mercoledì 29 giugno 2011

SEGNALAZIONI: LA CO-GENERAZIONE DA BIOMASSA



Il più completo e aggiornato Manuale in materia di SISTEMI A BIOMASSE.
Per la scelta, la progettazione e la redazione di un progetto completo degli aspetti ingegneristici ed economici necessari per la valutazione dell'investimento, di impianti di generazione di calore ed elettricità (co-generazione).

Il testo è una novità di Luglio 2011 ed esce con allegato il Software BioSim_Pro 1.0, che è un simulatore economico di Biomassa.
Il programma è utile per il dimensionamento e l'analisi economica di impianti a biomasse che in relazione al costo di investimento, al tipo di finanziamento richiesto, al tipo di regime contrattuale con il GSE, alla tipologia dell'impianto, e ad altri moltissimi fattori tecno-economici, genera un documento di sintesi con l'analisi economica dell'investimento.

lunedì 27 giugno 2011

Il PGT scuote la politica - Monza è quasi al collasso, ma Paderno D.no tira fuori le "linee guida"

Ne avevo parlato (scritto) lo scorso 8 giugno, in un post (qui), che la situazione attorno al PGT di Monza non era ordinaria amministrazione.
Il Consiglio Comunale è stato occupato lo scorso 7 giugno 2011, da alcune opposizioni locali.
Si trattava e si tratta la Variante al PGT, per una città che nel suo futuro vedrà un incremento molto significativo delle volumetrie, con il nuovo Piano di Governo del Territorio e che diversi soggetti e rappresentanze locali chiedono di modificare.
Non da ultima torna alla cronaca la questione della Cascinazza (sapete tutti di cosa si tratta). Ed è di ieri un post a tema, scritto su PadernoForum, blog giornalista padernese Carlo Arcari, cui vi rimando per la approfondita cronaca.

E' inutile che anche io riprenda il tema monzese, se non per rilanciare la questione PGT per Paderno Dugnano.
A fine luglio saranno selezionati i professionisti, e l'Amministrazione locale ha deciso di "allargare" le maglie del bando, spostanto la data di consegna per le offerte dei professionisti.
Era naturale, l'importo proposto per le prestazioni previste, come avevo già avuto modo di scrivere, mi sembrava molto sotto la Tariffa Professionale, e questo non è il motivo per cui io non me ne interessi, piuttosto vorrei riflettere con voi sul fatto che il numero di esperienze, dato utile per qualificare i professionisti, scenda a n°2 PGT.

L'estate è calda si sa, ed anche a Paderno è arrivato il testo delle Linee Guida in Commissione Territorio, con l'elenco dei desiderata per il PGT di Paderno Dugnano.

Quindi, a presto... con la lista della spesa.

venerdì 24 giugno 2011

I MACRO COMITATI di M. Negrisoli: "Il problema sta a monte"

Facendo fatica ad inserire un commento interessante sul mio blog, Massimo NEGRISOLI, noto Blogger padernese, esco con questo Post per condividere, come mi ha chiesto di fare, il suo pensiero, avendolo io pubblicamente tirato in causa per un vecchio suo post in cui parlava di partecipazione, comitati e non solo.

Eccolo:

"Il senso del mio post al quale ti riferisci non era infatti contro la nascita di nuovi eventuali comitati, quanto piuttosto al fatto che il troppo stroppia e
alla fine esagerare può risultare controproducente disperdendo energie,
finalità e obiettivi, ... annacquando il tutto.
Ti faccio l'esempio del fachiro che se cerca di stendersi su un singolo chiodo viene
'infilzato' come tutti, mentre aumentando il numero degli spilli, la
pressione viene distribuita e il corpo sostenuto. Scomodo sicuramente,
ma non incisivo e efficace quanto il singolo chiodo.
Insomma, se si continuano a verificare condizioni tali da motivare la nascita di
comitati converrai che il problema sta a monte e probabilmente, usando
un tuo passaggio, questo modus operandi non sembra essere il più
giusto.
Probabilmente a questo punto andrebbero identificate altre
strade. Io convengo sempre sulla necessità di un maggiore impegno,
coinvolgimento e responsabilizzazione dei consigli di quartiere, il cui
compito sarebbe anche quello di operare come tramite tra cittadini e AC
veicolando il malessere e l'avversione dei primi verso decisioni della
seconda.
So che ovviamente è stata fin qui lapalissiana la totale avversione al decentramento e quindi, invece di numerosi comitati varrebbe forse maggiormente l'istituzione di macrocomitati che si sostituiscano al meccanismo dei consigli di quartiere.
In questo modo pochi collettori di energie, cittadini volonterosi, competenze e
contatti potrebbero tranquillamente sostenere la protesta cittadina
contro decisioni ritenute dannose e veicolarla all'amministrazione.

Queste sono solo due idee buttate lì al momento ma potrebbero emergere
altri approcci magari più validi ed efficaci.
Insomma, sospetto che in questo caso non valga più il detto: due is meglio di uan ma viceversa.

Poi che nessuno tocchi l'espressione assolutamente democratica dei
comitati se viene ritenuta maggiormente efficace e corretta
".

Interessante, ma i "macro-comitati" non sono una rappresentanza più estesa della comunità locale? Un comitato, spontaneamente nasce in merito ad un problema e lottando per una specifica risoluzione, mentre chi si occupa di più questioni prende un'altra forma, talvolta quella dell'associazione (partitica o a-partitica), come previsto dalla costituzione, a volte quella del movimento o del circolo.
Insomma i cittadini, anche quelli che non sono sempre attivi (se non in occasione delle elezioni), comunque leggono, ascoltano, seguono le vicende del territorio locale, e poi giudicano, con l'espressione democratica del voto, se la gestione politica-amministrativa, per le questioni locali, lo ha danneggiato o soddisfatto, e questo accade (o dovrebbe accadere) al di là delle ferme posizioni ideologiche.
Gli eletti naturalmente hanno un ruolo che gli è giuridicamente riconosciuto, ma c'è anche chi NON desidera sentirsi un "eletto" eppure partecipa e contribuisce, comunque incidendo sulla politica locale.
Quello che muove questi movimenti (scusate la ripetizione) cosa è se non il senso della Comunità?

BANDO AL PGT ... PADERNESE - LINK ALLE NUOVE NORME DI SELEZIONE

Volevo lasciare qualche giorno il precedente post come prima notizia sulla pagina del blog, ma ci ho ripensato.

Il senso di questo blog è parlare del PGT e quindi non posso "bucare" la notizia.

E' ufficiale, e lo si legge dal sito del Comune di Paderno dugnano.
Il direttore del settore Pianificazione del Territorio procede ad una revisione del bando e ri-pubblica l'avviso per la selezione dei professionisti per la redazione degli Atti costituenti il PGT di Paderno Dugnano, e proroga i termini di consegna delle candidature al 20 luglio 2011.


Tutte le altre norme del bando restano invariate.
Cambiano quindi i "requisiti di qualifica".

Potete trovare qui il link al sito comunale dove pubblicato l'avviso di rettifica con l'aggiornamento odierno.

COGENERAZIONE PADERNESE...GUAI IN VISTA....



Che diavolo succede a Paderno Dugnano, e cosa ci mancava, due (o più) impianti di produzione energetica tra le case?
Belli (ma non troppo) i rendering, come sempre decontestualizzati per far capire il meno possibile a tutti.

Leggo dal volantino ricevuto questa mattina, che un primo impianto si collocherebbe in Via Pepe, a Nord di Villaggio Ambrosiano, il secondo ad Incirano, tra Via Serra e Via Buozzi.

