lunedì 10 novembre 2014

MILANO: APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO - VIVA LA SEMPLIFICAZIONE

Il giorno 6 novembre 2014 è stato pubblicato, sull'albo pretorio del Comune di Milano,
il nuovo Regolamento Edilizio di Milano.

Al presente link dello Studio Belvedere si può leggere la delibera di pubblicazione.

Alla lettura della Delibera di adozione ho scorso tutte le quasi 500 osservazioni e controdeduzioni.
Siamo ora in attesa della pubblicazione sul BURL della Regione Lombardia, che lo renderà operativo, nel frattempo lo scorso venerdì ho partecipato ad un corso specifico, relativo alla applicazione dei titoli edilizi con il nuovo regolamento, 
tenuto dagli Archh. Sordi, Viganò, Sghor, Porta.

Rispetto alla presentazione, abbastanza chiara e molto tecnica, riscontro poi nel testo deliberato alcune questioni dibattute tra alcuni enti, tra cui l'ASL e il Comune di Milano che dicono molto della "filosofia" da regime della negazione dei diritti che ormai governa il settore.

Già con i PGT ci si trova a dover affrontare testi di una complessità formale inaudita, costretti a lavorare su più piani, ora anche il Regolamento Edilizio, che di solito è lo strumento di attuazione e semplificazione che traduce le casistiche a norme attuative inerenti gli alloggi, la salubrità degli stessi passando per norme di carattere igienico-sanitario, morfologico e costruttivo, 
è diventato un trattato ideale.

Qui tutti si dimenticano di un principio di DIRITTO URBANISTICO fondamentale, ovvero che tutto quanto non è vietato (normato) è permesso e allora giù con valanghe di articoli ed articolazione degli articoli, tutto funzionale alla sanzione (aumentata) in ogni caso possibile.

Vi riporto quindi questo commento ponderato su alcune articolazioni assurde che il regolamento presenta, e che discosta ancora di più dalla realtà il legislatore e i tecnici che dovranno applicarlo.
E si tratta di soppalchi, vespai, servizi igienici ciechi, utilizzi dei seminterrati, procedure preliminari, e altro ancora, che si presentano con una generalizzata ulteriore 
costrizione delle previsioni del Vigente Regolamento.

Insomma la critica è agli estensori che in preda alla furia di redigere il "documento perfetto" hanno editato un documento fine a se stesso, con una complessità strutturale non indifferente.
Non che non si sia in grado di codificarne i contenuti, anzi, dopo circa 20 anni di esperienza sul Comune di Milano si rendono proprio evidenti queste assurdità proprio a chi ci lavora da decenni.

Insomma la semplicità è un arte per pochi eletti, e di Vitruvio oggi non ce ne sono in giro molti.


lunedì 22 settembre 2014

RHO MONZA - IL DECRETO SALVA L'ITALIA ....MA NON PADERNO D.NO


PARADOSSALE
DAL 13/09 LA RHO MONZA NON SI POTREBBE PIU' REALIZZARE

Riprendo la notizia precedente circa il Decreto SALVA-ITALIA perché leggendo alcuni articoli in merito alle procedure di approvazione da parte del CIPE di opere in gestione a Concessionari (ed è il caso della Serravalle) riscontro che da oggi in poi la SP46, non sarebbe più realizzabile.

L'articolo 2, sulle "semplificazioni procedurali per le infrastrutture strategiche affidate in concessione" recita quanto segue:

1. Al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) all'articolo 174, è aggiunto, in fine, il seguente comma:
"4-ter. Il bando di gara, può altresì prevedere, nell'ipotesi di sviluppo del progetto per stralci funzionali o, nei casi più complessi di successive articolazioni per fasi, l'integrale caducazione della relativa concessione, con la conseguente possibilità in capo al concedente di rimettere a gara la concessione per la realizzazione dell'intera opera, qualora, entro un termine non superiore a tre anni, da indicare nel bando di gara stesso, dalla data di approvazione da parte del CIPE del progetto definitivo dello stralcio funzionale immediatamente finanziabile, la sostenibilità economico finanziaria degli stralci successivi non sia attestata da primari istituti finanziari.".
2. La disposizione di cui al comma 1 non si applica alle concessioni ed alle procedure in finanza di progetto con bando già pubblicato alla data di entrata in vigore del presente decreto

E' un caso purtroppo non applicabile all'iter procedurale della realizzanda Rho-Monza, oppure c'è qualche possibilità per i ricorsi in itere?
Addirittura il concessionario sembra possa perdere la stessa concessione, per le opere che verranno.
Marzio Agnoloni ha poi avuto le coperture finanziarie che cercava tra i primari istituti finanziari o no?
E la sostenibilità economica dell'opera è attestata dagli istituti finanziari o i perpetrati declassamenti da parte degli istituti - che si leggono su Il sole 24 ore - attestano il contrario?


Novità in edilizia con il Decreto "Sblocca Italia"

Decreto Sblocca Italia

Sabato 13 settembre è entrato in vigore il decreto legge 12 settembre 2014 n. 133 (Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive) c.d. “Sblocca Italia”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 settembre 2014, n. 212 (qui).

Il decreto apporta modifiche a svariati testi normativi, interessando quindi diversi settori e materie (locazioni, edilizia, ambiente, contratti pubblici, infrastrutture strategiche, ecc.).


Molte tra le predette modifiche hanno interessato il D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380,, Testo Unico per l'edilizia.

Vi segnalo due link, dove trovare i testi coordinati con le nuove previsioni legislative:

Studio Bosetti e Gatti (qui)

Studio Belvedere (qui)


venerdì 8 agosto 2014

RUBRICA PROGETTI - FESTIVAL INTERNAZIONALE DEI GIARDINI

Jardins de Métis / Reford Gardens




Dal 28 giugno al 28 settembre 2014 si tiene in Nord America il Festival Internazionale dei Giardini, riconosciuto come uno degli eventi più importanti del suo genere ed uno dei più importanti festival del giardino nel mondo.

Dal 2000, più di 900.000 visitatori hanno esplorato i 110 giardini creati da oltre 220 designer provenienti da 15 paesi.



Il Festival è un forum per l'innovazione e la sperimentazione ed una vetrina per la partecipazione di designer esperti in varie discipline, oltre che luogo di incontro per gli amanti di giardini contemporanei e di design.
L'evento offre uno spazio unico per coloro che sono coinvolti nel rinnovamento di questa forma d'arte, dando ai visitatori la possibilità di scoprire spazi di ispirazione passando per le arti visive, architettura, design e paesaggio.


martedì 5 agosto 2014

LEGAMBIENTE CONTRO IL PGT A CINISELLO B

Ricevo e pubblico questa notizia.
A Cinisello Balsamo Legambiente ha impugnato il PGT e ricorre al Presidente della Repubblica, criticando l'amministrazione cinisellese, rea di aver pianificato trasformazioni del territorio che andranno a deprimere ulteriormente il suolo.

