa promuove lo sviluppo sostenibile ed un elevato livello di protezione dell'ambiente, valutando la situazione ambientale delle aree oggetto degli interventi, le disposizioni volte a garantire il rispetto della normativa in materia di ambiente, i criteri e le modalità per l'integrazione delle tematiche ambientali nei diversi settori di intervento.
Le fasi metodologiche e procedurali che definiscono la VAS accompagnano l'intero ciclo di vita del PGT, in un rapporto dialettico tra gli orientamenti del PGT e le valutazioni ambientali che ne derivano.
Tutte le fasi sono caratterizzate da un'elevata partecipazione a più livelli di rappresentatività, prevedendo il coinvolgimento della cittadinanza nella definizione dei temi di sviluppo, la ricognizione delle criticità e delle aspettative di medio-lungo periodo ed il confronto tra il gruppo di lavoro incaricato per la redazione dei documenti del PGT e le istituzioni e associazioni operanti sul territorio.

La sequenza delle fasi di elaborazione del processo di valutazione, in relazione allo stato di realizzazione del PGT, è sintetizzabile nei seguenti punti:

- nella fase preliminare di orientamento e impostazione del PGT il processo di VAS provvede all'analisi di sostenibilità degli orientamenti iniziali e verifica delle esclusioni (screening), indicendo una Conferenza di Valutazione come momento di confronto tra i soggetti interessati;
- nella fase di elaborazione e redazione del PGT la VAS definisce l'ambito di influenza del piano (scoping), analizza gli obiettivi generali e le alternative previste stimandone gli effetti ambientali. Redige una relazione di Rapporto Ambientale, che costituisce il documento principale del processo di consultazione e di partecipazione del pubblico e conclude la redazione dello strumento di pianificazione prima della sua adozione e approvazione, rivestendo un ruolo centrale come garanzia della trasparenza delle decisioni che motivano l'intero processo di valutazione;
- nella fase di adozione ed approvazione del PGT la VAS accompagna e verifica il processo e la sostenibilità delle osservazioni pervenute redigendo una Dichiarazione di Sintesi;
- a seguito dell'approvazione del PGT la VAS redige rapporti di monitoraggio e valutazione del piano vigente
"

L'appuntamento quindi è per il prossimo GIOVEDI' 3 MAGGIO 2012, alle ore 9.00 presso la Sala Consiliare in Via Grandi, 15 per la Prima Conferenza di VAS.

sabato 3 marzo 2012

VIDEO-ENCICLOPEDIA di Paderno Dugnano

E' il concittadino Gianni Rubagotti che ha avviato questo ambizioso progetto.
Si tratta di una "enciclopedia" multimediale, accessibile dalla rete, attraverso il broadcast Youtube, che permette di conoscere qualche notizia del territorio per tramite di video interviste e cortometraggi che Gianni ha ripreso di sua iniziativa.

Ed è ambizioso quanto interessante, nonostante alcune critiche rilevate da subito per le sue uscite a piedi e in bicicletta con la "camera a mano", ma anche tanti sono stati gli apprezzamenti per un lavoro che è chiaro essere semi-serio in partenza. Ambizioso da una parte, per le potenzialità dell'idea, quanto artigianale e per nulla scientifico nella raccolta e presentazione delle informazioni.

Più che una enciclopedia, potrebbe trattarsi di un ritratto della storia e della comunità locale, e questo in virtù del fatto che enciclopedico afferisce la scienza del sapere, e quindi l'enciclopedia è un'opera - in genere letteraria - che raccoglie la sistematizzazione del sapere umano, nei vari campi della conoscenza o in un determinato settore. Il racconto - che è narrazione - rappresenta la esposizione di un mondo interiore, e in questo caso la ricerca delle "esperienze" dei personaggi legati al territorio sono il punto di inizio e di arrivo del progetto di Rubagotti.

Ho avuto modo di vedere alcune interviste, ad esempio quelle fluenti all'ex-sindaco Massetti, che ha promosso alcuni approfondimenti sulla storia locale, con le publicazioni edite durante la sua carica di sindaco e vice-sindaco, commissionati a Gabriella Guerci. Ho anche visionato quella del Parco Borghetto, tramite i racconti di Ornaghi e Favrin.
Sono però diverse le interviste e anche le riprese "dal fronte" che Rubagotti ci presenta, di certo con alcune anomalie tecniche in quanto i mezzi non appaiono chiaramente professionali, ma se l'obiettivo coglierà l'interesse di molti sicuramente avrà spazio per affinare riprese audio e video e il risultato finale.

METRO O TRANVIA... MILANO-LIMBIATE?

Da qualche tempo è evidente sulle pagine dei quotidiani, oltre che sui blog padernesi, la notizia che tratta della riqualificazione della Tranvia Milano-Limbiate.

A Cormano il prossimo giovedì 8 marzo 2012, alle ore 21.00 in aula consiliare si terrà un incontro pubblico sul tema, presso la sede del Palazzo del Municipio.
Ed è la Amministrazione Comunale che invita le istituzioni e la cittadinanza al dibattito sul progetto di ammodernamento e riqualificazione della Tranvia extraurbana che interessa i comuni di Milano, Cormano, Paderno Dugnano, Senago, Varedo e Limbiate.