La Amministrazione padernese vuole fare installare impianti di co-generazione in tutta la città (sarebbero 8 gli impianti), a società private, ma senza affrontare la dimensione del problema, ovvero aprendo un dibattito aperto e chiaro con la cittadinanza (nelle altre sedi, quelle istituzionali, la AC si muove come ritiene, nell'interesse della collettività intendiamoci, ed in questo caso nei confronti del cittadino l'informazione è più che doverosa visto che si tratta di decisioni che graveranno sul territorio per decenni.

Cogenerazione, ma con quale combustibile?
Biomassa, scarti di lavorazione e altri processi, olio vegetale, gas naturale?
NON E' DA POCO QUESTA SCELTA!

Ed è il DPCM 02/10/1995, concernente la disciplina delle caratteristiche merceologiche dei combusitbili, ad assumere rilevanza e dare indicazioni in tal senso, ai fini dell'inquinamento atmosferico e delle caratteristiche tecnologiche degli impianti di combustione, perchè di questo si tratta.

Scendiamo nel particolare:
1° LA COGENERAZIONE NON E' UNA FONTE DI ENERGIA RINNOVABILE
2° LA COGENERAZIONE E' UNA FONTE "ASSIMILATA"
3° A SECONDA DELLA DIMENSIONE CI SONO IMPIANTI SOGGETTI A VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE OPPURE NO
4° SI TRATTA DI UN GRANDE IMPIANTO CENTRALIZZATO DI MAGGIORE EFFICIENZA RISPETTO AGLI IMPIANTI CONDOMINIALI, MA CHE COMUNQUE PRODUCONO INQUINAMENTO
5° SI COLLOCANO IN GENERE IN AREE NON DENSAMENTE URBANIZZATE, SPESSO IN AREE A VOCAZIONE INDUSTRIALE E/O A SERVIZIO DEGLI STESSI
6° IL COMBUSTIBILE SCELTO PUO' ESSERE PIU' O MENO INQUINANTE

E' il Ministero dell'Ambiente, di concerto con il Ministero della Sanità e dell'Industria e Commercio che (con Decreto del 25/08/2000) stabilisce quali siano i metodi di controllo delle emissioni in atmosfera degli impianti industriali, e questo impianto è soggetto a questa normativa.

Ora, viste la caratterstiche tipo-morfologiche della città di Paderno Dugnano, è presumibile che gli impianti di cui si parla, saranno in gran numero (almeno uno per quartiere).
E mi pongo una domanda, credo più che lecita, che va oltre le considerazioni sulla struttura della città: non è che la scelta che si propone la AC è condizionata dal fatto che un impianto (o due) di maggiore taglia (o di altra tipologia) sarebbe/ero troppo impattante/i per la città?

Saranno gli Enti locali delegati a trattare la materia, ed interessati nella procedura di autorizzazione, a deputarne la corrispondenza e la messa in esercizio, non il Comune di Paderno Dugnano.
Ci sono tante regolamentazioni in merito e vi cito alcune prescrizioni generiche che di solito trattano questo tema, che sono prescrizioni legate alla Autorizzazione Provinciale che potrebbe venire rilasciata, se la DCC p.v. darà mandato ai settori di procedere, mentre in Provincia di Milano dovrebbe essere il settore "Qualità dell'aria, rumore ed energia" delegato al rilascio della "Autorizzazione Dirigenziale".

Tornando alle generiche prescrizioni (da verificare a seconda del tipo di impianto e combustibile):

A. l'impianto deve garantire il rispetto del DPCM 1997 sui Requisiti Acustici Passivi
B. Il motore a combustione interna dovrà rispettare i limiti alle emissioni per
- NOX + NH3 (NO2) - val. limite 100 mg/Nm3
- CO (monossido di carbonio) - val .limite 200 mg/Nm3
- i limiti di emissionoe saranon misurati a valle del motore, all'uscita dopo il sistema di abbattimento
C. Il motore dovrà disporre degli analizzatori in continuo di CO e O2, con regolazioni automatiche
D. Il motore, collegato ad una Canna Fumaria Indipendente dovrà emettere fumi ad una velocità di 15 m/s
E. L'altezza dei camini, dovranno rispettare le norme vigenti ovvero essere distanti (solo) 10 metri da ostacoli orizzontali e ad una distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitati, con un delta di ulteriori 10 metri di altezza dall'ultima finestra apribile in prossimità
F. Le caldaie dovranno rispettare limiti di emissione inferiori a quelli del prce.te punto B)
G. Saranno da svolgere prove ante operam per la valutazione da mettere a confronto con le misure da esegursi successivamente all'avvio dell'impianto, mediante misure fonometriche.

Ad installazione avvenuta, il gestore dovrà produrre referti analitici e "le analisi devono essere ripetute con cadenza da concordare con ARPA Lombardia e i dati tenuti a disposizione dell'autorità di controllo".

Questa la forma classica di gestione post operam di questi impianti.

Aspettiamoci un'altro Comitato caro Negrisoli, magari non ne sari felice, ma questo modus operandi è proprio sbagliato... i cittadini vogliono sentirsi tutelati non messi sotto pressione.

E lo hanno fatto in molti, con il referendum, ma come possiamo notare, in sfregio alla maggioranza (assoluta) degli elettori, si pianifica una nuova operazione al limite del consentito.

Come giustamente fa notare Abbati con il commento al mio post di ieri, mi chiedo se sia lecito assegnare un servizio di questo tipo ad una società privata, visto l'esito referendario.

Preparatevi, che probabilmente passerà la Delibera in consiglio ma ci sarà poi una (o più) conferenza/e dei Servizi che interesserà/anno il Comune, la Provincia, la Regione, l'ARPA, la UO della ASL, l'Ufficio delle Dogane, e il Gestore della rete e i CITTADINI.

giovedì 23 giugno 2011

Paderno Dugnano - Quante energie ...per la città!

Ho una segnalazione, ma devo approfondire i contenuti.
Il Comune di Paderno Dugnano discuterà nel prossimo Consiglio Comunale una modifica al PEC (piano Energetico Comunale), consentendo la introduzione di diverse centrali di cogenerazione sul territorio, alcune di queste già localizzate, senza discutere con i consigli di quartiere tale previsione.

Tutto prima del PGT.
Di indirizzi e linee guida non ne sentiamo ancora parlare, ma di teleriscaldamento si. Il giorno 8 luglio incontrerò il dirigente Battel, ed avrò qualche domanda in più da presentare, a questo punto se ne avete qualcuna anche voi in merito le raccolgo volentieri.

Tornando alla questione, avete in mente o conoscete la situazione analoga di Cinisello Balsamo?
La Società SMEC, partecipata della cooperativa storica (della somma delle cooperative storiche cinisellesi ed anche sestesi) Auprema, sta lavorando da 2 anni alla posa dei sottoservizi per un servizio analogo in tutta la città, per allacciare gli edifici delle cooperative di Cinisello.
Anche a Paderno Dugnano quindi, assieme ai cantieri della Rho Monza e a quelli della Metrotranvia, si aggiungeranno quelli per la messa a soqquadro della pavimentazione (e della viabilità) della intera città. Il tutto per garantire la riduzione del consumo degli edifici comunali (per i quali la AC spende 2.850.000 euro/anno), certo.