Personalmente ho qualche riserva, in merito alla interpretazione di questa presunta ulteriore "occupazione di suolo", o per lo meno andrebbe fatto un bilancio sulla totalità di questi interventi per capire.

Non che Cinisello sia un Comune esemplare da questo punto di vista, risultando edificato per circa il 75% contrariamente al limite del PTCP, previsto nel 55% per la Provincia di Milano, ma radere al suolo aree dismesse, in larga parte coperte da edifici dismessi, che la produzione non andrà mai più ad occupare in una società fatta di servizi e di tanto altro nulla, riadattarne il 50% a verde ed edificare sulla restante parte per me, ma non solo per me, significa recuperare il 50 % delle parti di territorio oggi costruite!

Avevo presentato una proposta al PGT di Paderno (qui), peraltro non accolta, ossia l'inserimento della verifica di un indice, l'ICS, l'indice di Consumo di Suolo per verificare se i piani che verranno rispetteranno questo rapporto massimo e rappresenteranno realmente una inversione di rotta.
A Paderno questa proposta non deve esser piaciuta, ma a Cinisello qualcuno ne poteva fare tesoro.

Non c'è solo questo ovviamente, ma vedremo meglio di cosa si tratta.
Intanto pubblico il comunicato di Legambiente.

"Legambiente ONLUS ha deciso di impugnare lo strumento urbanistico di
Cinisello Balsamo (MI) in quanto racchiude una tale quantità di
contraddizioni e negatività in tema di salvaguardia dell'ambiente, da
renderlo "un esempio" di quanto una buona Amministrazione Locale non
deve proprio fare.

Questa città è urbanizzata per il 74% del proprio territorio, è
circondata su tre lati da autostrade e superstrade urbane sulle quali
transitano ca. 250.000 veicoli/giorno, vi vivono oltre 74.000 persone
con una densità di 5.668 abitanti per Km² (tra le più alte d'Italia),
registra un elevatissimo inquinamento atmosferico ed acustico (tra i più
alti d'Europa), presenta un elevato numero di appartamenti vuoti, ha un
trend abitativo in decremento nonostante circa 5.000 nuovi appartamenti
costruiti negli ultimi 13 anni, ha poche piste ciclabili per di più
disegnate sull'asfalto e ha un trasporto pubblico che si è
progressivamente ridotto negli ultimi anni.

In un quadro così degradato e al limite della sostenibilità ambientale e
della vivibilità, l'Amministrazione Comunale non ha trovato di meglio
che pianificare un ulteriore consumo di terreni liberi e verdi,
continuare a cementificare con decine e decine di palazzi e nuovi
ipermercati, ridurre un parco pubblico per inserirvi un centro benessere
privato.

Se non verranno fermati grazie al richiamo del rispetto della normativa
vigente e da una forte azione sociale, continueranno l'aggressione al
territorio già fortemente compromesso portandolo al collasso. Sono
previste, con il nuovo PGT, edificazioni per altri 5.231 abitanti (che
potrebbero arrivare ad oltre 8.000) che si insedieranno in zone già
altamente inquinate per la presenza di concentrazioni in aria di
sostanze ad alto rischio di cancerogenicità secondo le recenti
indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.

Nuovi palazzi vicini a infrastrutture ad elevatissimo traffico, nonché
altri ipermercati e centri commerciali per circa 140.000 m² che
attrarranno altre migliaia di auto aumentando ulteriormente l'inquinamento.

Noi sosteniamo che "Cinisello Balsamo è l'esempio di un Comune che ha
già abbondantemente oltrepassato il limite del 'game over' per quanto
riguarda le possibilità di occupazione di nuovo suolo: semplicemente, è
tale il livello di intensità urbanistica da non essere accettabile
alcuna espansione su suoli liberi. La priorità a questo punto non può
che essere quella di puntare a ripristinare condizioni di maggiore
sostenibilità, riducendo le superfici impermeabilizzate, creando nuove
aree verdi urbane, forestando aree libere e, contestualmente, avviando
in modo molto deciso una nuova stagione per quanto riguarda il settore
delle costruzioni, incentivando la riqualificazione anche a fini di
efficienza energetica e promuovendo ambiti di rigenerazione urbana in
cui ripensare anche i servizi di una città che deve essere in grado di
ridurre fortemente il ricorso alla mobilità privata".

Abbiamo tentato in tutti i modi di segnalare queste criticità in fase di
stesura, adozione e definitiva approvazione del PGT, producendo
documenti, memorie, osservazioni, pareri scritti ma nemmeno un metro
cubo di cemento è stato ridotto dalla proposta preliminare di PGT
discussa con la cittadinanza,

A questo punto non ci è rimasto che fare questo Ricorso le settimane
scentro i termini di scadenza di Legge per questo tipo di atti.

Un Ricorso al Presidente della Repubblica per l'annullamento del nuovo
PGT approvato dall'Amministrazione Comunale di Cinisello Balsamo e che
prevede, tra l'altro, la realizzazione di ulteriori nuove volumetrie
residenziali pari a diverse decine di palazzi alti 8 piani nella nostra
città. Non possiamo accettare tutto questo. Abbiamo in corso
collaborazioni e progetti in comune con l'Amministrazione, nel rispetto
delle differenze e delle comunanze che ci caratterizzano, ma non
possiamo non fare il nostro dovere per fermare questo PGT



lunedì 4 agosto 2014

SALTANO I FINANZIAMENTI PER LA SP46 RHOMONZA?

Che non si fosse fatto in tempo per il 31/12/2013 a fermare il finanziamento aggiuntivo dei 55 milioni di euro, inserendolo nella manovra finanziaria, confermando nei tempi la procedura e passando la palla al Ministero delle Infrastrutture Maurizio Lupi, prima DC poi Popolo della Libertà, poi di Forza Italia, poi di NCD, per realizzare il sottopasso tra Novate e Bollate lo sapevamo, ma che la Corte dei Conti mettesse in mora il Ministero delle Infrastrutture... dice tutto di come sia così ben "organizzato" lo Stato Italiano!

Un pachiderma e pure in letargo, in mano a gente immorale, che quando giura davanti al Presidente della Repubblica, probabilmente incrocia le dita, ecco l'Italia, un paese in grave declino.