Sarà presente l'assessore alla Mobilità del Comune di Milano - Pierfrancesco Maran

Ma, visto che gli inviti sono estesi alle istituzioni, ritengo sarà interessante ascoltare la posizione delle istituzioni di Paderno Dugnano.
Le tematiche della mobilità pubblica contrastano con le previsioni di sviluppo del trasporto su gomma che Paderno Dugnano è costretta a subire oggi e potrebbe subire nell'immediato futuro con la realizzazione della Autostrada A52 nel tessuto urbano consolidato. Ritengo quindi l'argomento interessante e degno di segnalazione, ma anticipo che a Paderno Dugnano qualcosa si sta muovendo anche sul fronte della Milano-Meda perchè in settimana alcuni rappresentanti di Serravalle si sono recati presso la sede del Comune di Paderno D.no, a trattare l'argomento.
Ma tutto tace.

giovedì 1 marzo 2012

AAA CERCASI PGT - A CUSANO PROCEDE ...A PADERNO E' FERMO NEI CORRIDOI?

Sulla Home page del sito istituzionale del Comune di Cusano Milanino è evidente (come prima notizia) l'avviso delle pubblicazione degli atti di approvazione del PGT, in quanto adesso decorrono (dal 23 marzo 2012 E sino al 21 aprile 2012) i termini per la presentazione delle osservazioni.
Nei successivi 90 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni, sarà poi il Consiglio Comunale che dovrà decidere sulle medesime, modificando eventualmente gli atti di P.G.T, in caso di accoglimento delle osservazioni.

Lascia alquanto perplessi il fatto che a Paderno Dugnano non si sappia nulla del destino del PGT, ma soprattutto delle procedure cui è sotteso.

La VAS va riaperta sui nuovi orientamenti della nuova giunta oppure si ritene effettivamente valida quella redatta con la amministrazione Massetti?
Le Delibere in tal senso dove sono?
Sul sito del Comune non si trova molto, anzi direi troppo poco.
Continuo ad evidenziare che manca trasparenza in tal senso.
Perchè non viene pubblicata una sottospecie di programmazione temporale per far capire ai cittadini interessati (più o meno) quale sia l'iter di redazione ed attuazione del piano, proprio in virtù del fatto che la redazione dei PGT questo prevede?

Per mettervi a conoscenza vi elenco le soglie previste dalla LR12/05 per le fasi che portano alla adozione di un PGT.