Niente energia (sporca) con l'inceneritore del Villaggio Ambrosiano, si alla energia (pulita?) da cogenerazione, ma chi paga e chi realizzerà questo sistema e gli impianti?
E gli impianti saranno soggetti a VIA (se dimensionati oltre una certa potenzialità) oppure no?
La loro localizzazione non andrà coordinata con il nuovo PGT e con i Consigli di quartiere?
Quali sono le considerazioni sul vantaggio per la collettività per arrivare a queste decisioni?
Le tariffe che applicherà il soggetto privato (perchè così è dichiarato negli atti in comune) saranno convenzionate, e solo per l'amministrazione o anche per chi si vorrà/dovrà allacciare?

Tante le domande e altre ancora, ma le verifiche sono in corso.
A presto con gli approfondimenti, per ora la notizia è che se ne dibatterà nel prossimo Consiglio Comunale del 28 giugno.

HIGH LINE, GREEN WAY - Milano come new York?



Small Urban Garden, il sottotitolo.

Questo progetto "small" per New York, vede l'introduzione di una vista unica sui monumenti e la città, modificando in modo radicale il paesaggio urbano e architettonico storicamente consolidato.
Ri-posiziona l'uomo, a confronto con la città, dal suo punto di vista naturale.
Tra il Chrysler Building, l'Empire State Building, e l'Hotel New Yorker, ma anche tra vari magazzini e fabbricati, e loft, si introduce una Green Line, un percorso con molto verde, nel tessuto della Grande Mela, a dimostrazione che, nonostante a New York ci sia già il più grande parco Urbano al mondo (il Central Park), la tendenza e la necessità sentita da tutti è quella di avviare una seria riqualificazione urbana. Per questo motivo, quanto nelle capacità dell'architetto è di avviare quelle trasformazioni urbane finalizzate al miglioramento dello standard della città.
Questo è un progetto significativo da questo punto di vista, ed è per questo che ve lo segnalo.
La prima sezione della High Line (linea ferroviaria sopraelevata, ed abbandonata nel 1980), la cui progettazione si ispira integralmente alla natura selvaggia, creando sponde verdi tra gli edifici e giocando una relazione "nuova" tra città e naturalità, presenta un paesaggio quasi "spontaneo" che si introduce con la High Line all'interno della città.
Addio Jena Plinsskey, da New York non si scappa più, e l'architetto ci propone oggi una visione contraria a quella disillusa e nichilista dell'umanità di "Fuga da New York" (cult movie degli anni '80, in cui l'eroe mosso da Carpenter metteva ordine a modo proprio nel futuro a tinte scure che ci si presentava la società in declino).
Che ne pensate?

Per i dettagli e gli approfondimenti (sul progetto di James Corner, con Diller Scofidio e Renfro), cliccate qui.

mercoledì 22 giugno 2011

VENERDI' 24 GIUGNO LA NUOVA GIUNTA MILANESE REVOCHERA' IL PGT

Consulenti e Pgt nel mirino della nuova giunta milanese.
Entro venerdì sapremo come si revocherà l'approvazione del Piano di Governo del Territorio, documento di Programmazione Urbanistica vanto della Amministrazione Moratti. La delibera (di consiglio comunale) dovrebbe annullare l'ultima parte del lungo iter con cui l'aula di Palazzo Marino aveva licenziato il Pgt il 4 febbraio.
Il motivo sempre le 4.765 osservazioni mai discusse e stralciate in tre grossi capitoli nei notturni dibattimenti svoltisi ad inizio febbraio.
Alcuni cittadini protestarono al punto di presentare il ricorso al Tar, ed alcuni di essi, oggi sono diventati Consiglieri Comunali.
"Siamo oggettivamente convinti - ha detto l'assessore all'Urbanistica Lucia De Cesaris indipendentemente dal ricorso che ci siano state gravi lacune procedimentali: le osservazioni sono state male accorpate".

Questo sembrerebbe il cavillo per ridiscutere la delibera di febbraio, con una nuova delibera (che però non è prevista dalla LR12/05 per le procedure di approvazione del piano, come ho scritto in un altro post il 9 giugno - qui).

Forse, in vista di questo passaggio gli attuali ricorrenti annullerano il ricorso al Tar?
Ma siamo certi che questo provvedimento sia giuridicamente consentito per poter riaprire la discussione delle osservazioni senza ulteriori ricorsi di terze parti?

E intanto i 32 consulenti della AC cui è stato rinnovato o prolungato il contratto, prima della scadenza di maggio (un merito per le amministrazioni pubbliche, mi viene da dire), saranno oggetto di una decisione imminente. Leggo su un quotidiano locale che "il Pdl ha denunciato uno stato di pressione sui dirigenti", insomma per qualcuno 18 dirigenti sono troppi, forse è ragionevole, non credo lo sia per i diretti interessati.

lunedì 20 giugno 2011

L'ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA - LR 3/11

Parliamo bene e male dello stesso provvedimento.
E lo facciamo subito dopo il post in cui descrivevo un provvedimento di semplificazione assolutamente necessario.
Peccato che per regolare meglio il settore e le procedure servirebbero provvedimenti strutturali, testi UNICI.
E in tal senso i Testi Unici durano il tempo di 1 o 2 anni al massimo e vengono rimaneggiati dai legislatori.
La LR 12/05 per il Governo del Territorio credo sia il testo che ha subito più modifiche (5 credo) in pochissimo tempo.
Ma tornando alla famigerata LR 3/11, della Regione Lombardia, vi segnalo questo passaggio sulle Deroghe ai Limiti del Rumore.
Si parla di rifiuti, di deroghe ai limiti del rumore, dei distretti del commercio, dei requisiti per somministrare alimenti, per autorizzazioni paesaggistiche, di Trasporti, si prorogano i termini per la stesura dei PGT sino al 31.12.2012, ci sono alcune modifiche per il calcolo dell'ISEE per accedere alla edilizia residenziale pubblica, e così via.
Non è facile leggere queste (sole?) 7 pagine perchè piene di rimandi ad altri testi, con modifiche che appaiono modeste ma che stravolgono spesso il senso dei testi originali.
E quindi all'articolo 16 si legge: "1. Alla Legge Regionale 10 agosto 2001, n°13 (Norme in materia di inquinamento acustico) sono apportate le seguenti modifiche: (...) Agli eventi di particolare risonanza internazionale e rilevanza per l'immagine della Lombardia si applica un regime di Deroga ai limiti del rumore ai sensi del comma 3ter, cui si uniformano le autorizzazioni comunali relative a tali eventi".

Insomma in Regione Lombardia... un gran casino !
I limiti che preservano la salute pubblica e l'inquinamento da rumore si potranno superare, senza soglia.
Bell'esempio, per ... l'immagine della Lombardia.

BRUNETTA, FORMIGONI E GLI ADEMPIMENTI DEI COMUNI DELLA LOMBARDIA

Art. 32 Bis - della Legge Regionale 21 Febbraio 2011, n°3
Famigerata Legge "Omnibus" che tocca ogni materia dello scibile normativo regionale.

Ci vogliono correzioni e aggiustamenti ovunque, perchè il legislatore in quanto tale è imperfetto e tende sempre a migliorarsi.

E credo che servano delle leggi di "semplificazione", seppure questa LR 3/11 rappresenti un provvedimento modesto, più che altro zeppo di deroghe in ogni direzione.
Ma semplificare serve, anche per trasformare lo Stato in un sistema più moderno, agile, ed anche per evitare che le Amministrazioni e i loro dipendenti si "immobilizzino" per sempre, nell'attesa della venuta del tecnico di turno.
Presentarsi ai vari sportelli, anche per richiedere ad esempio una copia di un documento o altra attestazione il cui rilascio dipendeva comunque dalla Amministrazione Locale, al fine di allegarlo alla richiesta di PdC o ad una DIA, dal 25/02/2011 è cosa del passato.