Forse è solo confusione e non c'entra nulla il passaggio repentino tra schieramenti, oppure lo sdoppiamento di personalità e di appartenenza a gruppi e governi di ogni genere, fa si che si muova prima il braccio destro, poi il sinistro, poi quello di centro, poi ancora quello di sinistra, e poi ancora il destro, e così via, ma intenzionalmente, che sarebbe peggio.

Non che auspichi al velocizzare la procedura attinente la Rho-Monza, anzi, ma ne scrivo perché infastidito da come sia puntualmente dimostrato che il sistema Italia sia in grado di complicare l'esistenza in primo luogo ai cittadini e come ci stia portando rapidamente al Default.

Tornando al tema, mancare questo finanziamento vuol dire che il progetto del lotto ASPI arriverà sottoterra, in corrispondenza del tracciato Ferroviario, ma "congiungendosi" -non si sa come- con quello  che proseguirà fuori terra, come  previsto dal progetto di Serravalle.
Che pasticcio!

Eppure il "nostro" Renzie ha pensato bene di inserire nel decreto "Sblocca Italia"  il rifinanziamento di cui sopra, e così si prosegue, con altri ritardi però.

Ecco lo stralcio del provvedimento della Corte dei Conti, Delibera nr. SCCLEG/4/2014/PREV:

"Incombe al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti l’obbligo di provvedere alla revoca del finanziamento di 55 milioni di euro, ai sensi del comma 11 dell’art.18 del decreto-legge n.69 del 2013, per mancato conseguimento alla data del 31 dicembre 2013 delle finalità indicate dal comma 1 dell’articolo medesimo"

RHO MONZA, IL POST PIU' LETTO - UNA CRITICA ALLA POLITICA

Il pensiero critico stimola la lettura?
Bene, sono contento, dire allegro farebbe sorridere, ma lo scrivo lo stesso.

Vi pubblico questo stralcio di google sulle statistiche degli accessi a questo Blog.
Oltre alla origine del traffico (Ministeri, Società private, Società Pubblico-Private, Enti Locali, accessi tramite i Social e gli altri Blog padernesi, o altri ancora), che puntualmente verifico, vedo oggi quale è il post più letto.
Non mi sorprende che circa 300 lettori abbiano cercato nella mia critica, magari una condivisione o comunque un confronto della propria opinione.

Occuparsi della cosa pubblica, o delle questioni del paese in cui si vive, insomma più banalmente "di come vanno le cose", non è affare esclusivo dei politici, ancor meno dei fanfaroni che con la solita prosopopea si auto-elogiano, parlandosi addosso, ma dei cittadini prima di tutto.

I politici, quelli di bassa levatura, sono puntualmente preda di mero egocentrismo, edonisti incapaci di fare se non di parlare, o di arrecare danno ai cittadini stessi.
Dovrebbero essere puniti, non impuniti, o forse curati.
Ecco, ma noi ci aspettiamo sempre i fatti, non altro.


giovedì 24 luglio 2014

INCONTRO PUBBLICO SULLO "SVILUPPO" DELLA RHO MONZA



Si svolgerà questa sera, presso la sala Consiliare di Paderno Dugnano, l'incontro pubblico curato dalla Amministrazione Comunale, richiesto con una raccolta firme promossa dal Movimento 5 Stelle e voluta da tempo dai cittadini.

Sono invitati "i rappresentanti degli Enti coinvolti", e ci attendiamo quindi Serravalle, la Provincia e altri.

Se necessario, o se sarà data la opportunità, perché non è dato sapere quali saranno le regole della serata, se trattasi di unidirezionale monologo o scambio e confronto con la cittadinanza, potremmo intervenire.

Anticipando i contenuti del "Piano di Viabilità durante EXPO", aggiungo tre slide.

Una, la prima che stabilisce la modalità di esecuzione delle opere del progetto esecutivo (quello autorizzato con VIA e in Conferenza dei Servizi), e del piano di viabilità provvisorio (privo delle autorizzazioni).



La seconda che evidenzia le 6 corsie che da Meda e da Monza confluiscono all'altezza di via Generale dalla Chiesa in direzione Ovest/Fiera.
In giallo da Meda verso Milano (le attuali due corsie)
In rosa da A52, verso EXPO (con due corsie, ridisegnando il ponte attuale di immissione in Milano-Meda)
In verde da Meda solo verso EXPO (con due nuove corsie che poi confluiscono all'altezza del ponte di Via Gramsci in direzione Unes/collinetta)


Non sono evidenziate le corsie in direzione opposta che restano le attuali, temporaneamente.
Tutto quello che è in rosso sono le nuove rampe che da ottobre saranno realizzate e che fungeranno anche da innesti/interconnessioni con la successiva opera (ponte, galleria fonica, ecc).

Allo stato non c'è alcuna possibilità quindi che si possa in futuro prevedere l'interramento dell'opera, andando a realizzare già le opere di interconnessione al piano campagna, all'intersezione con la Milano-Meda.

Una manovra che, con questa viabilità provvisoria, non sarà più possibile è quella in direzione Milano dalla A52/Tang. Nord. Chi giunge da Calderara dovrà andare in direzione Nord sulla Milano-Meda e invertire la marcia allo svincolo del Carrefour, per riprendere la Milano-Meda direzione Milano.

Insomma cantierizzare "temporaneamente" (almeno fino a novembre 2015, ma anche oltre) una ipotesi simile avrà forti ripercussioni sulla viabilità locale poiché molti opteranno per le strade di Paderno per inserirsi in direzione Milano sulla Milano-Meda.
Non ci è stato infatti illustrato un Piano del Traffico o della mobilità temporanea e tanto meno uno Studio trasportistico che evidenzi le ricadute sulle arterie locali.

Dire che ci sarà minore impatto prolungando i cantieri in città per anni, con questa viabilità che sarà provvisoria" almeno sino a quando il resto dell'opera non verrà realizzato, è una bugia grande come una casa.
Più dura un cantiere più ha impatto sul territorio ed anche sulle attività commerciali, logistiche, produttive, ecc. ecc. lo sanno anche i bambini.

La terza con il dettaglio delle rampe che verranno realizzate da ottobre in poi (tutte le parti in rosso), come ha confermato l'ing. Colombo di Serravalle presso il Ministero lo scorso lunedì 21/07.


Ma quando dicevano che non c'era tempo per altre soluzioni e non ci sarebbe stata soluzione "B" perché finivano in 365 giorni tutto.... erano ubriachi!?

Di sicuro Sala ha ritenuto incredibili tali asserzioni, grazie Sala, ma a quest'ora -con la talpa- la strada era già terminata tutta, e ne abbiamo avuto la riprova!