In base all’articolo 13 della legge regionale n. 12/2005 e s.m.i., la procedura di
approvazione del P.G.T. risulta essere la seguente:
1. Gli atti di PGT sono adottati ed approvati dal Consiglio comunale. In fase di prima approvazione del PGT i comuni con popolazione superiore a 2.000 abitanti approvano il documento di piano, il piano dei servizi ed il piano delle regole mediante un unico procedimento.
2. Prima del conferimento dell’incarico di redazione degli atti del PGT, il comune pubblica avviso di avvio del procedimento su almeno un quotidiano o periodico a diffusione locale e sui normali canali di comunicazione con la cittadinanza, stabilendo il termine entro il quale chiunque abbia interesse, anche per la tutela degli interessi diffusi, può presentare suggerimenti e proposte. Il comune può, altresì, determinare altre forme di pubblicità e partecipazione.
3. Prima dell’adozione degli atti di PGT il comune, tramite consultazioni, acquisisce entro trenta giorni il parere delle parti sociali ed economiche.
4. Entro novanta giorni dall’adozione, gli atti di PGT sono depositati, a pena di inefficacia degli stessi, nella segreteria comunale per un periodo continuativo di trenta giorni, ai fini della presentazione di osservazioni nei successivi trenta giorni. Del deposito degli atti è fatta, a cura del comune, pubblicità sul Bollettino ufficiale della Regione e su almeno un quotidiano o periodico a diffusione locale.
5. Il documento di piano, il piano dei servizi e il piano delle regole, contemporaneamente al deposito, sono trasmessi alla provincia se dotata di piano territoriale di coordinamento vigente. La provincia, garantendo il confronto con il comune interessato, valuta esclusivamente la compatibilità del documento di piano con il proprio piano territoriale di coordinamento entro centoventi giorni dal ricevimento della relativa documentazione, decorsi inutilmente i quali la valutazione si intende espressa favorevolmente. Qualora il comune abbia presentato
anche proposta di modifica o integrazione degli atti di pianificazione provinciale, le determinazioni in merito sono assunte con deliberazione di Giunta provinciale. In caso di assenso alla modifica, il comune può sospendere la procedura di approvazione del proprio documento di piano sino alla definitiva approvazione, nelle forme previste dalla vigente legislazione e dalla presente legge, della modifica dell’atto di pianificazione provinciale di cui trattasi, oppure richiedere la conclusione della fase valutativa, nel qual caso le parti del documento di piano connesse alla richiesta modifica della pianificazione provinciale acquistano efficacia alla definitiva approvazione della modifica medesima. In ogni caso, detta proposta comunale si intende respinta qualora la provincia non si pronunci in merito entro
centoventi giorni dalla trasmissione della proposta stessa.
5-bis. Fino all’approvazione del piano territoriale regionale, i comuni appartenenti a province non dotate di piano territoriale di coordinamento vigente trasmettono il documento di piano, il piano dei servizi e il piano delle regole alla Regione, contemporaneamente al deposito. La Regione formula un parere vincolante in relazione ai propri indirizzi di politica territoriale, entro centoventi giorni dal ricevimento della relativa documentazione, decorsi inutilmente i quali il parere si intende reso favorevolmente. Il comune è tenuto nei confronti della Regione a
quanto previsto nel comma 7, secondo periodo.
6. Il documento di piano, contemporaneamente al deposito, è trasmesso anche all’A.S.L. e all’A.R.P.A., che, entro i termini per la presentazione delle osservazioni di cui al comma 4, possono formulare osservazioni, rispettivamente per gli aspetti di tutela igienico-sanitaria ed ambientale sulla prevista utilizzazione del suolo e sulla localizzazione degli insediamenti produttivi.
7. Entro novanta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni, a pena di inefficacia degli atti assunti, il Consiglio comunale decide sulle stesse, apportando agli atti di PGT le modificazioni conseguenti all’eventuale accoglimento delle osservazioni.
Contestualmente, a pena d’inefficacia degli atti assunti, provvede all’adeguamento del documento di piano adottato, nel caso in cui la provincia abbia ravvisato elementi di incompatibilità con le previsioni prevalenti del proprio piano territoriale, o con i limiti di cui all’articolo 15, comma 5, ovvero ad assumere le definitive determinazioni qualora le osservazioni provinciali riguardino previsioni di carattere orientativo.
7-bis. Il termine di cui al comma 7 è di centocinquanta giorni qualora, nella fase del procedimento di approvazione del PGT successiva all’adozione dello stesso, venga pubblicato il decreto di indizione dei comizi elettorali per il rinnovo dell’amministrazione comunale.
8. Qualora nel piano territoriale regionale vi siano determinazioni che devono obbligatoriamente essere recepite da parte del comune nel documento di piano, lo stesso è tenuto nei confronti della Regione a quanto previsto nei commi 5, primo periodo e 7, secondo periodo.
9. La deliberazione del Consiglio comunale di controdeduzione alle osservazioni e di recepimento delle prescrizioni provinciali o regionali di cui ai commi precedenti non è soggetta a nuova pubblicazione.
10. Gli atti di PGT, definitivamente approvati, sono depositati presso la segreteria comunale ed inviati per conoscenza alla provincia ed alla Giunta regionale.
11. Gli atti di PGT acquistano efficacia con la pubblicazione dell’avviso della loro approvazione definitiva sul Bollettino ufficiale della Regione, da effettuarsi a cura del comune. Ai fini della realizzazione del SIT di cui all’articolo 3, la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione è subordinata all’invio alla Regione ed alla provincia degli atti del PGT in forma digitale.
12. Nel periodo intercorrente tra l’adozione e la pubblicazione dell'avviso di approvazione degli atti di PGT si applicano le misure di salvaguardia in relazione a interventi, oggetto di domanda di permesso di costruire, ovvero di denuncia di inizio attività, che risultino in contrasto con le previsioni degli atti medesimi.
13. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche alle varianti agli atti costituenti il PGT.
14. I comuni, con deliberazione del Consiglio comunale, possono avvalersi della provincia per la redazione degli atti di PGT; i comuni inclusi in una comunità montana possono avvalersi della comunità montana stessa. Le modalità, i tempi e gli oneri dell’avvalimento sono definiti con convenzione. I comuni possono tra loro costituire consorzi o concludere convenzioni, nelle forme disciplinate dalla legislazione vigente, aventi ad oggetto la pianificazione complessiva e coordinata dei rispettivi territori. In tal caso resta ferma la procedura di approvazione in capo ai singoli comuni.
14-bis. I comuni, con deliberazione del consiglio comunale analiticamente motivata, possono procedere alla correzione di errori materiali e a rettifiche degli atti di PGT, non costituenti variante agli stessi. Gli atti di correzione e rettifica sono depositati presso la segreteria comunale, inviati per conoscenza alla provincia e alla Giunta regionale ed acquistano efficacia a seguito della pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione dell’avviso di approvazione e di deposito, da effettuarsi a cura del comune.


Tutti in fermento in vista della scadenza di fine dicembre 2012, tranne Paderno Dugnano?
Rileva il fatto che anche la Amministrazione Ghisellini si sia insediata dal 2009, come la Amministrazione Alparone, ma è lampante che si viaggi a due velocità.

giovedì 23 febbraio 2012

RUBRICA PROGETTI 03 - PADIGLIONE CANOTTIERI MOTO GUZZI



Non sembra neanche di essere in Italia.
Questa opera, perchè di questo si tratta, dell'architetto Romegialli di Morbegno, la ritengo esemplare.
Si tratta di un inserimento ambientale molto delicato in un contesto paesaggistico molto bello.
E il progetto è chiara rappresentazione di un senso della misura che la maggior parte degli architetti di oggi ha dimenticato.



Si tratta di un deposito per imbarcazioni per il rimessaggio delle canoe e dei locali polifunzionali a servizio delle attività legate al canottaggio o comunali.

