martedì 27 settembre 2011

IL FOTOVOLTAICO TIRA - L'Italia è il primo paese al mondo per le installazioni



Lo sviluppo del fotovoltaico italiano proseguirà con buoni tassi di crescita anche nei prossimi anni: il volume di installazioni fotovoltaiche raggiungerà, infatti, nel 2012 e nel 2013 rispettivamente i 2,7 GW e 2,6 GW.

Sono le stime diffuse nel corso del convegno organizzato dal Gifi (Gruppo imprese fotovoltaiche italiane), tenutosi a PV Rome Mediterranean, il salone internazionale delle tecnologie fotovoltaiche per il Mediterraneo che si svolge nell'ambito di ZeroEmission Rome, la grande manifestazione che si è svolta alla Fiera di Roma dedicata alle energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, lotta ai cambiamenti climatici ed emission trading.

"Dati importanti, certamente inferiori alle performance del mercato negli ultimi due anni, ma che permettono di guardare al futuro con un certo ottimismo, nonostante i timori sulla tenuta del comparto dopo la sostanziale riduzione delle tariffe incentivanti introdotta dal Quarto conto energia" - ha commentato Valerio Natalizia, presidente del Gifi.

E proprio gli effetti della nuova legislazione sono stati uno dei temi al centro dell'incontro. "Il nuovo sistema di incentivi provocherà una trasformazione del mercato rispetto a quanto avvenuto in passato: le nuove tariffe penalizzano le grandi installazioni, ma non è detto che il fotovoltaico debba e possa svilupparsi solo grazie a queste -ha spiegato Natalizia -. Si aprono infatti nuovi e promettenti scenari rappresentati in primo luogo dalla crescita degli impianti commerciali, quindi di media taglia realizzati sui tetti di strutture si lavorerà molto sul residenziale. La crescita di queste installazioni, inoltre, stimolerà l'innovazione tecnologica, per la necessità di trovare soluzioni che consentano l'integrazione dei sistemi sui tetti e nelle facciate degli edifici, campo nel quale i produttori di moduli italiani possono contare su un bagaglio di conoscenze e un gusto per l'estetica che i nostri competitor non hanno. Insomma, sebbene sia facile prevedere una certa selezione degli operatori, le opportunità per continuare a fare bene per le aziende".

Il presidente del Gifi ha poi sottolineato il bilancio positivo del fotovoltaico per il sistema Italia.
"Il settore nel giro di pochi anni ha dato un forte impulso alla creazione di nuovi posti di lavoro, circa 20.000 addetti diretti, con un'età media dei lavoratori di 35 anni, e uno dei pochi che ha continuato a crescere anche in una situazione economica particolarmente difficile - ha spiegato Natalizia. Altrettanto importante è il peso che il solare sta acquisendo nel mix energetico. Il fotovoltaico è oggi a tutti gli effetti una fonte primaria, se consideriamo che copre circa il 3% della domanda, quota che entro il 2012 arriverà al 6% e che rappresenta circa la metà rispetto a una fonte come il carbone. Un risultato ancora più straordinario se pensiamo che è stato ottenuto nel giro di pochi anni".

Di questo almeno possiamo rallegrarci: L'Italia è prima al mondo per nuova capacità installata di Fotovoltaico.

1 commento:

  1. Tu te ne intendi più di me ma non ti sembra una bestemmia che il fotovoltaico invece di riempire i tetti, magari degli edifici comunali e nelle villette, vada a togliere terreno all'agricoltura come successo a Senago?
    Questo agosto ho fatto un giro in bici per Paderno e ho la sensazione che considerata la nostra zona c'è ancora tanta agricoltura: si va dall'orticello della villetta alla Cascina dell'Uccello.
    Ma è frastagliata e spesso crea sprechi...il futuro sembra renderà sempre più difficile l'arrivo di alimenti da lontano sia per il prezzo e la disponibilità del petrolio sia per la sempre maggiore povertà della nostra popolazione.
    In questo quadro non dovremmo puntare sul kilometro zero o quasi invece di eliminare terreni agricoli?

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