Buona serata.

venerdì 11 luglio 2014

LA BRUTTA FACCIA DELLA POLITICA ...PIANI A, B, C, E VIA COSI!

Sono davvero infastidito dalla pioggia di comunicati e dal vociare che febbrilmente esalta una ipotetica soluzione denominata, prima Piano B, davvero un ripiego per Paderno D.no, ma ora ribattezzata "Progetto Alparone" sui blog locali e sui social forum.

Eccolo il "piano B", riutilizza la Milano-Meda, con parziali allargamenti di corsia (quelli in rosso nella sezione che segue)

Piano Stralcio Paderno - Calcinati
Sezione - Calcinati
Questa soluzione è stata portata al Ministro dell'ambiente a febbraio 2014.
C'è pure un comunicato stampa di Oscar Figus, del PD locale, che la descrive.

Ma quello che è stato fatto è sotto la luce di un sole cocente, quello che si sta facendo è solo nella forza dei resistenti spentolatores di Paderno Dugnano e nelle coscienze dei cittadini.

Una breve storia dei progetti, dell'impegno e dei ...convocati.

1. Delibera di Giunta Provinciale (Penati) che istituisce il primo Tavolo tecnico
2. Delibera di Consiglio Comunale (Massetti) che accetta la candidatura/partecipazione a tecnici disponibili a partecipare al Tavolo tecnico
3. Candidatura del sottoscritto da parte della Associazione Amici Parco Grugnotorto, accolta
4. Elezioni 2009 - Nuove giunte Provinciale e Comunale, che da opposizione (anche al progetto "Penati") passano a maggioranza
5. Tentativo di disconoscimento in Consiglio Comunale della DCC che dichiarava che il tavolo era aperto e non solo istituzionale
6. incontro presso la sala del neo-sindaco Alparone, presenti Allegro - Abbati - Calvano - Rimoldi per riaprire la questione partecipazione al Tavolo Tecnico
7. Prima lettera del neo assessore DeNicola che disconosce la DGP Penati, dichiarando "scaduti i termini"
8. Prima sollevazione in Consiglio Provinciale - presenti i cittadini
9. Avvio del primo Tavolo tecnico - presenti Allegro - Valtorta (collaboratore) - Denicola - Proiter - Provincia Milano
10. Presentazione proposta Allegro con tracciato sotterraneo della nuova Rho-Monza SP46, sotto alla attuale Milano Meda, e ipotesi di ulteriore interramento della Milano-Meda
11. Accoglimento dei principi del punto 1 e studio di Fattibilità Proiter/Provincia che decreta la fattibilità dell'intervento, a fronte di extra costi
12. Presentazione in sala consigliare degli esiti del Tavolo Tecnico (sotto elezioni Regionali)
13. Avvio di incontri, audizioni, commissioni provinciali (presenti solo cittadini, CCIRM e Allegro)
14. Mozioni, Ordini del Giorno, Audizioni (Allegro - Calcinati) in provincia, promossi dalla opposizione (Casati - Gatti), e mai accolte dalla maggioranza

PRIMO PS
Ma se prima il Centro destra era opposizione a Penati e quindi al Progetto, come mai Podestà diventa il più convinto sostenitore di questo progetto?

15. Intanto Conferenza dei Servizi che stabilisce la procedura Appalto-Concorso con la progettazione esecutiva in capo alle imprese concorrenti (voto unanime di tutti gli enti, compresa la AC di Paderno)
16. seconda conferenza dei Servizi, consultiva, sul progetto preliminare, con parere negativo della AC di Paderno (prima presenza riscontrata del vicesindaco)
17. Progetto UNACOOP - Antonio Serravillo, presidente Unacoop, ipotizzo una soluzione tutta trincea che era sostenibile economicamente (presi contatto segnalatomi da Ezio Casati)
18. Primi contatti con Novate e tecnico Calcinati - nasce la ipotesi di un nuovo approfondimento progettuale con sistema a paratie
19. il CCIRM promuove una azione di intenti tra tutte le amministrazioni, Paderno D.no fa da capofila e iniziano incontri presso la sala giunta del comune di Paderno
20. Allegro - Calcinati - Aina lavorano ad una soluzione con paratie - galleria artificiale e presentano aggiornamenti progettuali, fino ad una soluzione che diventa gradita a tutte e 5 le amministrazioni
21. Il nostro progetto diventa "il progetto dei comuni" e 4 su 5 dei comuni interessati adottano il nostro progetto in versione "low-cost" (+40 milioni di euro)
22. Inizia la verifica dello stesso presso la sede di Serravalle, che tenta di contraddire le valutazioni economiche stese da un professionista esperto in infrastrutture, e con prezzi listino Anas, conformi al progetto Serravalle, dichiarando che l'extra-costo era di 110.000.000€, e che non ci sarebbe stato tempo

SECONDO PS
nel frattempo il primo ricorso della AC Padernese è vanificato dal deposito tardivo, ossia fuori tempo

23. parte la gara di appalto
24. arrivano le offerte e la commissione in regione lombardia decreta quale il progetto con aggiudicazione provvisoria (GLF)
25. dalla aggiudicazione provvisoria trascorre oltre un anno per arrivare al progetto esecutivo
26. procedura di VIA
27. osservazioni, controdeduzioni, ecc
28. Decreto di VIA con il neo-ministro Orlando che istiutisce un nuovo tavolo tecnico ex-post valutazione ambientale, che sembra tenere "aperto" il parere (un disastro sotto il profilo giuridico)
29. incontri a Palazzo Marino (interruzione di Consiglio Comunale, da parte dei cittadini)
30. colloquio con Confalonieri, delegato expo per il comune di Milano
31. ... eccetera

Nel mentre infatti ci sono stati interventi presso la Commissione Europea, presso il Quirinale, lettere in ogni dove, incontri a Roma, poi Decreti di esproprio e soggetti privati che si vedono costretti via via a ripiegare o scendere a compromessi, e al cospetto una popolazione attenta ai beni comuni "che non molla", che è sempre li a presidiare il territorio, che manifesta diligentemente e vive nella speranza che non si proceda che si stia "solo cantierizzando", mentre è sotto gli occhi di tutti lo "sfalcio" di erba ...cosa sia, l'abbattimento di piante ultra quarantennali cosa abbia generato in via Generale Dalla Chiesa, un vuoto che presto verrà colmato e lo sforacchiamento di linee sotterranee di gasdotti, cosa siano.

Adesso la supposta del piano B.

Anzi vediamo pure quale è il "piano C"

Piano C - viabilità provvisoria durante EXPO 2015

Io sono contrario e non credo che Serravalle realizzerà un piano B, forse il piano C e metterà temporaneamente in esercizio quello che riuscirà a realizzare per EXPO, che ormai è chiaro a tutti non è il motivo per cui si deve realizzare questa strada.