"Il luogo è il Lido di Mandello, con le aree verdi a parco ed il delicato rapporto con la riva del lago. La volumetria si distribuisce in due padiglioni distinti, contigui ma slittati sul loro sedime e con coperture simili ma indipendenti. In questo modo se ne è mitigata la presenza volumetrica, La sagoma dei due padiglioni è quella tipica della costruzione semplice, con tetto a due falde, archetipo della “casa”. I padiglioni sono posti longitudinalmente rispetto alla riva è quindi nel lungo fronte a lago si è previsto di realizzare una superficie vetrata continua per potere godere dall’interno della vista senza soluzione di continuità", scrive il progettista.

Ed è anche la scelta cromatica e materica a contestualizzare l'edificio in un ambiente così sensibile e con rimandi al senso del luogo.



"I materiali previsti per la costruzione dei padiglioni sono improntati alla massima semplicità. Le poche parti di muratura strutturale a vista saranno realizzate in calcestruzzo con impronta di cassero tipo OSB (scaglie di legno pressato) che restituisce alla superficie un aspetto morbido e naturale. La copertura riprende il materiale tipico degli storici imbarcaderi dei traghetti sul lago di Como, la semplice lamiera ondulata zincata. La sagoma esterna a timpano dei padiglioni sarà interamente ricoperta di verde. Tale accorgimento, oltre a ridurre l’impatto nel parco dei volumi costruiti, reinterpreta usi locali. Viene infatti proposto in modo nuovo, su di un edificio molto semplice e dalle forme contemporanee, un rivestimento verde realizzato con piante di Ficus Pumila. Sul lago di Como tale modalità di rivestimento ha spesso caratterizzato muri, terrapieni e padiglioni delle più importanti ville storiche".

Consiglio una visita a chi ne fosse interessato.

Foto di Marcello Mariana

mercoledì 22 febbraio 2012

PGT - Trasformazioni antistoriche del territorio?

Ho ricevuto un commento ad un post e colgo l'occasione per pubblicare un approfondimento in merito alla modifica che la nuova giunta Pisapia ha introdotto al PGT di Milano.
La attribuzione di edificabilità alle aree agricole e la loro perequazione.
Se ne parla sul blog Arcipelagomilano, settimanale milanese (on-line) di politica e cultura.

