venerdì 17 giugno 2011

SP46 - RICORSO AL TAR: "IL GOVERNO SALVA RHO MONZA" DA UN CONTRIBUTO CON LE "DISPOSIZIONI URGENTI PER L'ECONOMIA"

Il titolo è difficile, e potrebbe allontanare, ma ci sono notizie seriamente preoccupanti per Paderno Dugnano in quello che leggerete nel seguito.

E' del 13 maggio 2010 il Decreto Legge n°70 ed all'art.4 (Costruzione delle opere pubbliche), tra le varie modifiche apportate alle leggi vigenti (delle quali vi parlero in altri post), si trova questo:

comma 1, "per ridurre i tempi di costruzione delle opere pubbliche, soprattutto (non solo quindi - ndr) se di interesse strategico, per semplificare le procedure di affidamento dei relativi contratti pubblici, per garantire un più efficace sistema di controllo e infine per ridurre il contenzioso, sono apportate alla disciplina vigente, in particolare, le modificazione che seguono:(...)
d) contenimento della spesa per compensazione (...)
f) riduzione della spesa per Accordi Bonari (...)
p) razionalizzazione e semplificazione del procedimento per la realizzazione di infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale (...)"

Così è chiaro che il Decreto di cui parliamo vuole "ridurre il contenzioso", e come si propone di farlo? Contenendo la spesa per compensazione e riducendo la spesa per gli accordi bonai, e soprattutto semplificando le procedure per la realizzazione delle infrastrutture.

comma 2, "conseguentemente al decreto legislativo 12 aprile 2006, n°163 sono, tra l'altro, apportate le seguenti modificazioni:(...)
r) all'art 165, sono apportate le seguenti modificazioni:(...)
al comma 3, il primo periodo è sostituito dal seguente: "Il progetto preliminare delle infrastrutture (dell'affidamento di questo tipo di opere di parla - ndr), oltre a quanto previsto nell'allegato tecnico di cui all'allegato XXI deve evidenziare, con apposito adeguato elaborato cartografico le aree impegnate, le relative fasce di rispetto e le occorrenti misure di salvaguardia; deve indicare ed evidenziare anche le caratteristiche prestazionali, le specifiche funzionali e i limiti di spesa per l'infrastruttura da realizzare, ivi compreso il limite di spesa, comunque non superiore al 2% dell'interno costo dell'opera, per le eventuali opere e misure compensative dell'impatto territoriale e sociale strettamente correlate alla funzionalità dell'opera. Nella percentuale indicata devono rientrare anche gli oneri di mitigazione di impatto ambientale individuati nell'ambito della procedura di VIA (...)"

Il governo nazionale non solo si propone di ridurre le disponibilità economiche per indennizzare (con mitigazioni e compensazioni) il danno Ambientale, ma limita al 2% dell'intero costo dell'opera infrastrutturale, non solo le mitigazioni e le compensazioni, ma le associa al "limite di costo" della infrastruttura.
Questo significa che se già durante la realizzazione dell'opera lo scostamento del 2% vedrà esaurire le risorse disponibili dal piano finanziario a cuasa di un maggiore costo dell'opera ... non ci saranno più i soldi per indennizzare e per compensare, e neanche per mitigare il danno ambientale (che è un danno all'uomo, essere vivente facente parte dell'ambiente naturale).
Insomma è la poltica di Tremonti, quella che asserisce pubblicamente che non ci possiamo più permettere i costi per la sicurezza... e da oggi neanche i costi per preservare l'ambiente e l'uomo.
Consiglio una lettura leggera a Tremonti & co, un saggio esemplare: "Anatomia della distruttività umana", Erich Fromm, 1978 edito da MONDADORI!

E ancora, e qui svelo l'arcano annunciato nel titolo:
"dopo il comma 7 è aggiunto il seguente: 7bis. Per le infrastrutture il vincolo preordinato all'esproprio ha durata di 7 anni, decorrenti dalla data in cui diventa efficace la delibera del CIPE che approva il progetto preliminare dell'opera. Entro tale termine, può essere approvato il progetto definitivo che comporta dichiarazione di pubblica utilità dell'opera".

In sintesi, è questa ultima modifica (comma 7bis) che conferma che sarà sufficiente la delibera di approvazione del CIPE sul PROGETTO PRELIMINARE per isitutire il vincolo di esproprio. La approvazione del definitivo è l'elemento giuridico che corrisponde alla esecutività del vincolo e che quindi rappresenta la DICHIARAZIONE DI PUBBLICA UTILITA'.

Sono stanco di raccontarlo, e lascio ai "post" questa memoria, ma sono sempre meno certo del raggiungimento di un risultato positivo con il ricorso al TAR per come è stato istruito dall'avvocato incaricato dal Comune di Paderno Dugnano, ma sono considerazioni oggettive derivanti nella lettura del testo del Decreto Legge già pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n.110) il 13 maggio 2011, le stesse considerazioni che potete fare voi.

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