La Rho Monza si farà, si sta facendo e non c'è piano B o C che regga.

L'ipotesi di allargamento è solo un artificio temporaneo, ma non è una soluzione.
Se non ci saranno le barriere acustiche l'impatto sarà maggiore, se non ci saranno le piantumazioni, il PM10 sarà più concentrato, e via così, auguri Paderno.

Per me in tutta questa vicenda si evince solo uno Stato inerme, una Regione collaborativa con il Concessionario, un Concessionario che decide in sfregio alla autorità locale, e una politica locale che è inutile perché non riesce a fare nulla, nemmeno una ordinanza a tutela della sicurezza dei padernesi, che una volta si sente delusa dei suoi rappresentanti Regionali, l'altra è concorde con il suo Assessore Provinciale e gioisce delle "soluzioni" tirando fuori la bandiera, quando i cittadini si alternano dalle 6.00 della mattina alle 24.00 della notte.

L'italia perisce di politica, di cattiva politica.
Ecco la brutta faccia della politica!

martedì 8 luglio 2014

ESONDA IL SEVESO


VASCHE DI LAMINAZIONE SI... VASCHE DI LAMINAZIONE NO

Questo il panorama "metropolitano" che abbiamo trovato nel nord Milano e lungo le strade di accesso alla città, questa mattina.

Esondazione a Palazzolo - Paderno Dugnano
Le "vie d'acqua a Milano" qualcuno ha ironizzato sui social network, ridicolizzando le ipotesi di deviazione di canali e/o scolmatori che dovranno convogliare ...chiare e fresche et dolci acque al sito di EXPO, devastando però grandi aree verdi o parchi consolidati come il parco di Trenno.

Certo il tema delle "vie d'acqua" a Milano ha origini ben più antiche, e si tratta di un progetto di Leonardo Da Vinci, che in una sua visione immaginifica "vedeva" Milano servita da canali e corsi d'acqua in parte coperti o sottostanti gli edifici ed in parte scoperti.

Un grande progetto di ingegneria idraulica; sono rimasti due navigli e mezzo di questo progetto urbanistico-paesistico significativo per la città (l'ultimo e l'unico probabilmente che Milano ricordi).
Presso il Museo della Scienza e della Tecnica sono visibili i modellini di questo studio Leonardesco, che invito a visitare, in quanto tema di estrema attualità, ma quello che Leonardo non poteva prevedere era che Milano avrebbe dovuto servire un fiume ...di macchine.
Quindi son stati chiusi i navigli, tranne quelli a sud di Milano, e luoghi belli e caratteristici di Milano sono spariti, come el tombon de san marc, il ponte delle gabelle, lo stesso ponte di San Marco (sempre a Milano, non a Venezia).

Milano - Viale Suzzani
Milano - Viale Fulvio Testi / Piazzale Istria

Personalmente penso si possa guardare ad altri esempi per capire se questi bacini temporanei possono avere anche valenze paesistiche e non essere un mero volano per il deflusso di piogge ormai sempre più disastrose per il nostro territorio.
L'urbanizzazione e la copertura dei terreni ha reso senz'altro il terreno meno permeabile e quindi la prima causa di queste esondazioni è strettamente connessa al consumo indiscriminato di suolo.
che scoperta diranno gli addetti ai lavori, ma è proprio così, il dissesto idrogeologico è spesso causato dalla urbanizzazione incontrollata.

E la città è consolidata, costruita al ritmo di 8 mq al secondo (cit. Finiguerra), come si può pensare di liberare l'alveo del torrente a Milano, ma anche in Provincia dove non c'è più spazio?
Quale può essere la soluzione, acclarato che l'urbanizzazione (e non solo a Milano, ma soprattutto a nord di Milano) ha stretto sempre più lo spazio al torrente?

Cercando di essere propositivi, guardiamo al caso del PLIS del Molgora a est di Milano dove si studiano sistemi idraulici di compensazione delle portate d'acqua e si associano progetti di ri-naturazione delle sponde, come nel caso di Bussero, porta del Parco Agricolo, che ritengo un caso simile a quello di Paderno Dugnano.
La stessa Paderno Dugnano soffre in caso di esondazione del torrente, ed una soluzione va trovata, ma dove, questo sarebbe il problema per molti?
Non sia così semplice definirne la localizzazione e credo fermamente sia il come, il tema da approfondire.

Allora tutti intorno ad un tavolo per capire cosa e come si possa fare a risolvere la questione, perché può anche essere che la localizzazione delle vasche di laminazione sia o meno corretta a Senago o Paderno, ma non si può non prescindere lo studio del territorio di area vasta, ossia ancora più a nord di questi due paesi.
Insomma come Milano si rivolge a Paderno e Senago, ritengo Paderno si possa rivolgere ad altre amministrazioni per lavorare lungo tutta l'asta fluviale.

La amministrazione padernese in carica sino al 2009 aveva avviato un programma di studio sul "Parco Fluviale del Seveso", iniziando un lavoro in modo puntuale, sia dal punto di vista ambientale che idrogeologico, ma localizzando gli studi a Paderno Dugnano.

E l'AIPO ha svolto studi sull'assetto idrogeologico del torrente Seveso, eppure non è stato mai pubblicato (intendo con decreto ministeriale) un Piano di Assetto Idrogeologico che identifichi le fasce di esondazione con ricaduta a breve/medio/lungo periodo per limitare le edificazioni nei pressi degli argini di quello che torrente era e torrente resta, visto le enormi differenze di capacità/portata che lo caratterizzano.
Perché il fiume, in quanto fiume, ha delle portate idrauliche costanti, mentre un torrente non ha queste caratteristiche e la disciplina dei suoli va governata con responsabilità integrando questi studi nel governo del territorio e non garantendo a vita edificazioni in aree non adeguate come sempre, per fare cassa con gli oneri di urbanizzazione.

Il fatto di avere un torrente in "ambito urbano" è noto a tutti, amministratori locali compresi.
Solo che i piani di governo del territorio non li hanno mai conformati a queste realtà ed alle loro ricadute (le esondazioni) dannose per le attività umane, non solo economiche.

In questi ultimi 5 anni si è solo sentito parlare di Vasche di Laminazione (invasi artificiali -posti a nord di Paderno D.no nel quartiere di Palazzolo e Senago- che fungono da vasche temporanee per frenare la prima pioggia, ossia l'onda che oggi si riversa in modo repentino in sezioni idrauliche non più adeguate).

