martedì 15 maggio 2012

Recensioni - Cambiamento Spiriturale ed Ecologico



Guido Viale
La Conversione ECO-LOGICA there is no alternative
Ed. NdA Press, Rimini, 2011.

La crisi economica, energetica e ambientale che ha investito la società contemporanea non è di tipo congiunturale ma di sistema.
Le soluzioni richiedono un cambiamento di atteggiamento che impegni non solo i governi ma ciascuno di noi in prima persona.

Guido Viale indica la via della conversione ecologica, su ispirazione del dettato morale ed intellettuale di Alex Langer, e invita ad un "cambiamento spirituale del nostro stile di vita, dei nostri consumi, del modo in cui lavoriamo e del fine per cui lavoriamo o vorremmo lavorare, del nostro rapporto con gli altri e con l'ambiente".

Si tratta di riflettere quindi sulla modalità di uno sviluppo che deve diventare sostenibile, studiato cioè in funzione di garantire alle generazioni future la disponibilità delle risorse naturali e la conservazione dell'ambiente in cui vivere e lavorare.

Viale individua 5 settori cruciali che dovrebbero essere oggeo di una riconversione:

1. energetico,
2. agricolo,
3. gestione rifiuti,
4. consumo del territorio,
5. mobilità

Punti programmatici e di un sapere consapevole che non dovrebbero esser dimenticati da alcuno che abbia intenzione di lavorare per il bene comune.

Diversamente la distruttività insita nell'animo umano non produrrà che distruzione appunto, conflitti, esaurimento, e danni incalcolabili alle generazioni che verranno, ovvero ai nostri figli.
Se volessimo fare un minimo di critica dovremmo anche analizzare il ventennio appena trascorso per capire che l'origine della crisi economica è dovuta ad un modello che "gira" sostanzialmente contro-natura.

Non è pensabile consumare all'infinito perchè le risorse esauriscono.

E' un principio semplice, quello che dovrebbe avviare ad una fase di cambiamento (epocale è ridicolo, ma è così).
Al volgere di ogni nuovo secolo, dopo un decennio di generale stordimento, la storia ci racconta di periodi di forte innovazione e cambiamento.
Che sia arrivato il momento di andare oltre anche nel XXI° secolo?

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