martedì 18 settembre 2012

PGT - Sul sito del comune il Documento di Piano alla "Milano di Morattiana memoria"

Ho partecipato lo scorso sabato 15 settembre alla presentazione pubblica del primo documento del PGT della Giunta Padernese: il Documento di Piano.

Presentazione formale in cui si sono presentati i principi di governo del territorio tutti da capire.

Perequazione con indice (teorico) di 1 mq/mq per aree da perequare, ovvero con la possibilità di trasferire dette volumetrie da pertinenze indirette verso altre aree.
Volumetrie che avranno diverse destinazioni (secondo quello che ha detto l'assessore Bogani in risposta ad una pertinente domanda diretta, dell'ex-assessore Crapuzzo).
Un'altro cittadino ha presentato un'altra perplessità, quella dei tempi, ancor più pertinente in quanto decreta il fare o meno il PGT.

Entro il 31 dicembre si dovrrà adottare il Piano, non il solo Documento di indirizzo politico.
Serve il Piano .... ma che piano ha la amministrazione?
Siamo a fine settembre e mancano 90 giorni circa alla scadenza prevista dalla LR12/05, e se anche si facesse una votazione la notte di San Silvestro, con i tempi utili per la indizione della conferenza di VAS e la procedura "aperta" che prevede la LR 12/05, calcolando i tempi a ritroso ...non si arriverà mai al compimento del Piano.
Il Piano deve essere pronto nei prossimi 15 giorni al massimo per essere sottoposto alle associazioni del territorio e per valutare la ponderazione degli impatti (Obiettivo della VAS, che si affianca al Piano).
La vedo dura, se non impossibile, e condivido la seconda preoccupazione.
Vedo molto più proabile la solita deroga alla LR12/05 per i comuni ritardatari.

La prima è più legata alla "tecnica" ed alla visione politica del Piano.
Mi riservo di verificare i contenuti prima di parlarne, ma l'impianto che vede il "consumo di suolo zero" è tutto da verificare.
Di proclami se ne sentono a josa (milioni di posti di lavoro, diminuzione delle tasse, ecc ecc) per essere poi tutti smentiti dai fatti.
Se fosse impostato secondo questi criteri non mancherò di darne evidenza.

Certo la verifica del Piano può prevedere uno Stop alla costruzione delle aree libere, ma se parimenti si assegna un indice unico indifferenziato (0,35 mq/mq - mi è sembrato di capire), cui si potrà aggiungere la volumetria che "decolla" da altre aree, che resteranno libere, quale sarà l'indice massimo reale sulle aree che saranno edificabili?
Consumo suolo zero non significa zero cemento e zero edificazione.
Si potrebbero mettere in campo piani che prevedono minori occupazioni del territorio con maggiore sviluppo in altezza come ha fatto la Giunta Moratti a Milano.
L'indice massimo previsto a Milano, con i benefit del mix funzionale per housing sociale, e per bio-edilizia e per trasferimenti volumetrici porta a un indice di 2,4 mq/mq.

Se il DM 1444/68 indica in 5mc/mq l'indice massimo di edificabilità, il dato Milanese pari a 2,4 mq/mq x 3 mt di altezza, corrisponde a 7,2 mc/mq!
Aumentano i residenti aumentano le entrate per coprire il bilancio del comune.

Quanti gli abitanti teorici quindi che incrementeranno Paderno D.no?
Altra domanda pertinente dell'ex-assessore all'urbanistica?
Risposta: N.P.

Per ora il Piano Padernese somiglia molto a quello di Milano, ed è per questo che salutando il vicesindaco gli ho detto: "Bogani come Masseroli".
La replica: "Bogani come Bogani" ... in un impeto di vanagloria o di modestia?

Lo valuteremo per i contenuti del piano, ma che Paderno diventi con il PGT la città delle città (slogan ormai più che stucchevole che rappresenta solo sperpero diffuso di risorse pubbliche per cattedrali nel deserto o progetti impossibili: la città dello sport, la citta della salute, la città della scuola, la città della mobilità, la città della città...)

Sul sito del comune al presente link:
trovate la seguente documentazione composta da:
  • Quadro conoscitivo, ricognitivo e orientativo del percorso di formulazione del PGT
  • Quadro progettuale del PGT
  • DP1. Carta delle previsioni di piano
  • DP2. Scenari
  • DP3. Scenari e temi di progetto
  • DP4. Scenari e modalità attuative

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