Nell'ambito delle procedure amministrative, il/i comune/i è/sono tenuti a corredare d'ufficio le domande di Permesso di Costruire o le Denuncie di Inizio Attività di tutti i certificati il cui rilascio è di sua/loro competenza.
Bene, domani proverò a presentare una pratica senza estratto di PRG... e solo per fare un test, l'esito? Alla prossima puntata.

venerdì 17 giugno 2011

SP46 - RICORSO AL TAR: "IL GOVERNO SALVA RHO MONZA" DA UN CONTRIBUTO CON LE "DISPOSIZIONI URGENTI PER L'ECONOMIA"

Il titolo è difficile, e potrebbe allontanare, ma ci sono notizie seriamente preoccupanti per Paderno Dugnano in quello che leggerete nel seguito.

E' del 13 maggio 2010 il Decreto Legge n°70 ed all'art.4 (Costruzione delle opere pubbliche), tra le varie modifiche apportate alle leggi vigenti (delle quali vi parlero in altri post), si trova questo:

comma 1, "per ridurre i tempi di costruzione delle opere pubbliche, soprattutto (non solo quindi - ndr) se di interesse strategico, per semplificare le procedure di affidamento dei relativi contratti pubblici, per garantire un più efficace sistema di controllo e infine per ridurre il contenzioso, sono apportate alla disciplina vigente, in particolare, le modificazione che seguono:(...)
d) contenimento della spesa per compensazione (...)
f) riduzione della spesa per Accordi Bonari (...)
p) razionalizzazione e semplificazione del procedimento per la realizzazione di infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale (...)"

Così è chiaro che il Decreto di cui parliamo vuole "ridurre il contenzioso", e come si propone di farlo? Contenendo la spesa per compensazione e riducendo la spesa per gli accordi bonai, e soprattutto semplificando le procedure per la realizzazione delle infrastrutture.

comma 2, "conseguentemente al decreto legislativo 12 aprile 2006, n°163 sono, tra l'altro, apportate le seguenti modificazioni:(...)
r) all'art 165, sono apportate le seguenti modificazioni:(...)
al comma 3, il primo periodo è sostituito dal seguente: "Il progetto preliminare delle infrastrutture (dell'affidamento di questo tipo di opere di parla - ndr), oltre a quanto previsto nell'allegato tecnico di cui all'allegato XXI deve evidenziare, con apposito adeguato elaborato cartografico le aree impegnate, le relative fasce di rispetto e le occorrenti misure di salvaguardia; deve indicare ed evidenziare anche le caratteristiche prestazionali, le specifiche funzionali e i limiti di spesa per l'infrastruttura da realizzare, ivi compreso il limite di spesa, comunque non superiore al 2% dell'interno costo dell'opera, per le eventuali opere e misure compensative dell'impatto territoriale e sociale strettamente correlate alla funzionalità dell'opera. Nella percentuale indicata devono rientrare anche gli oneri di mitigazione di impatto ambientale individuati nell'ambito della procedura di VIA (...)"

Il governo nazionale non solo si propone di ridurre le disponibilità economiche per indennizzare (con mitigazioni e compensazioni) il danno Ambientale, ma limita al 2% dell'intero costo dell'opera infrastrutturale, non solo le mitigazioni e le compensazioni, ma le associa al "limite di costo" della infrastruttura.
Questo significa che se già durante la realizzazione dell'opera lo scostamento del 2% vedrà esaurire le risorse disponibili dal piano finanziario a cuasa di un maggiore costo dell'opera ... non ci saranno più i soldi per indennizzare e per compensare, e neanche per mitigare il danno ambientale (che è un danno all'uomo, essere vivente facente parte dell'ambiente naturale).
Insomma è la poltica di Tremonti, quella che asserisce pubblicamente che non ci possiamo più permettere i costi per la sicurezza... e da oggi neanche i costi per preservare l'ambiente e l'uomo.
Consiglio una lettura leggera a Tremonti & co, un saggio esemplare: "Anatomia della distruttività umana", Erich Fromm, 1978 edito da MONDADORI!

E ancora, e qui svelo l'arcano annunciato nel titolo:
"dopo il comma 7 è aggiunto il seguente: 7bis. Per le infrastrutture il vincolo preordinato all'esproprio ha durata di 7 anni, decorrenti dalla data in cui diventa efficace la delibera del CIPE che approva il progetto preliminare dell'opera. Entro tale termine, può essere approvato il progetto definitivo che comporta dichiarazione di pubblica utilità dell'opera".

In sintesi, è questa ultima modifica (comma 7bis) che conferma che sarà sufficiente la delibera di approvazione del CIPE sul PROGETTO PRELIMINARE per isitutire il vincolo di esproprio. La approvazione del definitivo è l'elemento giuridico che corrisponde alla esecutività del vincolo e che quindi rappresenta la DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITA'.

Sono stanco di raccontarlo, e lascio ai "post" questa memoria, ma sono sempre meno certo del raggiungimento di un risultato positivo con il ricorso al TAR per come è stato istruito dall'avvocato incaricato dal Comune di Paderno Dugnano, ma sono considerazioni oggettive derivanti nella lettura del testo del Decreto Legge già pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n.110) il 13 maggio 2011, le stesse considerazioni che potete fare voi.

martedì 14 giugno 2011

DISTRETTI DEL COMMERCIO ..senza Fondi e senza Fondo...

Ogni tanto una Leggina ad hoc per inventare qualcosa che non c'è, si fa, soprattutto se si avvicina l'election day.

E' del 21 febbraio 2011 la Legge Regionale n°3 che modifica il Testo Unico del Commercio (L.R. 6/2010). In particolare il Testo unico è stato adeguato alla Direttiva Bolkestein (Direttiva Parlamento Europeo n°123 e del Consiglio del 12/12/2006) in materia di requisiti di accesso e di esercizio delle attività, di disciplina del commercio ambulante, di somministrazione di alimenti e bevande e di autorizzazioni per le grandi strutture di vendita.
Nasce quindi la nuova definizione di "Distretto del Commercio" che riafferma il principio della coerenza della programmazione territoriale a supporto delle polarità commerciali.

Forniamo subito la chiave di lettura:

Distretti del Commercio = Finanziamenti a fondo perduto

Se ne parla, in varie occasioni e la natura ed i contenuti sono legati ad un bando di finanziamento a fondo perduto, per un importo massimo pari a 150.000 euro, che avranno come destinatari tanto gli operatori economici che le amministrazioni comunali che utilizzeranno questi fondi per opere pubbliche, manifestazioni ed altre attività di valorizzazione del commercio.
Il dubbio mi sorge spontaneo, l'amministrazione di Paderno ha realizzato il mercato a Calderara (quello con le 4 bancarelle dei commercianti aderenti a Coldiretti) perchè ha ottenuto il finanziamento Regionale?
Curioso, si.
Credo sia utile sapere se la Amministrazione di Paderno Dugnano abbia attinto a questo finanziamento Regionale per poi mettere in campo solo 4 bancarelle di numero (le ho viste con i miei occhi).
Credo si spiegherebbero la metà delle polemiche tra Amministrazione e rappresentanze locali dei commercianti.

E' interessante per i commercianti la possibilità di accedere a questi fondi, anche se la prospettiva dovrebbe essere di lungo periodo per far si che il "distretto" non venga meno con l'esaurirsi del finanziamento unatantum regionale, dicono gli operatori.

Insomma, traduco, ma mi sembra chiarissimo.