"Come in quasi tutti i nuovi Piani di Governo del Territorio, anche il Comune di Milano ha rinunciato alle zone di espansione sul verde agricolo, che erano state la caratteristica dei piani regolatori del ‘53 e dell’80. Questa rinuncia al consumo di territorio c’era già nella versione Moratti, dove le cubature prodotte dal Parco Sud erano da trasferire nel centro abitato, ma il Parco Agricolo non era toccato, anzi, grazie alla perequazione queste aree sarebbero passate gratuitamente al demanio comunale per la realizzazioni dei Parchi di Cintura Urbana, per realizzare i quali si dovrà ora passare per l’esproprio.
Fatta però la condivisibile scelta del contenimento delle espansioni, è chiaro che lo sviluppo edilizio si dovrà concentrare sul recupero e l’ammodernamento degli edifici esistenti, sull’utilizzo delle aree industriali dismesse, sugli scali ferroviari e sul ridisegno urbanistico delle zone più degradate, cioè sulla città costruita. Dovendo lavorare su di questa, diventano essenziali due nuovi concetti che il PGT propone: la conferma delle volumetrie esistenti e la liberalizzazione delle destinazioni d’uso.
Nel vecchio PRG dell’80 in caso di demolizione e ricostruzione veniva perso il volume eccedente l’indice fondiario assegnato dalle Norme Tecniche di Attuazione e le destinazioni erano quelle previste dalla Zonizzazione di Piano. È con sorpresa quindi che, nelle proposte per modificare il PGT adottato e date le premesse di cui sopra, notiamo che non tutti i cambi di destinazione potranno mantenere il volume esistente. Infatti il passaggio dalla destinazione industria/laboratori a quella residenziale sarà penalizzata. E questo cambio di destinazione sarà la scelta prevalente degli operatori perché il mercato, oggi, richiede residenza, commerciale, terziario ma non più industria e laboratori.
Questa scelta di privilegiare destinazioni senza mercato era già stata fatta nel PRG dell’80 quando, ormai imperante la terziarizzazione, erano state previste enormi aree destinate a industria e microscopiche aree destinate al solo terziario amministrativo (inteso come enti pubblici). Così, siccome i grandi mutamenti economici o li si prevedono o non si riesce a fermarli, cominciò la terziarizzazione abusiva, (poi condonata), di interi quartieri residenziali della città, ma le aree industriali rimasero vuote, o riempite di attività poco pregiate e comunque in contrasto di Piano (sfasciacarrozze o depositi di materiale poco pregiato). Più tardi, in seguito a un accordo tra un operatore edilizio e il Comune, si permise di costruire sulle aree industriali solo la componente terziaria che grazie ad accomodanti interpretazioni, costituiva il 50% del volume costruibile e che segnò il territorio milanese di gruppi di torri vetrate di bassa qualità architettonica e qualitativa, senza razionali collegamenti con la città operativa, al punto da restare per anni vuote e non utilizzate.
Anche nello sviluppo dei Piani di Recupero legati ai PIO (Piani di Inquadramento Operativo) obbligatori nello sviluppo delle zone B2, l’Amministrazione Comunale impose agli operatori massicce dosi di laboratori o depositi non giustificate da indagini di mercato, che a volte misero in dubbio la fattibilità degli interventi. È da queste imposizioni irragionevoli, che prese piede poi la trasformazione abusiva di questi laboratori in “loft”, uffici o destinazioni commerciali, per poter completare i Piani di Recupero. E questa procedura, anche se non conforme alle Convenzioni stipulate in ogni Piano, rese comunque più accettabile il disegno urbano di queste zone della città.
Nonostante tutto ciò abbia procurato preoccupazioni agli imprenditori e una irreversibile bassa qualità del disegno urbano, nel nuovo PGT sembra si voglia riproporre la difesa di una destinazione che nessuno più richiede in città. Difesa che comunque non è negata, perché la liberalizzazione delle destinazioni d’uso dà anche la possibilità, per chi vuole, di realizzare industrie o laboratori.
Se si guarda Milano dall’alto si vedrà che tutti i Comuni limitrofi alla città si sono dotati di grandi aree industriali spaziose e ben collegate alle infrastrutture autostradali. Gli operatori di queste aree sono usciti in gran parte da Milano, nonostante le ampie zone industriali previste dal PRG, attirati dai prezzi più convenienti delle aree, dall’atteggiamento più amichevole delle strutture politiche e amministrative dei piccoli Comuni, dalla ridotta conflittualità con le residenze confinanti e dalla più facile movimentazione delle merci dovuta appunto alla vicinanza di grandi infrastrutture.
Per trovare una conferma della importanza della libertà di destinazione d’uso, bisogna fare anche una riflessione storica sullo sviluppo delle città europee, dove le costruzioni esistenti sono stati dei contenitori che durante l’ultimo secolo hanno cambiato destinazione molte volte, seguendo la linea di sviluppo dettata dai grandi avvenimenti storici: l’industrializzazione, la fine delle monarchie, la formazione delle democrazie, l’intrusione delle dittature, le guerre, la nascita del terziario e lo sviluppo del commercio. Forse solo le birrerie tedesche sono ancora al loro posto e nello stesso edificio, a volte ricostruito identico dopo la distruzione causata dalle guerre, ed è stato così anche per le chiese. Ma per il resto tutto è cambiato, le città si sono generosamente offerte, con la trasformazione d’uso dei suoi edifici, alla evoluzione della società.
Chiedere oggi a Milano, città che è rimasta indietro nel suo adeguamento rispetto a tutte le città europee, la protezione di alcune destinazioni come laboratori e industria è veramente antistorico
", scrive Gianni Zenoni e come non condividere questo punto di vista?

La situazione è molto più complessa in quanto afferisce ad una realtà socio-economica che muta e "la città", sebbene costituita da elementi immobili, si presenta con una dinamica, se volgiamo lenta, che segue le trasformazioni sociali.
E con queste bisogna fare i conti.
Il Documento di Piano fonda sulle indagini conoscitive le linee programmatiche di futuro governo del territorio.

sabato 18 febbraio 2012

PGT MILANO - Pisapia revoca le Controdeduzioni della precedente Giunta Moratti

A Milano è già dallo scorso novembre che l'amministrazione ha proceduto ad annullare la Delibera delle Controdeduzioni alle osservazioni al PGT in quanto, a dire della nuova guida di Palazzo Marino, non erano state recepite nello spirito in cui molte erano state proposte.
Ma di quali Osservazioni si parla?
Sicuramente quelle che tendono a richiedere minore perequazione dalla aree oggi destinate a Parco (Agricolo Sud).
Criterio contenuto nelle linee guida della LR 12/05 che stabilisce dei nuovi principi di acquisizione bonaria di aree strategiche per le AC.
Molti dei parchi peri-urbani della cintura Milanese e delle provincie limitrofe sono "istituiti" ma si presentano con deboli istituti giuridici.
E' il caso a noi tutti noto è quello di Paderno D.no e Cinisello B.mo del Parco Grugnotorto.
Aree destinate o perimetrate dagli strumenti di governo del territorio, in massima parte di proprietà privata che non hanno una reale conformazione.
Spesso in questi "parchi" si contemplano discariche abusive, orti abusivi, coltivazioni ma anche magazzini o depositi, a volte attività (commerciali) come i vivai, cave, e quant'altro.
Se le Amministrazioni non possiedono i terreni, come possono acquisirli per costituire seriamente delle aree di protezione anche naturale o di riequilibrio delle urbanizzazioni?
La perequazione su questo assunto fonda la sua valenza.
Il privato proprietario cede bonariamente alle AC o ad altri enti le aree strategiche (ad esempio per la creazione e strutturazione di un parco) garantendo l'equivalore della acquisizione con la traslazione di queste volumetrie in altre aree del territorio.
Se l'obiettivo più grande è quello della acquisizione delle aree strategiche, appunto, per quale motivo poi si debba discutere l'impianto di questo sistema normativo non mi è chiaro.
Questa è il maggiore pregio della LR 12/05 e ritengo singolare e risibile ogni tentativo di aggirarlo per mantenere lo status quo.

