domenica 1 maggio 2011

Toc toc... c'è nessuno?

Sono stupefatto.
Sono trascorse settimane ed alla mia mail inviata al dirigente dell'urbanistica padernese non segue alcuna risposta. Certo la question time della amministrazione di Paderno dev'essere di sicuro molto più impegnativa di quello che sembra. E la cronaca dell'ultimo consiglio comunale (letta ed ascoltata) in effetti presenta una situazione, a dir poco in fibrillazione.
Ma chiedere è lecito e cortesia è rispondere, ad una mail poi, non è che ci voglia così tanto tempo.
Qualche giorno prima che fossi invitato dall'ex-sindaco Massetti a partecipare ad un incontro sul PGT, o meglio prima che si tenesse lo stesso incontro lo scorso 15 aprile, ho cercato il dirigente dell'ufficio, l'Arch. M. Battel, per due ragioni.
Una ragione, la prima, che intendeva segnalare la mia piena disponibilità a trattare nel merito i contenuti delle osservazioni al PGT depositate lo scorso febbraio.
Disponibilità peraltro già anticipata al termine della serata del 2 aprile 2011, cui ho presenziato da uditore, occasione in cui il vicesindaco Bogani mi aveva presentato al neo dirigente.
La seconda ragione era legata al fatto che avrei voluto chiedere la sua partecipazione all'incontro del 15 aprile, evento che ho ritenuto una occasione molto importante per capire cosa ne pensano varie personalità o rappresentanze locali, dalla associazione commercianti, alle altre associazioni ed ai movimenti che a Paderno sono molto attenti alle questioni di ambiente, lavoro, cultura e territorio.
Ecco, questo sembra un modo vecchio di fare urbanistica, che nulla ha a che fare con il fare (scusate la licenza sulla falsa ripetizione).
Traspare una netta volontà di fare "a modo proprio", e dubito fortemente che il team tecnico del comune di Paderno D.no sia messo in grado di poter redigere il Piano in totale autonomia e consapevolezza, senza nulla togliere ai colleghi dei settori tecnici, ma forse più per questioni organizzative.
Non credo si possa affidare la pianificazione di una città di 50.000 abitanti ad un neolaureato che di urbanistica ne capisce poco, ma ad un professionista di provata esperienza.
Senz'altro riterrei indispensabile la consapevolezza di almeno quattro princìpi di Diritto Urbanistico.
E quando il dirigente decide di non venire ad ascoltare oltre 10 soggetti che hanno depositato proposte a josa, fa una scelta che ritengo non sia quella della partecipazione, e non è neanche in linea con quanto stabilisce la stessa LR12/05, strano, ma vero.
Ci sentiremo dire che l'amministrazione parlerà con gli atti o con i fatti, ma è seriamente discutibile e poco ragionevole lavorare ad un piano di governo come se fosse un programma politico di una parte e non di questioni di tutta la cittadinanza, e di muoversi in totale autonomia da quello che invece chiede la città.
P. Favrin ha chiesto, in apertura dell'intervento, se l'amministrazione fosse stata invitata oppure no, all'evento del 15 aprile.
Se l'amministrazione era stata avvisata e non ha risposto all'invito è grave, ma se non è stata invitata è altrettanto grave.
Sono di pari avviso, ma chi ci risponde?

Toc .. toc...

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