Distretti del Commercio nel "lungo periodo" = Finanziamento a fondo perduto "senza limite" = sovvenzioni forever

Il settore soffre, ma non è da solo, perchè l'intera società ed economia nazionale è in ginocchio dopo anni di trascuratezza; e se la società è in affanno lo è anche per la leva fiscale che si fa sempre più pressante (condoni fiscali, revisione degli studi di settore, aumento delle tariffe dei servizi anche comunali, istituzione della nuova tassa "federale" l'IMU p.v., accise sui carburanti e le bollette, bolli che prima non si pagavano, socializzazione dei costi dei servizi minimi a partire da quelli ordinari che sostengono i genitori per tenere in piedi gli istituti scolastici, per l'assistenza sociale e di sostegno che è venuta a mancare, per i portatori di handicap, eccetera, eccetera).
Quali sono le priorità e quali le regole qualcuno se lo chiede ancora?
Futuro grigio.

Moratti ...Adieu Expo2015

Per coerenza con il neo sindaco Pisapia, la Brichetto lascia.
Non sarà più Letizia Moratti il commissario straordinario del governo per l'Expo2015.
Commossa fino alle lacrime ha spiegato di aver deciso per lasciare "mano libera alla nuova amministrazione".
Qualche giornalista ha scritto: "un fulmine a ciel sereno", ma il cielo di Milano è plumbeo, e lo è stato fino ad oggi (una coincidenza).
La nomina del nuovo (eventuale) commissario potrebbe essere una garanzia, oppure un doppione della nuova delega di cui l'assessore Boeri si fregia.
Il BIE ha manifestato serie preoccupazioni, visto il tempo perso fino ad oggi da Provincia, Regione e Comune di Milano, e senza alcuna garanzia di riuscita dell'evento, ad oggi solo virtuale, si mostra pronto a prendere seri provvedimenti.
Inizio Lavori, tassativo entro ottobre 2011, con lancio dei disciplinari di gara entro, e non oltre luglio 2011.

Avete capito Bene, Luglio... è tra 15 giorni.

Peccato, qualche novità si poteva tirare fuori dal cappello, ma sembra che Pisapia abbia già subito il "lavaggio del cervello", riallineando il suo assessore, indicando nella strada già tracciata dall'AD Sala la rotta da seguire.
Per ora continuità, quindi tutto questo non fa ben sperare rispetto alle tematiche locali a cominciare dalla Riqualifica e potenziamento della SP46 Rho Monza.
Speravo, come tanti, nell'esito dell'appello di Arcari sul suo blog che citava come esempio del "riscatto" per Milano, la questione padernese quale banco di prova.

Aspettiamo Boeri al varco, il prossimo venerdì 17, a Cinisello presso l'area delle feste, per un primo incontro.

REFERENDUM (Milanese): ECOPASS A 5 Euro per tutti

Tutt el mond a l'è paes, a semm d'accòrd, ma Milan, l'è on gran Milan, Porta cicca e la bovisa...

E ora: "Pedaggio per tutti"; l'esito del referendum milanese dice che si pagherà (sempre più) dazio, per entrare nella città di Milano.
Non credo che tutti i quesiti referedari fossero idealmente validi, ma dev'essere una considerazione personale, forse, che ne pensate voi?

Non parlo dei quattro principali, promossi da IDV e altri, il cui esito è... strapazzante, quanto per alcuni quesiti (talvolta risibili) che ad esempio i milanesi si son trovati a votare.
E dico "trovati", perchè una gran parte della popolazione milanese non era neanche a conoscenza dell'esistenza di questi ulteriori 5 quesiti, ma si è espressa.
Interessante quello sulle aree di Expo, ma uno in particolare mi lascia molto perplesso.
Votare (da milanese) per l'estensione di Ecopass, che è una pollution charge, in un "pedaggio di circolazione" esteso a tutti (soprattutto i pendolari) rappresenta una limitazione del diritto alla circolazione (di merci e persone), istituendosi una vera e propria congestion charge.
La tassa di congestione, innanzitutto è una nuova tassa.
Tassa che per contro dovrebbe venire istituita da ogni singola amministrazione locale nei confronti dei milanesi che ogni weekend invadono le valli bergamasche o altri lidi per li raggiungimento delle seconde e terze case.
Peccato, il tema ha una portata ben differente.
Credo che per valutare correttamente un simile provvedimento, in una città che ha l'ambizione di essere "metropolitana", si doveva tradurre nel votare il quesito in tutta la Provincia milanese e Provincie contermini.
Pessima (autonomista) figuraccia de' barlafuss.
E soprattutto è una figuraccia per i promotori festanti che rendono l'immagine di una città molto ma, molto provinciale e molto ma, molto poco metropolitana, sbattendosi bellamente di quanto il provvedimento interessi il settore economico e produttivo, diffuso in periferia e provincia, tramite una decisione che è monocentrica, non certo da gran Milan.
Per arrivare a tanto la città, e le sue istituzioni locali, dovrebbe/ero prima garantire circolazione (efficiente) in ogni direzione e con ogni mezzo (di trasporto pubblico), ma Milano non è Londra e non è neanche Parigi.
Speriamo che il neo-assessore alla Mobilità e Verde, Pierfrancesco Maran se ne renda conto, per ora rimanda: "se ne parlerà nei prossimi mesi".
Chi lavora muovendosi in città o dalla città verso la provincia e viceversa pagherà più tasse; mi chiedo come possano i cittadini di una città imporre una tassa ad altri cittadini di altre città?
L'Italia fu la culla della civiltà comunale e nel periodo storico dei fiorenti "comuni", nell'XI° secolo era tuttavia comprensibile, in una erigenda società in divenire in cui le città erano le prime entità autonome di governo locale chi combatteva (per la propria autonomia) combatteva il centralismo e contro i vincoli feudali.

Cosa dobbiamo aspettarci dalla prossima tornata referendaria (perchè sull'impeto della attuale non crediate non ne arriveranno delle altre): la ricostruzione delle mura spagnole?

PGT, EXPO, BIE E ...SCINTILLE ALLA PRIMA GIUNTA PREVISTA PER IL 15 GIUGNO

Vere e proprie scintille ieri sera tra il neo assessore Boeri e l'ex dirigente del comune, Giuseppe Sala, oggi numero uno della società che realizza l'evento.

E la question time (Aree) è come un cerino acceso nella polveriera.

Il sindaco Pisapia è oggi a Parigi, al BIE (Ufficio della Esposizione Internazionale) per assicurare il proprio impegno per Expo, assieme a Formigoni e Letizia Moratti.
Ma ieri sera ad accendere il cerino è stato l'arch. Boeri che, proprio il giorno in cui il gruppo Cabassi ha firmato con la Regione Lombardia il preliminare di cessione per le aree (per la modica cifra di 49.600.000 €) alla Società Arexpo, ha rimesso in discussione il nuovo accordo, spiegando la necessità di ritornare al progetto originario, ovvero ipotizzando anche l'esproprio delle aree.
"Inaccettabile ogni valutazione sui valori dei terreni che non tenga conto del progetto contenuto nel dossier e dell'esito positivo del referendum sul parco di expo", dice Boeri, e come dargli torto, su quel dossier si è espresso il BIE.

Ma è la destinazione delle aree, al termine dell'evento il vero nodo da sciogliere.
Cabassi si è assicurato la restituzione delle aree, ovvero il via libera a realizzare "Milano 4", al termine della esposizione internazionale.
Per Boeri l'area al termine della Esposizione Internazionale deve rimanere a futura memoria, come parco pubblico (l'orto planetario), come da lui ideato.