Più che governo del territorio lo definirei "non governo" del territorio, valutando le conseguenze anche pesanti che tale politica dell'immobilismo provoca al settore.

Il settore delle "costruzioni" ha il 75% dell'intera economia di mercato (dal mercato del lavoro in senso generalizzato, per la produzione di materiali, per i trasporti, per la commercializzazione, per la promozione degli stessi, per le attività collaterali come quelle della pubblicità o delle agenzie di promozione, delle attività professionali tutte -notai, avvocati, architetti, ingengeri, geometri, geologi, periti - e delle attività della stessa Pubblica Amministrazione, ma fino anche alle attività delle imprese di servizi e delle imprese di costruzione - e, se non fosse chiaro, dare impulso o non dare impulso in tal senso comporta crescita e sviluppo o stagnazione e inviluppo (non certo decrescita).
Non è in gioco un modello di sviluppo economico in questo momento, ma occasione di cogliere una opportunità mediante la novità della perequazione per rigenerare degli equilibri.

Comque, tornando al caso di Milano, vi informo che il Consiglio Comunale, nella seduta del 21 novembre 2011 (Delibera n. 60), ha approvato la revoca ai sensi e per gli effetti dell'art. 21 quinques della legge n. 241/1990 e s.m.i., della deliberazione consiliare n. 7 del 4/02/2011 avente ad oggetto "Controdeduzioni alle osservazioni e approvazione definitiva del Piano di Governo del Territorio articolato nel Documento di Piano, nel Piano dei Servizi e nel Piano delle Regole, ai sensi e per gli effetti dell'art. 13 della L.R. 11 marzo 2005 n. 12e s.m.i.".
La trovate sul sito del Comune di Milano, al seguente link:

http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/ContentLibrary/ho bisogno di/ho bisogno di/PGT_EMENDATO&categId=com.ibm.workplace.wcm.api.WCM_Category/IT_TAX_Bisogni_37/f789020044a9ba01b691bfa6efd47d08/PUBLISHED&categ=IT_TAX_Bisogni_37&type=content

venerdì 27 gennaio 2012

RHO MONZA - PRESENTAZIONE DEL PROGETTO il 30 GENNAIO 2012




Lunedì sera, 30 gennaio 2012, presso la Sala Consiliare del Comune di Paderno Dugnano avverrà una presentazione pubblica del Progetto di Variante, che contempla l'interramento del tratto padernese e la prosecuzione della stessa in trincea, sotto al piano campagna, che noi tecnici abbiamo redatto in collaborazione con le 5 amministrazioni interessate dalla tratta.
Tale progetto, pubblicato sul sito del Comune di Paderno D.no, è stato riconosciuto fattibile dalla stessa società Serravalle presso la quale abbiamo svolto diversi incontri tecnici per la definizione della proposta.
Verranno illustrati alcuni elaborati tecnici ed una relazione di fattibilità economica, la stessa che è alla base dell'atto di impegno che il Consiglio Provinciale di Milano ha votato alla unanimità, impegnando la Giunta e il Presidente Podestà alla revisione dei finanziamenti per la copertura dell'extracosto che consentirebbe di procedere verso questa nuova progettazione determinando in via definitiva l'archiviazione del Progetto Preliminare.

lunedì 23 gennaio 2012

Milano PGT - Fuori dal Parco Sud

Leggo la notizia dal sito di Repubblica e non mi sorpendo del fatto che la nuova guida della città di Milano inizia a stralciare con la mannaia le previsioni edificatorie che il piano di Masseroli attribuiva ad aree comunque inedificabili site all'interno del Parco Agricolo Sud Milano (che per intenderci cerchia ad anello, il sud della città di Milano da Forlanini sino a Trezzano sul Naviglio).
Sono ben 840.000 mc in meno, che erano volumetrie trasferibili secondo l'impianto della nuova legge 12/05 per i PGT, collocati dalla Moratti nel solo ambito "porto di mare".
Nel nuovo documento, il Parco non genererà più indici edificatori.
Un punto su cui anche Claudio De Albertis, il presidente dell’associazione dei costruttori, non solleva obiezioni: «Con il piano-Masseroli, le volumetrie generate dal Parco Sud erano addirittura in esubero».
Traduzione: in tempi di crisi sarebbero state troppe per un mercato che già oggi fatica a realizzare tutto quello che potrebbe.

Sono altre le richieste che, alla vigilia della discussione del Piano in giunta lunedì, arrivano dagli imprenditori: «Oltre alle regole — aggiunge De Albertis — , per noi rimane fondamentale la gestione della macchina amministrativa e la possibilità di ottenere i piani e i titoli necessari per costruire in tempi decenti. Ci auguriamo, poi, che il Comune delinei delle politiche urbane chiare facendo delle scelte e indicando delle priorità».
Interessante il punto di vista dell'ANCE, insomma.