PLIS Molgora 

Tornando al Molgora, il tema progettuale, scaturito dalla necessità di realizzazione della vasca di laminazione del torrente, nei territori dei comuni di Bussero e di Gongorzola, ha attivato una serie di interventi volti alla creazione di un vasto luogo di fruizione a forte valenza naturalistica. 

Il progetto ha preso spunto da uno studio di fattibilità idraulica, che ha previsto l’asportazione di terreni vegetali per circa 3 mt rispetto alle attuali quote di campagna e il taglio della vegetazione delle ripe a ridosso del torrente, prevedendo poi la sistemazione delle aree all’interno della vasca di laminazione e della riorganizzazione dell’assetto di mobilità lenta, localizzata in prossimità della vasca e sugli argini stessi. 

Gli obbiettivi per un intervento anche sul torrente Seveso credo siano riassumibili cosi:
  1. ri-naturalizzazione della vasca volano attraverso interventi di ingegneria naturalistica;
  2. caratterizzazione dello spazio, elemento di interesse naturalistico/ambientale, in relazione al sistema fruitivo interno ed esterno all’area, ossia in connessione con il sistema dei parchi di livello sovraccomunale o regionale;
  3. individuazione di funzioni compatibili alla particolare destinazione d’uso dell’area;
  4. creazione di un sistema ciclo pedonale di supporto al sistema fruitivo dell’intero comparto del Plis e del Villoresi
E per non continuare a spostare il problema e le responsabilità di governo in governo, che sia la politica a dare impulso propositivo affinché si trovino le soluzioni alternative, e chiedendo a Regione Lombardia di aprire dei tavoli di lavoro, perché il Nord Milano non può farsi trovare impreparato.

Rimando qui ad un articolo scritto nel 2010 dalla insegnante padernese Nicoletta Saita e pubblicato da PadernoForum, il blog del giornalista Arcari, perchè alcuni spunti sulle azioni che la politica può mettere in campo ci sono.





lunedì 7 luglio 2014

MILANO - IL NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO IN VISIONE DAL 7/7 al 21/7

In libera visione il nuovo Regolamento Edilizio del Comune di Milano, ecco il termine per presentare le
Osservazioni

La deliberazione consiliare di adozione del nuovo Regolamento Edilizio del Comune di Milano è stata pubblicata all’albo pretorio dal 18 giugno al 3 luglio 2014.
A far tempo dal 7 luglio, il Regolamento sarà depositato in libera visione al pubblico per quindici giorni consecutivi, e quindi sino al 21 luglio, presso la Segreteria dello Sportello Unico per l’Edilizia.
Così come previsto dal combinato disposto degli articoli 14.3 e 29 della legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 “durante il periodo di pubblicazione, chiunque ha facoltà di prendere visione degli atti depositati e, entro quindici giorni decorrenti dalla scadenza del termine per il deposito, può presentare osservazioni”.
Il termine per presentare le osservazioni scadrà pertanto il 7 agosto 2014.

venerdì 4 luglio 2014

CONCORSO INTERNAZIONALE - CAVALCAVIA BUSSA A MILANO

CONCORSO BANDITO DAL COMUNE DI MILANO PER LA RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE DEL CAVALCAVIA BUSSA

Vista Modello dalla banchina ferroviaria


"Ideare un ponte o un viadotto è una cosa meravigliosa, un sogno per i progettisti.
Manufatti particolari, diversi dagli altri, si staccano dal terreno e spiccano il volo.
Hanno una doppia vita, una inferiore dove scorrono l’acqua o mezzi di trasporto e una superiore, aerea e a se stante.
Progettare il lifting di un viadotto è una cosa diversa, ma sempre coinvolgente.
Come in questo caso dove un impianto destinato a uno statico e noioso parcheggio si trasformerà in un area pulsante, piena di vita nel cuore nuovo della città di Milano.
Un luogo dove si potrà fare dello sport differenziato, dove i bambini potranno giocare in mezzo al verde, dove fare shopping, assistere a spettacoli, eventi e concerti, ballare, consumare cibi e bibite, ammirare fontane scultoree e opere d’arte"

Questa è la prolusione del nostro progetto che purtroppo non ha passato la selezione tra gli oltre 100 partecipanti di livello internazionale.
Lo ritengo un bellissimo lavoro di riqualificazione e recupero senza "occupazione" di nuovo territorio, anzi con la restituzione alla città di spazi sia ludico-ricreativi, oltre che per eventi culturali, dove stare bene.
"Nuovi" spazi per la città e per le persone, posti su di un ponte lungo oltre 250 metri e largo 36, un elemento di congiunzione tra due quartieri, l'Isola e Garibaldi, di circa 9.000 mq.

Le varie attività proposte sono:

Skate Park
Aree verdi con sedute
Area attrezzata con fontana e bar
Spazi di servizio per eventi
Auditorio spettacoli, proiezioni, eventi, musica, mostre, gioco libero
Campi di calcio A5 e Basket, di cui uno dotato di tribuna coperta
Parco giochi
Giochi d’acqua per bambini
Aree di riposo nel verde
Palestra di roccia
Velo-stazione
Parcheggi
Impianti fotovoltaici, solare-termico, recupero acqua piovana, illuminazione led
Modello - Studio per un auditorium
Modello - Studio della vela di copertura
Vista Modello - la bici-stazione

La ciclabilità è punto cardine del progetto e qualifica la viabilità del ponte, oggi destinato a brutto parcheggio e corsia di transito veicolare, con un livello più alto di sostenibilità ambientale.
Sotto il profilo energetico il progetto vede la dotazione di pannelli solari fotovoltaici del tipo a film sottile, che ben si adattano alla sagoma delle coperture ad ala, poste sia sul ponte che a copertura della velo-stazione. 
Modello - dettaglio aree ricreative e per lo sport



























giovedì 3 luglio 2014

PONTI E RICOSTRUZIONE IN LIBIA


PONTI ITALIANI IN TRIPOLITANIA

modello di studio

studio di passerelle per disabili motori

Brevi cenni storici, che interessano un personale legame con questo paese del Nord Africa.