Naturale che da questo tema potrebbe cambiare qualcosina nel PGT, ad esempio il Grigio (cemento) contro il Verde (parco) su qualche planimetria.

Il manager di Expo Dr. Sala è visibilmente irritato ed ha ribattuto che il cambio di giunta non deve "cambiare la logica del nostro lavoro".
Peccato che i cittadini si sono espressi due volte contro il lavoro della Giunta uscente, qualcuno lo ricorda al manager dai superpoteri?
Singolari suonano però i proclami del neo-sindaco Pisapia (Milano più Verde che mai) il quale domani, tornando da Parigi, dovrà avere una soluzione certa (in accordo con il suo assessore, che crede ad una Milano più Verde, ed a cominciare da Expo).

L'appuntamento è per la prima riunione di Giunta; pronti i posti in prima fila per assistere allo spettacolo pirotecnico.

lunedì 13 giugno 2011

PGT - ECCO IL BANDO DI AFFIDAMENTO PER LA REDAZIONE DEI DOCUMENTI DEL PIANO

E' arrivato il Bando.

al presente link torvate tutte le informazioni e i documenti, consultabili sia per interesse personale sia per eventuali partecipazioni.

http://www.comune.paderno-dugnano.mi.it/tutto_su/ambiente/-pgt/pagina104.html

Finalmente il primo passo!

"Servizi attinenti all'urbanistica relativi alla redazione degli atti costituenti il Piano di Governo del Territorio (LR12/2005)".

La scadenza per la presentazione delle offerte è il 29.06.2011 alle ore 12.30.
L'apertura delle operazioni di gara è del 04.07.2011 dalle ore 10.00.

Presso l'URP si trova tutta la documentazione cartacea, in via Grandi, 15 - Paderno D.no

Una sola anomalia, l'importo previsto per l'affidamento (190.000 €) mi sembra (e non di poco) inferiore alle previsioni della Tariffa Professionale, speriamo si candidi qualche professionista esperto.

venerdì 10 giugno 2011

La GIUNTA di MILANO - ECCO LA SQUADRA DI GOVERNO

Post con alcune piccole correzioni del pomeriggio

Eccoli, i neo assessori della Giunta di Milano.
Saranno presentati oggi alle ore 16.00 a Palazzo Marino, e se non ci saranno spostamenti dell'ultimo minuto al 99% essi saranno (sono, visto l'aggiornamento):

Vicesindaco, Maria Grazia GUIDA
Urbanistica, ed edilizia privata, Ada Lucia DE CESARIS
Politiche sociali e servizi per la salute, Pierfrancesco MAJORINO
Expo, Cultura, Moda, Design, Stefano BOERI
Decentramento e servizi civici, Daniela BENELLI
Politiche del Lavoro, sviluppo economico, università e ricerca, Cristina TAJANI
Commercio, Attività produttive, turismo e marketing territoriale, Franco D'ALFONSO
Casa, Demanio e lavori pubblici, Lucia CASTELLANO
Benessere, qualità della vita, sport e tempo libero, Chiara BISCONTI
Bilancio, Patrimonio e tributi, Bruno TABACCI
Sicurezza e coesione sociale, polizia locale, protezione civile e volontariato Marco GRANELLI
Trasporti, mobilità, arredo urbano e verde, Pierfrancesco MARAN (eccolo)
Basilio RIZZO, storico consigliere comunale della Federazione della sinistra, potrebbe essere eletto presidente dell'assemblea di Palazzo Marino.

IDV sembra scontenta, privata dei suoi rappresentanti, ma anche leggendo gli ultimi commenti che sono sui siti, oltre che nei giornali e blog, e si ipotizza un appoggio esterno alla giunta.

Pisapia risponde che la giunta sarà espressione di tutta la squadra... vedremo, stasera sarà tutto più chiaro.

L'aggiornamento:
SEI DONNE, SEI UOMINI I 12 NEO-ASSESSORI in 10 giorni.
E il Sindaco Pisapia tiene per sè (per quanto?) le (innumerevoli) deleghe a Società Partecipate (Serravalle), Innovazione, Risorse Umane e organizzazione, e ancora Giovani, Agenda Digitale, Sistemi Informativi, Avvocatura, Facility management, Comunicazione e Sistema di gestione Qualità.
Chiaro che non potrà svolgere queste attività ed interessarsi di tutti questi settori strategici per Milano, quindi sarà demandato al primo Consiglio per l'elezione del Presidente del consiglio, classico gioco delle parti per l'assegnazione delle ulteriori deleghe (altro che Manuale Cancelli) ai (per ora) esclusi di IDV e Federazione della Sinistra.

Valerio Onida è all'Autorità per le Garanzie Civiche (partecipazione e trasparenza), coadiuvato dall'avvocato Ambrosoli, e Piero Bassetti guiderà la Consulta per l'internazionalizzazione del Sistema Milano.

Nomi importanti, da Ambrosoli a Bassetti, e non solo, per il governo di una città molto strategica, anche perchè espressione di alleanze nuove, anche allargate.
Per ora sembra che il Sindaco abbia orientato al centro il governo della città, e le esternazioni di Decorato lasciano il tempo che trovano.

giovedì 9 giugno 2011

PGT MILANO: SERI DUBBI SULLE POSSIBILI MODIFICHE DI PISAPIA

Il centrosinistra lancia i primi messaggi circa la volontà di "modificare" il PGT approvato con DCC n°7 del 4/02/2011.
Queste modifiche consisterebbero nel fare un passo indietro per annullare la fase delle controdeduzioni, riaprendo l'esame delle Osservazioni che non furono dibattute dalla precedente giunta.
E' vero, fu una prova di forza, ed anche Monza (ne ho scritto ieri) si trova in una fase analoga.
Ma ri-valutare le Osservazioni, o "annullare" una Delibera di Consiglio, come è possibile?
La Legge Regionale 12/05 prevede un termine (90 giorni, decorrenti dallo scorso febbraio, ormai decaduti lo scorso maggio 2011) e, diversamente, se si potesse fare qualche cosa questo sarebbe ricominciare da capo, a partire dalla 1° conferenza di VAS.
Qualcuno ipotizza che si possa richiamare il fermo delle attività amministrative di 150 gg, per le elezioni, ma sarà effettivamente così?
Di certo se la procedura non sarà quella corretta, si presenteranno altrettanti ricorsi e il Piano rischierà di essere invalidato, causando l'azzeramento di tutto il lavoro.
Ero in comune nei giorni scorsi, ed alcuni esperti, che ho incontrato in questi giorni, confermano con il loro parere, sopra ogni ombra di dubbio circa la autorevolezza, che modificare il PGT Adottato del Comune di Milano, anche e solo per annullare la delibera delle controdeduzioni, non è possibile.
Un breve colloquio quindi, su come e cosa si potrà modificare nel PGT di Milano.
Di certo c'è che la LR 12/05, modificata dalla recente LR 3/2011 all'art.26, comma 3-quater, prevede che: "i comuni che alla data del 30 settembre 2011 non hanno adottato il PGT non possono dar corso all'approvazione di piani attuativi del vigente PRG comunque denominati, fatta salva l'approvazione dei piani già adottati alla medesima data".
Il pasticcio potrebbe essere imminente, ovvero ipotizzando il caso in cui la nuova amministrazione annullasse la delibera c.s., per procedere al riesame deliberando nuovamente le controdeduzioni (fatto non previsto dalla procedura di adozione), si vedrebbe impugnare e/o annullare il PGT, e non potendo nuovamente adottare un nuovo PGT entro il 30 settembre p.v. si potrebbe causare una sorta di Stop anche a tutti i Piani attuativi del PRG ... sarebbe un fatto grave.
Attendiamo il parere dell'avvocatura, e le verifiche dei nuovi eletti, perchè le prime indicazioni sembrano estemporanee e discutibili nel fondamento giuridico.
Mi scuso per il "legalese", ma devo fare due riferimenti alla norma, un poco più specifici, ma brevissimi:
E senza andare troppo avanti con le conseguenze di una modifica del PGT, riferendoci all'art.13 della LR 12/05 che norma la "Approvazione degli atti costituenti il Piano di Governo del Territorio", si legge che gli atti del PGT sono adottati ed approvati dal Consiglio Comunale.
E ancora, al comma 7, che: "Entro novanta giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni, a pena di inefficacia degli atti assunti, il Consiglio Comunale decide sulle stesse, apportando agli atti di PGT le modificazioni conseguenti all'eventuale accoglimento delle osservazioni (...)".
Ma il comma 7-bis recita: "Il termine di cui al comma 7 è di centocinquanta giorni qualora, nella fase del procedimento di approvazione del PGT successiva all'adozione dello stesso, venga pubblicato il decreto di indizione dei comizi elettorali per il rinnovo dell'amministrazione comunale".
E' proprio questo l'appiglio, staremo a vedere se si arriverà alla Approvazione definitiva o se si farà uno o tanti passi indietro.
Per la cronaca il decreto dei comizi elettorali è del 4 marzo 2011, quindi antecedente al 4 maggio 2011.