E l'altra grande novità è che rispetto al vecchio Piano, non si parte più da un indice generale per Milano di 0,50 metri su un metro quadrato, ma da 0,35.
Sarà indicato anche un tetto massimo (indice 1) che si potrà raggiungere costruendo soprattutto case a basso costo o grazie a dei premi per il risparmio energetico.
Con il piano della Moratti si poteva arrivare, grazie ai trasferimeni volumetrici ed agli incentivi, sino ad un indice di 2,4 mq/mq.
Come si sarebbe potuto costruire altrimenti il modello di città "verticale" come la immaginava Masseroli?

mercoledì 11 gennaio 2012

ORDINE ARCHITETTI DI MILANO: AGGIORNAMENTI SUL PGT

Aggiornamenti sul PGT di Milano

Leggo dal sito dell'Ordine degli Architetti di Milano che è stato intervistato il direttore del PIM, Centro Studi per la Programmazione Intercomunale dell'area Metropolitana, per approfondire modalità e tempi del nuovo PGT. A seguito della revoca della delibera di approvazione da parte del Consiglio Comunale del 21 novembre, si procede con la rilettura delle 4.765 osservazioni al fine di dare una rinnovata enunciazione delle contro deduzioni di risposta.

Rimando al sito per chi volesse approfondire il tema:

clicca qui:

AGGIORNAMENTI SUL PGT

lunedì 9 gennaio 2012

PGT MILANO 2012 - COME CAMBIERA' MILANO



Vi rilancio l'appuntamento di questa sera che ho trovato sul più popolare Social Network qualche giorno fa.
E' un partito che appoggia la colazione del Sindaco di Milano a presentare "IDEE E PROPOSTE PER IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO".
Saranno presenti questa sera, 10 gennaio 2012, a partire dalle ore 21.00 presso l'Acquario Civico di Via Gadio, 2 a Milano, due ex-assessori della Provincia di Milano, P. Matteucci e P. Mezzi per presentare assieme a tante altre personalità alcune idee per la modifica del PGT di Milano.
Dopo l'azzeramento della delibera con le controdeduzioni al PGT di Milano, si potrà assistere al primo dibattito su "la Milano che verrà", con il PGT nelle mani di Pisapia. Per chi fosse interessato quindi ricordiamo che l'appuntamento è per questa sera alle ore 21.00.

giovedì 5 gennaio 2012

Esperienze di Urbanistica, Progettazione Urbanistica e Progettazione di Spazi Aperti

Considerando i miei freschi 41 anni... credo di aver avuto la fortuna di svolgere diverse attivita, non solo nel campo degli interni, anzi molto più nel campo dell'edilizia residenziale (dal 1996 al 2008) e terziario-commerciale (dal 1998 al 2011) che qui non posso riepilogare per ovvi motivi di spazio, pertanto elenco alcune delle mie attività in merito ad alcuni chiarimenti, più che dovuti, voluti dai lettori del Blog padernese Paderno7.

Per eludere alcuni dubbi specifici, vi informo anche che sono impegnato dal 2009 in Progettazione di Infrastrutture e altre Urbanizzazioni per una società di progettazione milanese per la quale sono consulente.
A tali attività affianco sia la progettazione di interni, ma anche di design, in quanto ritengo la nostra professione molto interessante anche per questa prerogativa, overo la possibilità di affrontare ad ogni livello l'esperienza della progettazione passando dallo studio del dettaglio sino alla scala urbana.

URBANISTICA
2010
Proposta Piano Stralcio PCU3 – Parco Agricolo Sud / San Giuliano Milanese
Studio preliminare di un Programma urbanistico per la realizzazione di parco
agricolo perturbano / bicistazione / sede parco / ippodromo / residenza

2008
Programma Integrato di Intervento / Cinisello Balsamo
Proposta preliminare di un PII Sostenibile, con interventi compensativi non solo edificatori

2007
Piano Lottizzazione edificio residenziale a mezza costa / Campione d’Italia
Progettazione, fattibilità tecnico-economica
Edil Nord/Monza/mi

2001-2008
Piano di Lottizzazione n°5 Lorenteggio/Kuliscioff – vol. 60.000mclorenteggio/Mi
convenzione e piano di lottizzazione
progetto opere di urbanizzazione primaria e secondaria a scomputo oneri, varianti

2002
Progetto di Ristrutturazione Urbanistica
Ex-complesso industriale – vol. 8.000mc

Cinisello Balsamo/Mi
definizione interventi presso enti locali, progettazione urbanistica e convenzione
2001 - 2007
Concessione Convenzionata
Ampliamento edifici industriali ed uffici, Tessitura ex-Radaelli – vol. 7.500mc
Parè/Co
definizione interventi presso enti locali, progettazione, layout aziendale,
progetto prefabbricazione, aree di cessione e realizzazione di itinerario ciclo-pedonale a servizio del parco Spina Verde

URBANISTICA
2000
Programma Integrato di Intervento – vol. 220.000mc / Pero
Analisi ambiti e servizi, proposta planivolumetrica, conteggi standard ed oneri

Piano di Lottizzazione SS dei Giovi / Cormano
richiesta di inserimento in PPA e ricorso CdS

Piano di Recupero / Novate Milanese
Analisi ambiti e servizi, proposta planivolumetrica, studi fattibilità su edificio storico