"Nel 1911 l'Italia di Giolitti dichiarò guerra all'Impero ottomano (Guerra Italo-Turca) per ottenere il controllo della Libia con la pace di Losanna. Fino ai primi anni trenta, gli italiani combatterono la resistenza organizzata dai Senussi, mentre coloni italiani si stabilivano in Libia, fino a costituire il 13% della popolazione nel 1939.
Nel 1934 venne proclamato il Governatorato Generale della Libia (con l'unione della Tripolitania e della Cirenaica) e successivamente gli abitanti autoctoni poterono godere dello status di "cittadini italiani libici" con tutti i diritti che ne conseguivano. Mussolini dopo il 1934 iniziò una politica favorevole agli Arabi libici, chiamandoli "Musulmani Italiani della Quarta Sponda d'Italia" e costruendo villaggi (con moschee, scuole e ospedali) a essi destinati.
Il primo governatore fu Italo Balbo che 
divise, nel 1937, la Libia italiana in quattro province (nel 1939 annesse al Regno d'Italia) e un territorio sahariano: la provincia di Tripoli, la provincia di Bengasi, la provincia di Derna, la provincia di Misurata ed il Territorio Militare del Sud con capoluogo Hun (sede di un comando militare che aveva il compito di governare il Sahara libico).
Nel gennaio 1943 la Libia fu occupata dalle truppe degli Alleati, anche se gran parte degli italiani rimasero nel Paese"
E mio nonno paterno vi si stabilì in periodo di guerra, assieme ai figli, tra cui mio padre appena adolescente, che terminata la guerra rientrò con il fratello in Italia, senza famiglia.
Non ho mai visitato questo paese che fu terra di transito per una parte della mia famiglia d'origine.
Oggi per chissà quale coincidenza mi trovo a progettare il design di 20 passerelle ciclo-pedonali da realizzare nella capitale, Tripoli, città di oltre 1 milione di abitanti.
La caduta del dittatore Gheddafi nel 2011 ha causato caos e molto fermento nel paese con una guerra civile, fino alla costituzione di un governo di transizione che nel 2012 giunse ad indire elezioni democratiche che mancavano da circa 50 anni.
Le elezioni hanno portato un governo Liberale, il più atteso dopo decenni di costrizioni, soprusi e regime autarchico, e invece oggi i ponti, strutture di collegamento e di connessione tra due fronti.
Un significato ideale quindi, e la geometria della sezione è una rilettura in chiave moderna di alcuni elementi formali caratteristici dell'architettura islamica.

 




mercoledì 25 giugno 2014

PUBBLICATO IL 18 GIUGNO IL NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO DI MILANO

Pubblicato il nuovo Regolamento Edilizio di Milano

E' stata pubblicata sull'albo pretorio del Comune di Milano mercoledì 18 giugno 2014 la delibera del Consiglio Comunale di Milano del 14 aprile 2014, n. 9, di adozione del Nuovo Regolamento Edilizio , comprensiva dei vari emendamenti votati in Consiglio.

Al fine della presentazione delle eventuali osservazioni, la legge regionale 12/2005 e s.m.i. per il Governo del Territorio stabilisce che “La deliberazione di adozione è depositata per quindici giorni consecutivi nella segreteria comunale, unitamente a tutti gli elaborati; gli atti sono altresì pubblicati nel sito informatico dell’amministrazione comunale; del deposito e della pubblicazione nel sito informatico dell’amministrazione comunale è data comunicazione al pubblico mediante avviso affisso all’albo pretorio.” (art. 14, comma 2).
La pubblicazione della delibera presso l’Albo Pretorio ha quindi la finalità, molto importante, di rendere possibile la presa visione del testo del Nuovo Regolamento Edilizio comprensivo di tutti gli emendamenti presentati in sede di discussione consiliare ai fini della adozione del documento: questo è, quindi, il testo da cui partire per proporre le eventuali osservazioni entro gli ulteriori quindici giorni, come previsto dal comma 3, "durante il periodo di pubblicazione, chiunque ha facoltà di prendere visione degli atti depositati e, entro quindici giorni decorrenti dalla scadenza del termine per il deposito, può presentare osservazioni."
Entro sessanta giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle osservazioni, a pena di inefficacia degli atti assunti, la Giunta comunale approva il Regolamento Edilizio decidendo nel contempo sulle osservazioni presentate.

Che significa che intorno al 18 settembre il Regolamento dovrebbe essere pubblicato definitivamente.

venerdì 20 giugno 2014

AREA SCALTRINI - RIQUALIFICAZIONE URBANA E POLEMICHE INUTILI

Ho letto alcune prime critiche sui blog locali e sui social forum, espressi da varie persone e amici che parlano di questa ipotesi di rinnovamento urbano a Paderno Dugnano descrivendola come l'ennesima devastazione del territorio, o appellandola con altri termini apocalittici.

Personalmente non ho alcun tipo di riferimento o incarico rispetto agli operatori che tratteranno la riconversione dell'area Scaltrini e sono curioso di valutarne meglio i contenuti, pertanto dal mio -equidistante- punto di vista riscontro una querelle inesistente e del tutto priva di fondamento.

E lo è soprattutto perché quello che si dipinge oggi come uno Tsunami che verrà, in realtà era una delle osservazioni al piano di governo del territorio, con ripensamenti sulle destinazioni urbanistiche; ricordo un articolo del blogger padernese Carlo Arcari (qui) che citava il "programma Massetti" per il PGT in divenire che, tra i vari punti e le osservazioni presentate alla giunta Alparone1, prevedeva quanto segue: "Nella parte relativa al Documento di Piano ad esempio, oltre alla proposta di realizzare, trasformare il Grugnotorto in Parco Regionale, allargandolo a Sud di Calderara e a Nord del Campo Toti, ampliare i parchi del Seveso, delle Cave e quelli urbani, si chiede di ripensare le destinazioni dell’area Cabassi e Scaltrini e confermare il carattere produttivo delle aree Sasol e Citindustrie, di studiare una proposta di riqualificazione del Villaggio Ambrosiano ovest e si dice "no" a nuovi insediamenti di grandi strutture distributive a tutela delle piccole attività commerciali di quartiere".

Se di crisi (edilizia) rischiamo di perire, non si capisce davvero di cosa si dovrà sopravvivere negli anni a venire.
Era anche nel programma di centrosinistra tale riconversione, con possibile recupero di "risorsa suolo" e generazione di spazi verdi, oltre che per l'intervento vero e proprio, e lo sarà di fatto anche per le effettive previsioni del PGT per quelle aree, oggi.

Finalmente vedremo trattare interventi di riqualificazione del territorio in Consiglio Comunale, oltre che di Marò e altre questioni che non riguardano Paderno Dugnano.

Altro tema caldo che vorrei invece affrontare prossimamente è l'ampliamento della Milano Meda con la "novità" della terza corsia, di cui sembra che la precedente Giunta, e non solo, fosse/fossero al corrente da ben prima delle elezioni, avendo ricevuto il progetto dagli Enti, ma che si sono ben guardati dal comunicare ai cittadini/elettori.