mercoledì 8 giugno 2011

DESIO - L'amministrazione Corti mette "a corto" il PGT

Il neo sindaco di Desio, Roberto Corti, subentra e licenzia la precedente giunta di centro destra, ribadendo da subito i suoi obiettivi per i primi 100 giorni di governo.

Le priorità sono:
1. incontrare i dipendenti comunali per impostare un diverso modo di lavorare
2. verifica dei conti comunali
3. il decoro urbano (pulizia strade, divieti di sosta, ecc)
4. delibera fondamentale per la salvaguardia del territorio (modifica del PGT)

Non è quarto in ordine di priorità, solo di elencazione, ma come si può notare anche in questo comune il PGT crea scompiglio e sarà quindi oggetto di revisione.
Mi viene in mente un certo periodo storico, quello delle riforme e controriforme, che mi aveva appassionato tanto durante gli studi.
Oggi i ricorsi storici si ripresentano, ed attraverso la lente del governo del territorio perchè vediamo amministrazioni che fanno e disfano il Piano di Governo del Territorio.
Ma sono tutti impazziti ...oppure effettivamente qualcosa non funziona in questo meccanismo?
Una volta con il PRG, si faceva una pianificazione che durava, anche 10 o 20 anni, ed anche più, se pensiamo ad esempio che la modifica del Regolamento edilizio di Milano è datato 20 luglio 1999 ed il Piano è degli anni '80.

"Vogliamo modificare il PGT, ma se nel frattempo partono tutte le costruzioni previste non resterà più nulla da difendere" - facile allarmismo, fatto impossibile da attuarsi, visto e considerato che quasi tutti gli interventi devono passare attraverso la trattativa pubblico/privato.
Certo è che i diritti (volumetrici) laddove garantiti e discussi possono portare solo a delle rogne (contenziosi, ricorsi, danni, rimoborsi, ritardi, ecc).
Certo è quanto sia lecito per una o l'altra parte (politica) esprimere quali siano le priorità.
Vero è che ogni amministrazione vorrebbe tenere a battesimo il proprio PGT.

PGT A MONZA ... Consiglio Okkupato ...

Un evento da non perdere.
Per la cronaca, vi racconto in breve cosa è accaduto ieri in consiglio comunale a Monza, sulla questione PGT.
Il centro sinistra (all'opposizione) occupa il consiglio comunale.
L'ennesima seduta sul Piano di Governo del Territorio, carica di tensione, si è risolta con un blitz da parte di PD, Sel, lista Faglia che ieri notte, pochi minuti prima dell'una, hanno deciso di occupare l'aula del palazzo municipale.
La causa scatenante è stata, secondo i partiti di opposizione, l'ennesimo colpo di mano che la maggioranza ha effettuato con la approvazione di un maxi-emendamento che di fatto annulla in blocco quelli dell'opposizione.
"Il maxi emendamento - spiegano i capigruppo dell'opposizone in coro - è stato approntato e approvato in chiaro spregio delle regole che loro stessi hanno voluto".
Il regolamento infatti, prevede che gli emendamenti vengano approvati in ordine logico e cronologico ,"spacchettati" e non riuniti in unico blocco.
Il maxi emendamento, secondo l'opposizione, è stato deciso per dare un colpo all'accelleratore all'iter di approvazione del PGT.

Insomma non viene da chiedersi se lo strumento (PGT) e le procedure siano quelle più idonee per una politica urbanistica moderna, e nel'interesse della collettività?
Per rispondere dovremmo sapere in primis cosa sia l'urbanistica, poi avere chiara una idea di cosa sia la polìs.

Il modello istituito dalla Regione Lombardia
fa acqua ... e basta pensare a quanti sono i comuni nella Regione Lombardia che oggi hanno adottato ed approvato il PGT, dopo oltre 6 anni dalla entrata in vigore della Legge.

martedì 7 giugno 2011

Paderno - Lo Standard Qualitativo e le buche nell'asfalto

Colgo il nuovo numero de la Calderina (4 giugno 2011) dalla mia casella della posta, questa sera, dopo cena.
Un articolo in particolare è di interesse per questo blog, e di alcuni contenuti dell'articolo Oneri di urbanizzazione, già deciso come indirizzarli, vorrei parlare.
E' il tema dello Standard Qualitativo, ma non si capisce bene come si mette in atto.
Apro così, con una nota di demerito nei confronti della redazione, e devo evidenzarla in quanto, nonostante le procedure del PII di via Garibaldi siano comunque pubblicizzate ed affisse all'albo pretorio, a pagina 4 del la Calderina si nota una forte contraddizione.
Si parla di un Programma Integrato di Intervento che garantirà un incasso per l'amministrazione comunale per 1,5 milioni di euro.
Cifra che l'operatore immobiliare si è impegnato a versare nelle casse comunali per ottenere l'approvazione del Piano Urbanistico.
E mentre l'avviso pubblico (riportato anche nel box informativo in basso a destra nella pagina) cita una scadenza (21/05), il giornale locale che ne tratta, e la rende pubblica a tutti i cittadini padernesi, esce in ritardo (7/06) rispetto alla data utile (già trascorsa) per poter prendere visione, da parte del pubblico, degli elaborati del PII.