1999-2001
Programma di Recupero Urbano area ex-Cia - vol. 90.000mc / Cusano M.no
Responsabile di Progetto per la trasformazione urbana dell’area industriale
dismessa ex-cia: Analisi territoriale, Variante urbanistica, progettazioni preliminari degli interventi di edilizia libera, delle opere pubbliche di urbanizzazione e del restauro di palazzo Omodei-Carones.
Partecipazione a commissioni edilizie, urbanistiche, in soprintendenza, ed
all’accordo di programma, rendering, plastico.
Monterosa1 snc/Cusano Milanino/mi
Studio Lisciandra/mi
Amministrazione Comunale di Cusano Milanino/mi

1999
Progettazione di un Centro commerciale / Bresso
Analisi ambiti e servizi, proposte planivolumetriche, opere urbanizzazione

1998
Piano di Recupero Dr. Mortari / Zelo Buon Persico
progettazione per la creazione di un centro medico, l’ufficio postale e unità abitative


SPAZI APERTI
2010 – in corso
Compatibilità Paesaggistica / Milano
Autorizzazione Parco Sud per la esecuzione di impianti estrazione cava RG10
Ex Cabassi – relazione paesistica, progetto e analisi di compatibilità
Imm.re Cava di Trezzano/Milano

2008-2010
Studio di fattiblità “Parco Solare” / Paderno Dugnano
Progettazione
stackholder/Paderno D.no/mi

1999-2001

Studi di risistemazione delle arginature del Seveso. Cusano M.no
Progettazione secondo quaderno opere tipo di ingegneria naturalistica e progettazione del verde del nuovo parco lungo il torrente Seveso adiacente l’intervento PRU ex-cia, Cusano Milanino
Monterosa1 snc/Cusano Milanino/mi

1999

Studi di inserimento ambientale dell'impianto di depurazione delle
acque reflue del comune di Sesto San Giovanni per Degrémont italia s.p.a.
Sesto San Giovanni/mi

Studi di inserimento ambientale dell'impianto di trattamento dei
rifiuti solidi urbani del comune di Sesto San Giovanni per Degrémont italia
Sesto San Giovanni/mi

Progetto fattibilità e Studi di inserimento ambientale dell'impianto di raccolta delle acque bianche
Comunali del comune di Arco di Trento per Degrémont italia s.p.a.
Arco/tn

Giardino della Villa campana – De Giovanni
Rimini/via galliano

Primo lotto del sistema piste ciclabili comunali
Segrate/mi/via modigliani, giotto, don sturzo, delle regioni

DRH Architetti Associati - Il PGT entro il 31/12/2012 ?

Questo si legge dalla Home page dello studio incaricato della Redazione del PGT di Paderno Dugnano:
"Lo Studio D:RH architetti e associati è stato fondato nel 1996 da Sergio Dinale e Paola Rigonat Hugues.
Dal 2009 sono associati allo studio Enrico Robazza e Alessia Semenzato.
Lo Studio D:RH architetti e associati ha sedi a Venezia e a Como.
Lo Studio D:RH architetti e associati è strutturato in due distinti settori.
Il settore pianificazione si occupa di progettazione urbanistica, paesaggistica e ambientale. L‘attività di questo settore è volta alla redazione di strumenti urbanistici generali sia a scala comunale sia a scala territoriale, di piani attuativi, di piani paesaggistici, di piani di gestione di aree protette e parchi.
Il settore progettazione si occupa della redazione di progetti edilizi di spazi pubblici, di interni, con committenza pubblica e privata
".

Quando inizieranno ad occuparsi di Paderno Dugnano?
L'affidamento dei servizi di Urbanistica del Comune di Paderno è del 12 ottobre, e il tempo passa. Trascorso un trimestre, cosa ci può dire la Amministrazione in merito?

E ancora: "Ad oggi lo Studio D:RH architetti e associati ha partecipato alla realizzazione di molteplici progetti in Italia e all’estero sia nel campo della pianificazione urbanistica sia nel campo della progettazione architettonica spesso con progetti di forte complessità, dalla piccola scala fino alla grande scala. Durante l’intera attività professionale questo è sempre avvenuto nel rispetto dei tempi e delle scadenze e con la soddisfazione del committente".

Questo blog si è fermato, come avrete notato, e con il nuovo anno riprende la sua attività, ma per contro notizie dalla Amministrazione in merito alle attività per la redazione del PGT non se ne leggono.
Insomma sul sito del Comune di Paderno, non c'è traccia di alcun programma di lavoro, con le date di avvio dei procedimenti (Conferenze di VAS, Tavoli di ascolto, Presentazione della Proposta Preliminare, Raccolta pareri preliminari, ecc, ecc) e la scadenza per la redazione dei PGT, grazie alla ennesima proroga, è per il 31 dicembre 2012.
Invito l'assessore competente a pubblicare sul sito almeno un cronoprogramma per capire quale sarà il programma di lavoro di questa Amministrazione e i cittadini, le associazioni, gli stakeholder, perchè gli operatori, tutti sarebbero ben lieti di capirci qualcosa.
Un anno è tecnicamente insufficiente, come pensa di muoversi l'amministrazione padernese e come potrà lo studio incaricato rispettare i tempi?