sabato 19 marzo 2011

THINK TANK PADERNESE - I giovani, Nottola e.. il PGT

PROGETTO POLITICAMENTE CORRETTO

Alcuni giovani padernesi, di varia estrazione (politica), si adoperano da qualche tempo nello studio sui temi del governo della città.
Fermento insomma, autopromozione forse e in buna sostanza preparazione di alcuni giovani interessati a quello che significa governare una città.
Lodevole, in quanto almeno la metà dei consiglieri comunali di tutta Italia non ha mai svolto un percorso formativo in tal senso.
La scuola (politica) era altro, e le commissioni edilizie e gli stessi consigli comunali son sempre stati pieni zeppi di ortolani, salumieri (con tutto il rispetto per il lavoro del salumiere e dell'ortolano, appunto), farmacisti e altro ancora.
E infatti la didascalia dell'evento che tratteggia in due moduli questo percorso, parla di una fase, la prima, accademica, di conoscenza tecnica delle questioni di governo, "al fine di garantire un'adeguata preparazione dei giovani a sostenere le proprie idee e i progetti che scaturiranno (...)".
E i relatori sono stati scelti tra i dirigenti e i tecnici di settore della amministrazione comunale.
Seguiranno nella seconda fase, i convegni, con incontri e tavole rotonde con gli attori del territorio.

Se penso al prossimo evento in programma, ossia l'ultimo del primo modulo a tema Piano di governo del Territorio, mi chiedo come si possa condensare in 2 ore di trasmissione il tema del governo del territorio. Forse è facile, e sarebbe utile proiettare un film del 1963, di Francesco Rosi, Le mani sulla città, per capire tutto quello che i giovani in politica non dovranno mai fare.
Mai così attuale Rosi, segno che l'Italia non cambia perchè non cambia la mentalità degli italiani.
Certo i giovani di contromano, e gli aderenti a questo progetto nuovo, si trovano di fronte alla possibilità di toccare con mano alcune questioni, e lo faranno pieni di vitalità, curiosità, entusiasmo, ma personalmente sono dell'idea che il procedimento formativo non sia corretto.
La politica è l'arte di governare la città e non l'esercizio tecnico dell'atto di governare.
Essa nasce dal confronto tra le persone, i movimenti, valori, idee e le soluzioni e presenta una opportunità per chi ha la capacità di condensare le richieste di un tessuto economico e sociale portando alla luce proposte certe, attuabili per la polis, per il bene comune.
Auguri a questi ragazzi, ma l'invito è di scendere in piazza tra la gente per capire cosa siano le istanze del territorio e non solo come sia strutturato il pachiderma amministrativo.


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