Sono terminate le elezioni... ma il calendario delle questioni "calde " a Paderno è fitto, e il percorso è in salita prima per la questione Rho Monza, che vede ormai aperti i cantieri, e di certo non sarà privo di ostacoli per la nuova maggioranza.

mercoledì 18 giugno 2014

lunedì 7 aprile 2014

BASILICO ALL'ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI MILANO

Ritratti di fabbriche


In occasione del Salone del Mobile 2014, nella sede di via Solferino 19, cuore del distretto di Design in Brera, è allestita la mostra Ritratti di fabbriche.
In mostra le foto originali di paesaggi industriali milanesi a firma Gabriele Basilico, scattate tra il 1978 e il 1980. La mostra, aperta da domani 8 Aprile al 13 Aprile, dalle 10 alle 20 e dal 14 Aprile all'8 Maggio 2014 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, è curata da Roberto Mutti, con un allestimento di Franco Raggi. 
Le immagini appartengono all’Archivio Storico della Fondazione 3M.
La mostra ha il patrocinio dello Studio Basilico.

venerdì 4 aprile 2014

RHO MONZA E LA "PRIMA-VERA" PADERNESE

PADERNO DUGNANO: RHO MONZA - IN VISTA DELLE ELEZIONI ....FORISCONO I RICORSI AL TAR... E POI?
Sembra ancora possibile che il "mostro" non venga a far visita ai Padernesi togliendogli il sonno e anni di vita per il danno alla salute, perché non si capisce se l'opera sarà iniziata a pasqua come sembra, eppure credo fortemente che sarà così.
Le procedure, gli atti, e tutti gli eventi insomma che interessano la realizzazione della nuova RHO MONZA (oramai Ex-SP46) a Paderno ci sono tutte, compresa la approvazione del Progetto Esecutivo dello scorso 19 marzo 2014 con Decreto di Pubblica Utilità dell'opera.
Il fermento (?) pre-elettorale però non sembra interessare molto i nuovi attori dei vecchi partiti o dei nuovi movimenti che nulla ci vengono a dire su cosa intenderanno fare, una volta eletti nel prossimo Consiglio Comunale, anche per le conseguenze che verranno.
Si nota un certo torpore a livello governativo ed una rarefazione delle proposte che i vari movimenti o partiti del territorio potrebbero in qualche modo usare come chiavi di volta (o svolta?) per cambiare le carte sul tavolo.
Proposte che la politica è invece tenuta a fornire per presentarsi preparata ad affrontare le questioni locali.
Insomma cosa intendono fare i 3 candidati sindaco di Paderno, e i sostenitori e supporter vari di fonte a questa situazione così critica?
Qualcuno ci dice qualcosa o ci si aspetta solo che il Tar accolga la sospensiva, del ricorso del Comune o dei Cittadini e del CCIRM, e interrompa l'opera?
Saremo sempre impreparati, così.
E forse non è chiaro il disagio che si verrà a procurare ai padernesi, ai cittadini, ma anche alle aziende ed ai lavoratori.
Si sottovaluta da anni il rischio occupazionale dei lavoratori del territorio, immaginando che le "Grandi Opere" porteranno lavoro.
Balle!
Per il momento è quasi certo che alcune aziende fiorenti del territorio, che viaggiano a ritmi di crescita maggiori del PIL Cinese, rischino la crisi occupazionale e così lavoratori, famiglie e indotto!
Questa è la italica realtà, irrazionale.
Altro che terra delle eccellenze, le "eccellenze" devastano il territorio, mettono in crisi le famiglie, fanno perdere il lavoro e la ricchezza della nostra società.
Ritengo si stia presentando un grave rischio per Paderno D.no non certo venti di prima vera e troppo, troppo attendismo.
Siamo e sono sempre stato in prima linea sulla materia, ma ci vogliono anche le retrovie.
Chi fa che cosa?
In attesa di cortese risposta, grazie.
F.to Allegro Fabrizio, incalzato da tanti padernesi!











giovedì 20 febbraio 2014

LA METROTRANVIA AVANZA... ARRIVATI GLI AVVISI DI ESPROPRIO

Son giunte le lettere della Provincia di Milano aventi ad oggetto la "determinazione dell'indennità provvisoria di esproprio e di occupazione temporanea delle aree spettante agli aventi diritto per lavori di realizzazione della Metro-tranvia Milano (Parco Nord) - Seregno"


E' stato emesso il Decreto n. 916/14 del 4 febbraio 2014 con l'oggetto sopra riportato.


E' allegato alla missiva lo Schema di cessione delle aree e un modulo per l'accettazione della indennità, predeterminata in 30,00 €/mq.


Il tempo utile è 30 giorni per aderire... prendere o lasciare.


Se si aderisce alla proposta viene erogata l'80% della indennità, per ogni annualità o frazione (di mese) della stessa.

giovedì 23 gennaio 2014

I VINCITORI DEL CONCORSO AREA EX-BRETHER

"Tra pubblico e privato: nuove forme del vivere, del lavorare e dell'abitare" per la trasformazione dell'area MHS "Riboldi-Toscanini" di Paderno Dugnano.












VINCITORI DELLA CATEGORIA APrimo classificato
Codice: 017ME2
Titolo progetto: Abitare, Camminare, Lavorare
Componenti: Emanuela Bartolini, Marco Giuseppe Baccarelli
Motivazione
Il progetto adotta una strategia temporale di trasformazione raffinata e realista, commisurata al contesto e alla imprevedibilità delle risorse disponibili, restituendo alla città un articolato sistema di spazi aperti di qualità e nuovi luoghi centrali.



Secondo classificato
Codice: m8c8b8
Titolo progetto: reFabbrica. Abitare intimità estroverse
Componenti: Luca Del Fabbro Machado, Valentina Crupi, Manuela Schirra
Motivazione
Il progetto manifesta una lettura della città complessa e coerente, che si traduce in un insieme urbano molteplice e sottile. Il progetto prevede strategie energetiche innovative utilizzando anche gli edifici esistenti. L'articolazione degli spazi determina sequenze urbane ricche ed adeguate, seppur talvolta fragili.



Terzo classificato
Codice: 1CLASS
Titolo progetto: Nuovo centro MHS a Paderno Dugnano
Componente: Massimo Lorenzi
Motivazione
La piastra di base, sebbene sovradimensionata, funge da utile connettivo pubblico per tutto il sistema. Viene apprezzata la realizzazione per parti del progetto che non lo espone al rischio di incompiutezza. Il rapporto tra pubblico e privato è equilibrato così come il linguaggio architettonico e la relazione con il tessuto urbano esistente.







VINCITORE DELLA CATEGORIA B
Codice: AA999
Componente: Andrea di Marino
Motivazione
La giuria apprezza la coerenza del progetto. La progettazione risulta essere molto articolata e curata nel dettaglio.