La questione però è diversa e l'ammissione di colpa dell'assessore è piena.
Si presuppone di aver fatto una scelta diversa nell'impiego di questi oneri (di urbanizzazione - ndr) poichè rispetto alla possibilità di realizzare un centro civico (per attività ricreative o culturali?) con questi soldi si pensa di coprire voci di spesa corrente.
Una debacle da parte dell'assessore che si merita una "tirata di orecchi", in quanto se solo fosse a conoscenza di cosa sia lo Standard Qualitativo (e delle norme che lo regolano) potrebbe almeno evitare di autodenunciarsi pubblicamente.
Le priorità sono priorità e non si coprono con entrate non ordinarie, ma soprattutto se il capitolo di entrata è legato allo standard qualitativo, questo onere vi deve essere destinato.
Ben venga l'elenco delle opere da fare per una città più vivibile, sicura, ecc, ma se non ci fossero le iniziative dei privati la Amministrazione cosa farebbe per gestire il proprio patrimonio?
Perchè dalle risorse del PII di via Garibaldi, che destìna "maggiore qualità" per la città, il governatore locale decide di non dare questo servizio ai cittadini, ma intende coprire le spese di manutenzione delle strade di Paderno D.no.
Non sono daccordo.
Lo Standard Qualitativo è un concetto nuovo, definito dalla LR 12/05, e che cambia in sostanza quello che gli operatori devono garantire a fronte di edificazione e volumetria.
Una volta (con il PRG) c'era lo standard (e basta), ed era misurato in mq/abitante, oggi entra in campo quello qualitativo.
Con i PGT lo Standard Qualitativo c'è e serve per realizzare un determinato intervento, nella sua complessità e articolazione (anche di elementi della città), mentre con il PRG si doveva cedere una quota percentuale della superficie equivalente per attrezzature che erano da insediare (come parcheggi, verde, ecc), adesso posso realizzare, congiuntamente al mio intervento, i Servizi stessi (parchi, scuole, asili, ecc).
Lo Standard Qualitativo rappresenta l'offerta dei Servizi della città, e non si può farli mancare, altrimenti la città non cresce di conseguenza al nuovo peso insediativo.
Si prevede anche una tranche da indirizzare alle zone pedonali ed alle piste ciclabili, al verde urbano di Palazzolo, e questo è corretto, ma non è una priorità per "scelta politica", ma una relazione di "causa/effetto".

lunedì 6 giugno 2011

PERLE DI SAGGEZZA

Carlo Masseroli, ex-assessore all'urbanistica del Comune di Milano, ci lasciava, con un monito greve, poco prima della tornata del ballottaggio, presso l'incontro svoltosi alla sede dell'Ance.
Nel caso di elezione di Pisapia (ormai avvenuta e certificata da una scoppola storica): "La legge Regionale 12 prevede che ogni modifica al Piano sia considerata una Variante. E ogni volta bisogna ripartire da capo il prcedimento amministrativo".
Ma se il PGT (quello adottato dalla giunta appena uscita dal palazzo) di Milano rappresentasse veramente il non plus ultra della innovazione urbanistica, che necessità ci sarebbe nel modificarlo?
Ma soprattutto viene da chiedersi perchè i cittadini milanesi non abbiano premiato questo splendido lavoro della Giunta uscente?

Sviluppo di una città flessibile, verde e trasporti.
E' veramente questo il PGT che a giugno sarebbe (sarà?) Legge a Milano, grazie a Masseroli&co.

Sono molto critico, e non ho mancato nei post precedenti di notare, come sia questo un mero strumento economico piuttosto che uno strumento di governo.
Di piani Beruto o del Barone Haussmann non ne vedremo e sentiremo parlare più, forse, ma a Barcellona qualcosa di nuovo e significativo negli ultimi 20 anni si è visto, come nel nord Europa.
Possibile che in Italia si sia fermi allo scorso secolo?
Mi domando spesso dove nasce, e perchè, la necessità di governare questo benedetto territorio.
Ripensando un'attimo a questo tema, sono portato a dire che è singolare si espliciti questa necessità, ossia quella del governare qualche cosa di cui... non si dispone, in questo caso il territorio.

Una definizione semplice:
governare il territorio, per i politici contemporanei, è l'esplicitazione di un potere (giurisdizionale) applicato su rendite di cui non si dispone (tassazione).

Il "territorio" non è il centro edificato, non sono aree localizzate, ma aree geografiche (anche vaste), con caratteri e morfologia riconoscibili, nel cui senso è insito anche il senso del limite (amministrativo), quindi di cosa si sta parlando?
La Legge Regionale 12/05 intendeva come territorio, quello deputabile alla espansione, alla crescita, alla densificazione, ad uso e consumo, senza ragionare sui meccanismi inflattivi che tale sistema può ingenerare, e che quasi certamente causerà nel medio periodo, se solo il 50% delle previsioni del piano saranno rispettate.

Credo che questo Piano sia l'esaltazione del libero mercato, applicato all'edilizia e all'urbanistica, mediante la istituzione di un sistema virtuale in cui la Amministrazioni hanno trovato uno strumento per applicare una leva fiscale generalizzata.
Se questo è l'assunto per redigere il PGT, il PGT è un fallimento!
Non disponendo di entrate, e/o di proprietà da mettere a reddito, il Legislatore Regionale cosa inventa? Un sistema fittizio, per dire due cose, sostanziali:
a. che anche le aree pubbliche producono volumetrie (e così ri-entra nel mercato il soggetto pubblico, cosa che peraltro non potrebbe essere, visto che le finalità di un ente pubblico sono altre, non la competitività e il profitto, infatti ogni attività di questo tipo oggi vede nascere le Newco, società partecipate a capitale pubblico/privato), da vendere, e mettere sul mercato
b. che per quasi tutti gli interventi, ti devi sedere al tavolo; ecco il governo del territorio dove finisce, nella maniacale e morbosa necessità della politica di "fare affari".

Credo che i cittadini milanesi abbiano capito e molto bene alcuni di questi risvolti, e si sono manifestati nel bocciare la Giunta Moratti e il suo PGT.
Sono 4700 circa le osservazioni presentate da Associazioni, cittadini, e altri, osservazioni che non sono state osservate, e non è già questo il disconoscimento di un Piano che non viene incontro alle esigenze dei cittadini?

Non si parla mai di costi per l'edilizia, costi cui sono soggetti i costruttori, gli imprenditori e non solo coloro i quali desiderassero ampliare, ristrutturare o modificare il proprio fabbricato.
L'attribuzione dei maggiori oneri (costo di costruzione) che derivano dal PGT finirà per esser pagato dall'utente finale, ovvero da chi è in cerca ed acquisterà casa.

Il PGT di Masseroliana memoria si fondava esclusivamente su questo assunto, per nulla elevato:
LA DENSIFICAZIONE.
E' poco probabile che questo possa esser condiviso da Pisapia e soprattutto dal prossimo neo-Assessore Monguzzi (ndr - una indiscrezione?), per cui qualche cosa accadrà, penso a breve.
Intanto colui il quale era maggiormente quotato come vicesindaco e Assessore all'Urbanistica in verità sarà delegato ad Expo2015, con un assessorato tutto ad hoc; utile davvero?
Speriamo aggreghi anche mobilità e trasporti, in modo da trovare un interlocutore unico per la questione padernese della SP46 Rho-Monza.

Due le perle con le quali ci ha salutato Masseroli presso l'Assimpredil.
La prima citava come massimo esempio di rilancio a nuova vita (grazie al PGT?) delle due torri di stazione Garibali, progetto post-modern degli anni 80, esercizio di stile, avulso dalla storia urbanistica e dalla storicità di Milano (opera degli architetti Perrotta e Licalzi), ma senza citarne la mezza truffa che si è perpetrata nella alienazione di questi immobili, nota agli addetti ai lavori, e che vi risparmio (per ora);
La seconda che toccava il tema Expo, ossia criticandone la visione del centrosinistra di Expo come orto globale, dimentico che aveva davanti l'arch. Boeri che ha partecipato al comitato scientifico di Expo e ne è il progettista, colui il quale ha elaborato il Master Plan di Expo, concepito (senza torre da 200 metri, tanto cara all'americanino Masseroli) come "tavola globale" caratterizzata da una piastra lunga circa 2,5 km.
Secondo Masseroli "l'expo come orto internazionale non ha nessuna sostenibilità economica".

E a Paderno Dugnano che succede?